Sul palco della Centrale Taccani, il Balletto dell’Esperia propone una nuova chiave di lettura per tre classici della danza.


Adda Danza ha portato in scena, ancora una volta, la contemporaneità della danza.

Giovedì 20 maggio è toccato al Balletto dell’Esperia di Torino che, coreografato da Thierry Malandain, Eugenio Scigliano e Paolo Mohovich, ha proposto un trittico basato su tre grandi classici del balletto del secolo scorso: La Morte del Cigno, L‘Après-Midi d’un faune e i Quattro temperamenti.

In tutti e tre i pezzi abbiamo potuto assistere a un importante lavoro di ricerca sul movimento corporeo, che ha sfociato in una consapevolezza piena dell’anatomicità e, quindi, nella piena libertà all’interno di movimenti non convenzionali. I danzatori, spesso immobili in composizioni di forme e linee, come cerniere di un unico corpo hanno ricreato movimenti armoniosi ma, allo stesso tempo, sezionati.

In La morte del cigno, in particolare, Malandain mette in scena tre ballerine – contro l’unica della tradizione classica – per impersonificare il cigno non solo a livello simbolico, ma anche con movimenti e interpretazioni che abbandonano la lettura allegorica per sovrapporre al balletto una originale forma di mimo.

In L’Après midi d’un faune – sul palco due danzatori – Scigliano mette in risalto la forza del corpo maschile: la coreografia si trasforma, a tratti, in una lotta danzata dove i ballerini giocano l’uno col corpo dell’altro. Un passo a due che contrappone la potenza terrena del maschio alla leggerezza divina della musica, che in questo caso è di Claude Debussy.

Infine, in I Quattro Temperamenti è di scena l’intero corpo di ballo e, ancora una volta, assistiamo a un’interpretazione concreta del movimento e a una contrapposizione tra il femminile e il maschile. Ispirandosi al lavoro originale di George Balanchine, Mohovich lo rilegge usando la stessa chiave interpretativa delle due coreografie precedenti.Il leitmotiv del trittico è sicuramente la contemporaneità del movimento, che ricorda gli studi sulla biomeccanica di Mejerchold’: movimenti puliti e ben definiti che permettono al corpo di parlare il proprio linguaggio: il danzatore non è così solo esecutore di coreografie, ma attento atleta e sensibile interprete della storia.

Lo spettacolo è andato in scena:
Festival Adda Danza 2010
15° Festival Nazionale e Internazionale di Danza
Centrale Idroelettrica Taccani Enel
via Bernabò Visconti 14 – Trezzo sull’Adda
giovedì 20 maggio, ore 21.30

La morte del cigno
coreografia Thierry Malandain
musica Camille Saint-Saens
luci Jean Claude Asquiè
interpreti Laura Missiroli, Silvia Moretti, Roberta Noto

L’Après midi d’un faune
coreografia Eugenio Scigliano
musica Claude Debussy
luci Carlo Cerri
interpreti Davide di Giovanni, Davide Valrosso

I Quattro Temperamenti
coreografia Paolo Mohovich
musica Paul Hindemith
luci Carlo Cerri, Paolo Mohovich
interpreti Laura Missiroli, Silvia Moretti, Roberta Noto, Davide di Giovanni, Davide Valrosso, Gonzalo Fernàndez