L’arte dall’Olimpo alle Colonne d’Ercole

Inequilibrio, giovedì 3 luglio – è tempo di danza con Jupiter and Beyond, del mito dell’arte secondo Pirandello e del messaggio dell’Ulisse dantesco: “fatti non foste per viver come bruti”.

Primo spettacolo della serata è Jupiter and Beyond, concept e regia di Nicola Galli. Come in 2001 Odissea nello Spazio (il cult movie di Kubrick, che regala alla performance le musiche), può quell’uomo già sapiens, ma in fondo ancora primordiale, spezzare la continuità del divenire trovando, nel contempo, la propria posizione nel cosmo? La performance di Galli costruisce in levare e, all’inizio, in uno spazio ristretto e limitato, le sue forme plastiche rimandano all’immaginario collettivo e convincono. Sintetico nel primo quadro, si sfrangia nel prosieguo fino a smarrire quasi il senso.
Di seguito, riflettori accesi sull’humus con il quale Roberto Latini e Federica Fracassi stanno costruendo la loro interpretazione de I giganti della montagna di Pirandello. Impossibile recensire un’idea di spettacolo (ancor più se, come in questo caso, manca la co-protagonista). Segnaliamo solo alcune delle soluzioni prospettate che ci paiono conturbanti e ci convincono già a livello di studio. L’uso dei microfoni per creare una partitura sonora emozionale, che crea l’atmosfera senza la necessità della presenza fisica degli attori; la luce del candelabro che, da sola, dà l’illusione di un interno di villa da nobili decaduti; il telo trasparente che cela e rivela; l’illusorio campo di grano dalle spighe dorate; la scelta dei costumi e della nudità. Interpretazione seducente e mirabile con rimandi all’universo angoscioso di Calibano. Il monologo di Ilse è autentica poesia sinfonica o sinfonia poetica. Le nuvole di De André vanno, vengono, come i fili dei pensieri del Mago Cotrone si srotolano sulle note. Bolle-lucciole di magica inconsistenza. L’universo sembra popolato da ombre, i personaggi pirandelliani riplasmati dall’arte di Roberto Latini: un’arte rara, dal respiro leggero ma dalla consistenza materica di un Van Gogh.
A conclusione di serata, Tranche de vie di Massimiliano Poli, tratto da Opinioni di un clown. Sotto la luce acida di una lampadina, appoggiato a un lavandino, un borghese piccolo piccolo, in accappatoio, si avvita con le parole e i pensieri così come incespica nella propria esistenza. Nulla di più distante dall’invito a “seguir virtute e conoscenza” di dantesca memoria nella vita di quest’uomo da bambola gonfiabile. Buona prova attorale tra suggestioni visive e rimandi a Cervantes. L’ultimo applauso della giornata si chiude sulla nota amara di poveri esseri allo sbando.

Gli spettacoli sono andati in scena all’interno del Festival Inequilibrio
Castello Pasquini
Castiglioncello (LI)

giovedì 3 luglio
ore 21.00 Tenso sopra
Progetto MDV/Nicola Galli
JUPITER AND BEYOND
Danza/Prima assoluta
- durata 50’

ore 22.00 Tenso sotto
Roberto Latini (Federica Fracassi) presenta:
I GIGANTI DELLA MONTAGNA
Materiali per lo spettacolo che verrà – durata 60’

ore 23.30 Sala del Té
Massimiliano Poli in:
TRANCHE DE VIE
Teatro/Prima assoluta
- durata 40’