Day 2 – Week #2 – Festival Teatro a Corte

La seconda giornata della seconda settimana di Teatro a Corte 2014 ci porta nei meravigliosi spazi della Reggia di Venaria.

Il cielo su Torino continua a essere grigio, ma solo a tratti. Nonostante la pioggia abbia lasciato spazio a macchie di azzurro, graziandoci per l’intera giornata, sembra essere l’acqua il fil rouge di questo festival.
La Reggia di Venaria, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, è uno spazio magico tra quelli che accolgono le performance del festival Teatro a Corte. L’imponente progetto di restauro, conclusosi nel 2007, dopo due secoli di abbandono, è costato duecento miliardi delle vecchie lire e ha consentito ai 950.000 metri quadrati di giardini e agli 80.000 metri quadrati di edificio di recuperare l’antico sfarzo seicentesco. Allo stato attuale l’edificio si presenta in tutto il suo splendore al pari di Versailles o della Reggia di Caserta, con un complesso di giardini che coniuga insediamenti archeologici con geometrizzazioni moderne, mentre all’orizzonte il profilo della catena alpina rende il panorama uno spettacolo da mozzare il fiato. E se questi luoghi in passato sono stati la manifestazione della magnificenza dei Savoia, non stupisce che siano stati selezionati come location privilegiati del festival.

Due gli spettacoli proposti nel corso della serata. Il primo andato in scena nel bel mezzo dei giardini, su un palco riproducente una struttura urbana. La compagnia è quella di Ateliersi, collettivo che da anni concentra la propria ricerca nell’ambito della Street Art e della cultura metropolitana. In Boia, sul palcoscenico un chitarrista con la t-shirt dei Joy Division e dietro una batteria, definiscono un tappeto sonoro sul quale si appoggiano una valanga di parole declamate dagli attori in lingua inglese e italiana. Si tratta prima della rievocazione di molti degli slogan storici del ’68 e del ’77, che capeggiavano sui muri delle grandi città come espressione della passione politica e della protesta sociale. Poi delle sdolcinate dichiarazioni d’amore, volgarità e invettive che condiscono trasversalmente negli anni le atmosfere urbane delle nostre città. Il progetto di Ateliersi sembra comunque arenarsi su un livello drammaturgico pressoché assente.

Ben più convincente lo spettacolo proposto dalla compagnia spagnola Senza Tempo. Con Lazurd, viaje a travès del agua, il tema dell’immigrazione assume una poesia drammaturgica e corporea che incanta. Il racconto è fatto di stimoli, atmosfere ed evocazioni prodotte dal movimento dei corpi e dalle danze dei performer, che con lo stesso estro di un film di Kusturica (complice una straordinaria colonna sonora fatta di musiche popolari balcaniche e brani di classica) e col medesimo spirito dissacratorio del non-sense di Ionesco, conduce lo spettatore a un’immedesimazione di forte impatto emotivo. Dicevamo del ritorno dell’elemento dell’acqua, quella piovana che non cessa di minacciare il cielo, ma anche quella che invade il palco dello spettacolo dei Senza Tempo che diventa una piscina che richiama dimensioni archetipiche e che esprime metaforicamente al meglio il travaglio di chi viaggia per mare in cerca di una nuova vita o di una semplice speranza. Davanti al folto pubblico, scorre la narrazione della vita di un’intera comunità di immigrati, delle difficoltà a integrarsi, dell’orgoglio identitario, il tutto trasmesso attraverso una sovrapposizione di registri che vanno dalla recitazione, alla danza, al circo, come è nelle intenzioni generali dell’edizione in corso di Teatro a Corte.

In questo secondo giorno della seconda settimana del Festival il cielo è stato clemente nei confronti di Venaria, perché l’arte, quando di qualità, riesce persino a scongiurare le minacce climatiche ristabilendo il naturale e regolare corso delle stagioni. E che questo sia di buon augurio per l’attesissima giornata di domenica, che si svolgerà presso l’incantevole Palazzo Rivoli.

Lo spettacolo continua

Teatro a Corte
dal 17 luglio al 3 agosto 2014
www.teatroacorte.it
Info al pubblico tel: +39 011 56 34 352

BOIA
Ateliersi – Creazioni in situ
di e con Fiorenza Menni, Andrea Mochi Sismondi
e con Wang Chun Jia, Liao Ving Ze
alla batteria Silvia Garcia
alla chitarra Mauro Sommavilla
sound design Alessandro Gulino
direzione tecnica Giovanni Brunetto
amministrazione e organizzazione
Elisa Marchese
comunicazione e progettualità Tihana Maravic
collaborazione alla ricerca Andrea Alessandro La Bozzetta e Primavera Contu
un ringraziamento speciale a Eva Geatti, Johanna Carvajal Gonzalez, Angelo Mai Altrove Occupato e all’Atlantide Occupato

SENZA TEMPO
Lazurd, viaje a travès del agua
direzione artistica Inés Boza, Carles Mallol
adattamento per la ripresa 2013 Inés Boza
interpreti Claudia Solwat, Fátima Campos, Natalia Jimenez Gallardo, Marc de Pablo, Nello Nebot
musiche originali Alex Polls
spazio scenico Carlos Mallol
scenografia Maria de la Cámara
adattamento per la ripresa 2013 Joan Manrique
costumi Josep Abril-Ester Mir
adattamento Viviane Calvitti as Menina
lighting design Eduard Inglés
adattamento per la ripresa 2013 Alberto Barbera
produzione e comunicazione AnSó. (AnneSophie) Raybaut-Pérès & Gemma Masso
amministrazione di compagnia Nuria Martí

GLI SPETTACOLI CONTINUANO 27 luglio

PONTUS LIDBERG
The Rain
Prima nazionale – SVEZIA

ILONA JÄNTTI / ILMATILA 

Muualla
CIRCO CONTEMPORANEO
Prima nazionale – FINLANDIA
concept Tuula Jeker e Ilona Jäntti
coreografia e performance Ilona Jäntti
animazione Tuula Jeker
musiche e sound design Tuomas Norvio
lighting design Ainu Palmu
produzione realizzata con il supporto di Arts Council of Finland, Helsinki Festival e Jacksons Lane (UK)
HELENA JONSDOTTIR
Red Buses / Birgir
VIDEO
Prima nazionale – ISLANDA

RED BUSES
di Helena Jonsdottir
in collaborazione con Hálfdán Theodórsson
performer Helena Jonsdottir
musiche JFM
testo del poeta islandese Megas
soundscape HJ
direttore della fotografia Hálfdán Theodórsson
editor Elísabet Ronaldsdóttir
produzione MPP
copyright Helena Jonsdottir

BIRGIR
di Helena Jonsdottir
performer Birgir Sigurdsson
produzione MPP
copyright Helena Jonsdottir
KUMULUS PRIMA NAZIONALE
Silence encombrant
PERFORMANCE DI STRADA – FRANCIA
di Barthélemy Bompard
regia Barthélemy Bompard
assistente Nicolas Quilliard
inventori e interpreti Dominique Bettenfeld, Barthélemy Bompard, Jean-Pierre Charron, Céline Damiron, Marie-Pascale Grenier, Dominique Moysan, Nicolas Quilliard, Judith Thiébaut, Serusier Nina
lavoro sul corpo Judith Thiébaut
lavoro sonoro Jean-Pierre Charron
creazione dei costumi Marie-Cécile Winling & Catherine Sardi
ideazione e creazione oggetti di scena Dominique Moysan
tecnica Simon Lambert-Bilinski & Djamel Djerboua
trucco Marie-Cécile Winling & Catherine Sardi
ufficio stampa Sandrine Morel