Dalla terra al cuore

Al Teatro Argot Studio è in scena, fino al 4 marzo, Foto di Famiglia in un giardino toscano di e con Nicola Civinini diretto da Alessandro Di Marco. Un viaggio emozionale che, in fondo, appartiene a tutti.

Ognuno di noi ha nel cassetto, all’interno di una cornice e soprattutto nel cuore, una o più foto di famiglia, che con orgoglio spesso riguarda e ricorda.
Oggi di foto se ne fanno molte, perché sono diversi i dispositivi con cui si può immortalare un momento. Se ne scattano anche di inutili, ma quelle più preziose sono spesso stampate su carta, un po’ ingiallite, uniche e tramandate di generazione in generazione. Sono quelle in cui disegnato c’è l’albero genealogico formato attraverso i componenti di una famiglia, che uniti in gruppo guardano di fronte a un obiettivo, guardano verso quel futuro, alimentato da tanti ricordi, perché «La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla», come scrisse Gabriel García Márquez.
Ecco così che una foto scattata negli anni ’30, nel 1931 per l’esattezza, con una vecchissima Kodak, diventa il pretesto per ripercorrere la storia di una famiglia e dei suoi componenti, quella di Nicola Civinini, che all’interno di un giardino ricostruito nel piccolo, ma intimo spazio dell’Argot Studio, fa rivivere – con ironia e, soprattutto, col cuore – alcuni dei suoi predecessori.
Con i piedi nudi sulla terra, come fossero radici, ecco che germogliano quelli che, in un altro contesto, potrebbero essere personaggi e che, invece, sono persone realmente vissute, che tanto hanno lasciato nella vita di quello che oggi è un bravissimo attore.

Foto di famiglia in un giardino toscano, che Alessandro Di Marco dirige con entusiasmo ed emozione, supportato dall’aiuto regia di Armando Quaranta e dalle luci e video di Sirio Lupaioli, è, oltre che un’intenso spettacolo, anche un modo per ripercorrere la storia dell’Italia e le sue guerre che, tra attese e speranze, molti dei nostri bisnonni e nonni hanno vissuto in prima persona.
Sul palco rivivono Nazareno, Severina, Palmira, Ulderigo, Leonilda, Azelio, Margherita e Leonardo, quest’ultimo padre di colui che oggi, indossando diversi abiti, riporta alla luce, sedendosi ora su uno sgabello, ora su una sedia di legno, i soggetti di quella fotografia che pian piano si riforma su un grande schermo posto alle spalle del protagonista.
Abbracci, lacrime, sudore, lettere d’amore, la musica prodotta da un grammofono e il rosario recitato ogni sera prima di coricarsi, come i flash che interrompono ogni volta il racconto di componente, arrivano diretti al cuore di chi ascolta e rivive a sua volta quelle sensazioni cambiando i volti dei protagonisti.

Foto di famiglia in un giardino toscano emozionerà il pubblico fino a domenica 4 marzo al Teatro Studio Argot; un viaggio nella memoria che ognuno di noi dovrebbe fare, semplicemente aprendo un baule per tornare un po’ bambini, prima di impossessarci nuovamente del nostro essere, che altro non è che la somma di quei tanti “io” di famiglia che la vita ci ha fatto conoscere.

Lo spettacolo continua:
Teatro Argot Studio
via Natale Del Grande, 27 – Roma
fino a domenica 4 marzo
orari: venerdì 2 marzo ore 20.30, sabato 3 marzo ore 17.30 e 20.30, domenica 4 marzo ore 17.30
(durata 1 h senza intervallo)

Foto di famiglia in un giardino toscano
di Nicola Civinini
regia Alessandro Di Marco
con Nicola Civinini
aiuto regia Armando Quaranta
luci e video Sirio Lupaioli