Passo a due

Presentato nella suggestiva cornice di Palazzo Farnese a Roma il progetto Francedanse – Festival di danza contemporanea 2011, giunto alla terza edizione: un’iniziativa possente – nata dal partenariato di Ambasciata di Francia in Italia, Institut Français e Fondazione Nuovi Mecenati – che radicalizza e consolida la sinergia culturale franco-italiana.

Oltre venti città italiane, più di cento appuntamenti, sei mesi di spettacoli: questi i numeri che chiariscono la misura – in termini quantitativi – della proposta per il 2011 del Festival di danza contemporanea Francedanse, che gli organizzatori hanno presentato a Roma con orgoglio evidente. Non tanto per le proporzioni dell’iniziativa, quanto per il valore artistico e culturale posto come obiettivo assoluto dell’evento: obiettivo perseguito consolidando il modello di collaborazione con i partner già sperimentato nelle edizioni precedenti – nel 2004 e nel 2009 – e che ora prevede un ampliamento del raggio d’azione su più città e più regioni. Lo sottolinea l’Ambasciatore francese Jean-Marc de La Sablière, che ribadisce l’intento interculturale dell’iniziativa, la volontà di dare spazio alle diverse voci del dialogo tra i popoli, come testimonia l’attenzione rivolta quest’anno alle esperienze artistiche del continente africano.

La transnazionalità è in questo senso un aspetto fondamentale del progetto: lo dichiara Donatella Ferrante, della Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo – Attività Internazionali (MiBAC), che riconosce alle istituzioni il dovere di implementare il contatto e l’interscambio rispetto alla danza e in generale ad ogni forma d’espressione culturale. Evidenza inoltre la sostenibilità di un progetto di così ampie proporzioni, grazie alla responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti. Tra questi, spicca la Fondazione Nuovi Mecenati: il Presidente, Luigi Guidobono Cavalchini, con entusiasmo incontenibile argomenta la partecipazione della sua Impresa nel progetto, e ripercorre – con profondo diletto dell’uditorio, che segue con interesse e curiosità – i difficili passi che la danza contemporanea ha mosso per essere riconosciuta come forma artistica autonoma, avente pari dignità rispetto alla classica. Se questa disciplina, com’è vero, è l’espressione che lega il sentimento al gesto, rendendolo condivisibile a chi guarda, è doveroso sostenerne la diffusione e la promozione, non solo da parte delle Istituzioni, ma anche per opera di privati che se ne assumano – come lui e la sua Fondazione hanno accettato di fare – piena responsabilità. Si tratta di una vera e propria missione culturale.

A nome dell’Institut Français il Consigliere culturale dell’Ambasciata di Francia, Jean-Marc Séré-Charlet, ringrazia i partner per aver reso possibile una collaborazione tra Francia e Italia così produttiva: rafforzare i legami artistici che uniscono i due Paesi ha creato un solido lavoro di équipe, da cui è scaturito un progetto di respiro nazionale che promuove e rivaluta le diverse identità in campo. Séré-Charlet dedica una menzione speciale a Gigi Cristoforetti, del Comitato Artistico, per la qualità delle scelte operate. In proposito, lo stesso Cristoforetti ribadisce il valore etico ed economico della condivisione del lavoro realizzata in questa occasione: si consacra così un nuovo modello di partenariato, che si attiene alla collaborazione sinergica mantenendo completa autonomia di iniziativa – sottolinea come i contenuti e le scelte del Festival vengano esclusivamente e interamente dai partner – testimoniando i frutti di un processo lungo, condiviso, che portasse a un obiettivo comune.

Il motore dell’iniziativa – aggiunge Cristoforetti – è la necessità di testimoniare la grande articolazione della danza francese, rendendone leggibili i fili di maggior interesse: per questo è prevista la partecipazione d grandi coreografi che negli ultimi decenni si sono affermati come grandi innovatori. Al di là della transdisciplinarità, criterio fondamentale e prioritario che ha regolato l’intera programmazione, l’aspetto su cui va posta l’attenzione è la capacità di accoglienza da parte della Francia di artisti che vengono da altri mondi: ne emerge un mélange che unisce tradizione e innovazione, e racchiude elementi eterogenei. Evidenzia, infine, come in questa edizione del Festival sia stata contemplata per la prima volta la dimensione formativa – saranno infatti presenti maestri della realtà francese: questo non solo per dar conto di un aspetto gravemente trascurato, quantomeno in Italia, ma anche e soprattutto per confermare che Francedanse, in un momento drammatico per la cultura e lo spettacolo nel nostro Paese, conferma il suo impegno progettuale e anzi lo amplia, dando vita a una programmazione molto ambiziosa.

Sandrine Mini, seduta al fianco di Cristoforetti – con il quale collabora nel Comitato Artistico del Festival – prende la parola con piglio discreto e deciso insieme, per dare giusto risalto a questo aspetto: aprire tavoli di scambio, organizzare conferenze in cui operatori del settore e istituzioni interagiscano nel tentativo di inventare nuovi strumenti, nuove modalità di diffusione della danza, è un intervento di grande importanza, che riflette l’attualità anche politica – non solo artistica – dei Paesi rappresentati.

Un’operazione esemplare, quella di Francedanse, che rivendica un modello possibile di collaborazione pacifica e autonoma, all’insegna del dialogo e dell’interscambio fra identità diverse, con un fine unitario e comune.

L’incontro ha avuto luogo:
Palazzo Farnese – Sala Anna Magnani
piazza Farnese, 67 – Roma
mercoledì 15 giugno, ore 11.30

Francedanse – Festival di danza contemporanea
III edizione
da venerdì 8 luglio a venerdì 23 dicembre

Alcuni titoli in cartellone:

Armunia Festival Inequilibrio presenta
Strata
con Maria Donata D’Urso
Castiglioncello (LI)
venerdì 8 e sabato 9 luglio

Festival oriente Occidente presenta
Les Corbeaux
con Josef Nadj, Akosh S.
Rovereto (TN)
sabato 3 settembre

Uovo performing Arts Festival presenta
Ali
con Compagnia Les Mains, Les Pieds et la Tête Aussi – Mathurin Bolze, Hedi Thabet
Milano
martedì 18 e mercoledì 19 ottobre

Fondazione Teatro Vittorio Emanuele presenta
Récital
Con Compagnia Kagif
Noto (SR)
giovedì 24 e venerdì 25 novembre

Torino Danza presenta
La Princesse de Milan
con Compagnia Karine Saporta
sabato 3 e domenica 4 dicembre