Trascinati da Franco D’Andrea & Co.

Il grande pianista jazz, col suo sestetto di musicisti straordinari, dedica uno splendido concerto al genio di Thelenious Monk

Franco D’Andrea, classe 1941, è uno dei più premiati e importanti pianisti jazz, e la sua influenza nell’attuale scena europea è stata determinante per lo stile innovativo; oltre agli innumerevoli titoli conseguiti in patria, nel 2010 è stato insignito del prestigioso Prix du Musicien Européen de l’Académie du Jazz de France. Nella sua lunga carriera, ha pubblicato qualcosa come 200 dischi, coi vari e numerosi progetti portati avanti; ricordiamo ad esempio i dischi Sorapis del 2011 e Traditions and Clusters del 2012 col Franco D’Andrea Quartet, ma un posto di rilievo assume la produzione che il pianista ha sviluppato a partire dal suo referente ideale, ovvero l’immortale Thelonious Monk. Scomparso nel 1982, Monk fu il padre del piano jazz, e la sua eredità ha tracciato il solco all’interno del quale tutta la ricerca jazzistica si è radicata negli ultimi decenni; da Monk, D’Andrea eredita i fraseggi anomali, i silenzi prolungati, l’effetto spesso stridente delle armonie e delle repentine dissonanze. L’opera di Monk si presta meravigliosamente alle rivisitazioni e alle variazioni, dimensione di cui lui stesso divenne padre fondatore; D’Andrea registrò nel 2003 un disco live dal titolo Plays Monk – Live At Metastasio Jazz che testimonia la sua passione e il suo amore per il maestro statunitense, e tutt’oggi prosegue ad omaggiarlo e a celebrarlo, come è accaduto in questa occasione presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Il Franco D’Andrea Sextet, formato da un gruppo di straordinari musicisti jazz tra i migliori sulla piazza, ha dedicato la serata proprio a Monk, eseguendo, come nella migliore tradizione jazz, brani classici riletti e pezzi originali; a proposito di questa formazione, il pianista ha sostenuto: «Nella mia vita musicale, quando ero ragazzino, ho avuto la fortuna di conoscere il piacere di essere nel front line di una banda dixieland. In altri tempi ho suonato con grandi musicisti africani. Nel frattempo elaboravo strutture astratte che nascevano dalla mia familiarità con la musica contemporanea europea e con il free jazz. Tutto questo nel linguaggio del jazz, appreso sul campo a fianco di musicisti entrati da tempo nella leggenda. In questo gruppo si sentono gli echi di queste esperienze, resi concreti dalla grande qualità dei musicisti che lo compongono»; infatti, il concerto scorre in maniera magica, catturando l’attenzione del pubblico tra gli assoli dei vari esecutori e le sessioni ritmiche trascinanti, sulle quali il piano di D’Andrea vibra e rimbalza come un folletto impazzito. La formazione, come detto di estremo livello, annovera Franco Ayassot al sax alto e soprano, Daniele D’Agaro al clarinetto, Mauro Ottolini al trombone, Aldo Mella al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria; a rendere l’appuntamento ancora più esclusivo, c’è il fatto che esso si è svolto nell’ambito della rassegna Recording Studio, che prevede la registrazione in presa diretta di un disco per la Parco della Musica Records.

Lo spettacolo è andato in scena:
Auditorium Parco della Musica
viale Pietro De Coubertin – Roma
lunedì 22 aprile, ore 21.00

Recordings Studio presenta
Franco D’Andrea Sextet
pianoforte Franco D’Andrea
sax alto e soprano Franco Ayassot
clarinetto Daniele D’Agaro
trombone Mauro Ottolini
contrabbasso Aldo Mella
batteria Zeno De Rossi