Diritto e rovescio

I Fratelli Fornari aprono la rassegna teatrale estiva di Ariccia, Fantastiche Visioni, con uno spettacolo che unisce il talento comico di Augusto a quello canoro di Toni.

Su un palco quasi totalmente spoglio (solo una vecchia radio in un angolo e varie immagini proiettate sul fondo) un cantante robusto, distinto, in un elegante completo bianco, offre al pubblico un leggero e disimpegnato intrattenimento da piano bar: la sua esibizione è però continuamente interrotta da un personaggio che è il suo opposto – un po’ grottesco, magro, inquieto, spettinato, aggressivo, una specie di barbone ubriaco che, avvolto in un impermeabile lacero e agitando una bottiglia vuota, scuote gli spettatori parlando loro delle contraddizioni, dei disagi, del malessere della realtà che viviamo, trasportandoli da quel placido divertimento in cui si sono rilassati con le “canzonette” dell’altro a un diverso tipo di risata, più cinica, più amara.

Alternandosi e incontrandosi sul palco, fra battibecchi, tirate satiriche quasi da cabaret e canzoni, i Fratelli Fornari ci disegnano (e incarnano) due immagini dell’Italia. La prima è in bianco e nero, raffinata, discreta, per certi versi un po’ ingenua, autenticamente nostrana: quella degli anni 50 e 60, del boom economico, di grandi artisti quali Carosone, De Sica, Buscaglione, quella della grande canzone melodica. L’altra è l’Italia di oggi, con la crisi, la politica degli scandali, dove il sesso non è più qualcosa di patinato e a doppio senso, ma è volgarmente esplicito. Per riassumere, potremmo sintetizzare: da una parte l’inno di Mameli, dall’altra il Va’ pensiero.

Il forte contrasto fra i due ritratti del tutto inconciliabili è fastidioso, esattamente come fastidiosi sono gli interventi del “barbone”, e “quasi” del tutto inconciliabili i due personaggi: l’accordo che trovano solo nell’ultima scena è infatti basato sull’incomprensione di uno di quei “doppi sensi” che “l’ingenuità” del cantante non coglie.

Quest’anno, nel 150° dell’Unità d’Italia, non si contano gli spettacoli focalizzati esplicitamente sull’argomento e tutto ciò che può in qualche modo collegarvisi: per fortuna non è il caso di Fratelli d’Italia (nonostante il titolo!) – dove lo stimolo verso una cura responsabile, individuale e collettiva, del nostro Paese, avviene su un percorso originale, attuale, ironico e intelligente.

Lo spettacolo è andato in scena:
Fantastiche Visioni

Belvedere di Piazza Mazzini, Ariccia
venerdì 24 giugno, ore 21:00
Fratelli d’Italia
di e con Augusto e Toni Fornari