Le luci della ribalta potranno splendere soltanto su uno dei due

elfo-pucciniElio De Capitani e Ferdinando Bruni ricreano sul palcoscenico del Teatro Elfo Puccini lo straordinario faccia a faccia tra Richard Nixon e David Frost.

Ciò a cui il pubblico del Teatro Elfo Puccini ha assistito – e assisterà, fino al 10 novembre – ha tutte le caratteristiche di un eccezionale incontro di boxe. Un match all’ultimo sangue, uno scontro frontale fatto di sguardi attenti e indagatori, tesi a cogliere la minima esitazione, la più piccola goccia di sudore che tradisce la paura.

Nel sontuoso allestimento firmato da Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, Frost/Nixon mantiene tutta la forza narrativa del testo originale scritto da Peter Morgan e successivamente adattato al cinema da Ron Howard: il senso dell’attesa, la concitazione dei preparativi e la tensione crescente nelle interviste rilasciate dall’ex presidente degli Stati Uniti Richard Nixon al conduttore televisivo David Frost. Tutto per dare vita a un evento di portata straordinaria, a metà strada tra show e inchiesta, «senza esclusione di colpi». In cuor suo, Richard Nixon aveva forse sottovalutato quel performer votato al puro intrattenimento, aveva creduto di poterlo manovrare a suo gusto, di riuscire a fornire le “sue” risposte, le sue verità. Non credeva realmente che non gli sarebbe stato risparmiato alcun tipo di domande, interrogativi mirati e circostanziati, meticolosamente preparati dal ben assortito staff di cronisti di Frost, nel pieno rispetto della migliore tradizione muckraker, il giornalismo che scava nel fango. Quanto ammise Nixon al termine della serie di interviste del 1977, e cioè il suo coinvolgimento diretto nel caso Watergate, fu infatti frutto di uno splendido lavoro d’investigazione giornalistica, in cui gli eroici “spalatori di fango” diedero anima e corpo per recuperare il maggior numero possibile di documenti, di informazioni talmente precise da non dare a Nixon altra possibilità se non la capitolazione.

Nell’opera, scandita da un narratore che ha le molteplici voci dei diversi personaggi, l’escalation di emozioni è rapida e intensa, l’iniziale leggerezza degli animi lascia via via il posto a tensioni altissime che tolgono il sonno. Lo scintillio dello studio televisivo, che rispetta appieno lo stile dell’epoca, l’eleganza smaccata e la cura del look dei due protagonisti fanno da perfetto controcanto alla gravità e alla circospezione che man mano prendono possesso dei loro gesti e delle loro parole. Entrambi hanno tutto da perdere: per Nixon la serie di interviste può rappresentare la riabilitazione tanto agognata o, per contro, il totale affondamento; per Frost, un nuovo corso – più brillante e rispettabile – per la sua carriera o il completo discredito.

In una scena popolata di personaggi fortemente caratterizzati, dotati di una propria vita scenica ma al tempo stesso perfettamente funzionali al meccanismo narrativo, i due pilastri della storia si muovono e agiscono con fare sapiente, in un delicato equilibrio, permettendo allo spettatore di comprendere la complessa dinamica degli eventi, che rappresentarono un vero e proprio terremoto politico e socioculturale, e di cogliere le sottili somiglianze con taluni personaggi politici italiani.

Elio De Capitani è perfetto nel ruolo del leone ferito Nixon, che alla fine del lungo ed estenuante combattimento mediatico – del quale sulle prime sembrava essere l’incontrastato vincitore – si rassegna a deporre le armi, incamminandosi stancamente lungo il Viale del Tramonto della sua vita pubblica.

Ottima la prova di Ferdinando Bruni, un David Frost che non ha nulla da invidiare a quello di Michael Sheen, interprete della pièce di Morgan e del successivo film di Howard.

Non c’è molto da dire che non sia già stato detto sull’ormai collaudato binomio Bruni/De Capitani, un fulgido esempio di sodalizio artistico, una certezza assoluta nel panorama teatrale italiano.

Lo spettacolo continua:
Teatro Elfo Puccini
corso Buenos Aires 33 – Milano
fino a domenica 10 novembre
Orari: da martedì a sabato ore 20.30 – domenica ore 16.00

FROST/NIXON
di Peter Morgan
traduzione di Lucio De Capitani
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
con Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Luca Toracca, Nicola Stravalaci, Alejandro Bruni Ocaña, Andrea Germani, Matteo De Mojana, Claudia Coli
luci di Nando Frigerio
suono di Giuseppe Marzoli
una co-produzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile dell’Umbria
con il contributo di Fondazione Cariplo
lo spettacolo è inserito nel programma di Autunno Americano del Comune di Milano