Rinnovamento e tradizione nel contemporaneo

Si è aperta con un sold out la nona stagione di Fuori Luogo, ovvero la più interessante proposta dedicata al teatro contemporaneo fra Genova all’alta Toscana. Tutto esaurito lo scorso 19 ottobre quando un pubblico incantato ha assistito a Overload di Teatro Sotterraneo, premio Ubu 2018.

Un Dialma Ruggiero totalmente rinnovato, che si autodefinisce “cantiere creativo urbano”, centro in eterna evoluzione, un luogo per creare comunità viva attiva pensante e creativa, ospiterà insieme al Teatro degli Impavidi di Sarzana, L’Astoria di Lerici e le Ex Ceramiche Vaccari di Santo Stefano Magra, la rassegna teatrale di Fuori Luogo, nelle sue varie declinazioni. Giunta alla nona edizione, la Stagione di teatro contemporaneo ritorna, fra classici e nuove produzioni, con una serie di artisti e iniziative, in un meandro di proposte (molte delle quali in scena in prima assoluta per la Liguria) in cui perdersi con piacere.

Che dire? Quest’anno il Cartellone si propone, nello specifico, una riflessione sull’identità, che sia l’identità personale e autobiografica, quella di ciò che ci circonda (attraverso l’osservazione del mondo, della natura e delle tecnologie), oppure di figure eclettiche e controverse che hanno segnato il panorama culturale degli ultimi anni.

Qualche nome? Ne citiamo solo alcuni, rimandando per la Stagione completa al sito. Emma Dante sarà in scena agli Impavidi con La Scortecata, liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, scrittore napoletano autore in quest’opera, che arriva da lontano nel tempo, di un piccolo capolavoro della letteratura italiana e mondiale (29 novembre).

Il 6 dicembre giunge per la prima volta a La Spezia la Compagnia di ricerca Societas: Claudia Castellucci e Chiara Guidi portano in scena la lettura drammatica Perché sei qui, terza parte del progetto Il Regno del profondo, scritto dalla stessa Castellucci.

L’8 dicembre Virgilio Sieni, agli Impavidi, affronta le Suite per violoncello solo di Johann Sebastian Bach, in Bach Duet, per una ricerca su corpo e musica, in cui la danza si posa sulle note del violoncello.

Marco Cavalcoli di Fanny&Alexander sarà il 24 gennaio al Dialma Ruggiero con Santa Rita and The Spiders from Mars. Uno spettacolo in cui si incontrano/scontrano Paolo Poli e David Bowie, due personaggi istrionici, due artisti che hanno saputo, nei rispettivi ambiti, inventare nuove forme e nuove direzioni artistiche in un costante trasformismo.

Enzo Moscato, un altro premio Ubu (questa volta alla carriera, nel 2018) porterà in scena agli Impavidi, il 10 aprile, Compleanno, piccolo capolavoro, riflessione su assenza e delirio, entrambi produzioni della mente per colmare il vuoto – dedicato all’amico Annibale Ruccello, scomparso in un tragico incidente nel 1986.

Il dissacrante Andrea Cosentino attende il pubblico del Dialma con L’asino Albino, “Uno spettacolo sul tempo che passa e che non torna più, neanche più le stagioni. In scena un attore, un cerchio, una pedana, un controluce” (20 marzo); mentre il 21 marzo vedremo Michela Lucenti e Balletto Civile con Concerto Fisico, suggestiva e appassionata partitura fisica e musicale che, nel raccontare la storia della Compagnia, racconta in fondo la vita.

Il 2 aprile, per la prima volta a Spezia, debutta la Compagnia della Fortezza con Il Figlio della Tempesta, progetto musicale-performativo che rielabora l’intero universo iconografico, sonoro ed emozionale della compagine toscana, a 30 anni dalla sua fondazione, attraverso uno studio sui caratteri dell’energia e delle frequenze della creazione.

La Stagione si chiuderà il 24 aprile con Una sottile linea improvvisativa come antidoto alla morte in cui Claudio Morganti, insieme a Piergiorgio Giacchè, antropologo scrittore e saggista, investigherà sulla natura della morte e della rappresentazione in una conferenza/spettacolo.

Immancabile, in primavera, l’appuntamento con Fisiko! che, in varie forme, accompagna il pubblico da ben cinque Stagioni. L’edizione 2020 si strutturerà come un Festival di tre giorni con spettacoli dal pomeriggio alla sera presso gli spazi delle Ex Ceramiche Vaccari di Santo Stefano Magra (dal 15 al 17 maggio). Un fine settimana dedicato al teatro danza, in cui artisti internazionali, con declinazioni differenti, porteranno performance e spettacoli adattati alle suggestioni architettoniche del luogo per creare azioni di resistenza e ribellione, le “cattive azioni” emblema del festival.

Da segnalare infine un interessante nuovo progetto: la creazione di momenti di riflessione condivisa sui work in progress che coinvolgerà pubblico, operatori e artisti. Gli artisti in residenza presenteranno studi o prove aperte dei loro lavori, prima che debuttino come spettacoli. Questi i nomi coinvolti: Francesco Alberici con Diario di un dolore, Generazione Eskere con Pinocchio, Gianluca Stetur con un progetto in via di definizione ed Enrico Casale con Il metodo svelato.

Anche quest’anno Fuori Luogo si offre al pubblico, nell’intento di creare una comunità sempre più vasta, nel territorio e nelle fasce di età, grazie alle proposte diversificate; una comunità che possa crescere insieme grazie al teatro, essere autonoma e indipendente, libera da una cultura asservita, «una comunità che si ritrova temporaneamente ma radicalmente, presente e perturbante, nel momento vero e autentico che è l’accadere dell’evento teatrale e non il fruire manipolato di questo o quello spettacolo». Così si legge sul sito di Fuori Luogo.

In bocca al lupo allora e… appuntamento a Teatro.

Ph: Filipe Ferreira