La noia del Gabbiano

teatro-argot-studio-romaNiente è come sembra nel dis-adattamento di Woody Nery di Il Gabbiano di Anton Čechov. Una messinscena tragicomica che ridendo raccoglie i pezzi di anime infrante.

Le vacanze sono ormai terminate. C’è chi ne ha fatte di appassionanti e chi invece, suo malgrado, pur cambiando luogo non è riuscito a evadere la quotidianità. Lo spettacolo GABBIAno ovvero “Dell’amar per noia” riadatta ed enfatizza sulla scia del postmoderno Il Gabbiano di Anton Čechov. Una famiglia composta da una madre attrice, figlio aspirante scrittore-drammaturgo, il compagno della madre, regista più giovane di lei; lo zio, la governante, sua figlia depressa cronica, il suo compagno, un semplice maestro e l’aspirante attrice anima pura tra corrotti. La vicenda originale non viene modificata. Sono tutti insieme in vacanza nella tenuta estiva: qualche ombrellone, delle sdraio sulle quali leggere riviste di gossip, e un lago che non è altro che una piscina gonfiabile. Niente è ciò che sembra. Persino il gabbiano non è altro che un pollo spennato. Quello che però immediatamente traspare è la claustrofobia, la mancanza di ossigeno del luogo vacanziero. Nell’assordante chiacchiericcio, ogni occasione è buona per sottolineare il fatto che si è in vacanza e che bisogna divertirsi scacciando ogni ondata di malumore. Ma le cose non dette sono troppe per essere mascherate. Lui, cioè il figlio, mette in scena uno spettacolo forse troppo d’avanguardia per l’allegra compagnia e le risa della madre, attrice pluripremiata ma sulla via del tramonto, sotterrano l’autostima del figlio; lo zio, uomo di mondo rimasto in sedia a rotelle, rincuora il nipote e applaude la giovane attrice protagonista. Gli amori e rancori lentamente emergono dall’ostinata calma della vacanza lacustre. I personaggi tragicomici, nei quali ogni aspetto del carattere viene marcato, alternano momenti di tagliente ironia e sarcasmo a riflessioni introspettive degne dell’opera originale. In questo luogo, che è manifesto di uno stato insoddisfatto dell’anima, la noia e la contemplazione di se stessi sono la miccia che fa esplodere passioni, gelosie e amori. Un originale impianto scenico che crea, intorno alla piscina-lago, la piccola tragedia familiare. Uno spettacolo che a ritmo serrato fa ridere e provare compassione per dei personaggi detenuti delle loro paure e frustrazioni.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Argot Studio
via Natale del Grande, 27 – Roma
dal 15 al 20 ottobre

Lo spettacolo continua:
Spazio Tertulliano
via Tertulliano, 68 – Milano
dal 29 al 3 novembre

Vanaclù e teatro Anghieri con il patrocinio del Comune di Solarolo e il contributo di Macao presentano
GABBIAno ovvero “Dell’Amar per noia”
farsaccia tragicomico-familiare su gente in vacanza
da Anton Čechov
drammaturgia, regia, disegno scenico e luci Woody Neri
artwork e realizzazione sconotecnica Loris Dogana
con Woody Neri, Stefania Medri, Marta Pizzigallo, Massimo Boncompagni, Loris Dogana, Gioia Salvatori, Liliana Laera, Mimmo Salvatori