Les nouvelles générations e le Petit bateau du théâtre et de la culture
Rome, le 12 septembre 2017, 18 heures. Le Palais Farnèse, siège de l’Ambassade de France en Italie. L’un des plus beaux palais de Rome, magnifiquement entretenu par nos cousins Français, nous fait l’honneur de nous accueillir.
Roma, 12 settembre 2017, ore 18. Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata francese in Italia: uno dei più bei palazzi romani, magnificamente gestito dai nostri cugini Francesi, ci accoglie con garbo.
Non capita spesso di poterlo visitare all’interno; da qui, la gioia di poterne ammirare la corte, i soffitti a volta, il giardino, le statue… e di potersi immergere per qualche istante nella magia del Rinascimento.
Un’arpista suona una musica che si sposa perfettamente col contesto e di cui si scoprirà solo in seguito il significato. Gli invitati conversano amabilmente sorseggiando champagne a volontà, il personale ci fa sentire a nostro agio, offrendo prelibatezze capaci di soddisfare i palati più fini.
Non è stato possibile salire ai piani superiori per vederla, ma tutti la conoscono: quasi al centro del Palazzo è situata la celebre Galleria Farnese, dove è possibile ammirare la volta concepita da Annibale Carracci, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, e di cui è possibile cogliere solo degli scorci dall’esterno, quando si passeggia sulla piazza. Gli Amori degli Dei è il tema affrontato dal pittore negli affreschi, ispirandosi alle Metamorfosi di Ovidio. L’arte, la cultura e la moda – solo dopo si capirà perché – sono le protagoniste indiscusse di questa piacevole serata.
La conferenza stampa cui abbiamo partecipato si svolge a piano terra, in una piccola sala, rivestita di legno, dove ci hanno accolto Christophe Musitelli, direttore dell’Istituto Francese in Italia, Anouk Aspisi, addetta culturale dell’Ambasciata, e Patrick Bergament, presidente di Petit Bateau, storico brand francese per l’abbigliamento dei più piccoli. Immersi in questa sorprendente atmosfera, ci capita di assistere a un connubio piuttosto bizzarro, almeno apparentemente: Anouk Aspisi e Patrick Bergament ci illustrano il progetto culturale sul quale lavorano insieme da qualche tempo. Francia in scena, stagione artistica concepita dall’Istituto francese in Italia e sostenuta dal Ministero della Cultura e della Comunicazione, si propone – da quando ha visto la luce nel 2015 – di diffondere la cultura teatrale tra i più giovani, favorendo sia una più ampia conoscenza della lingua francese sia gli scambi artistici tra Francia e Italia. Nell’ambito di questo programma già avviato, l’Istituto francese e Petit Bateau hanno lanciato una nuova sfida culturale, Génération Belle Saison, specificamente rivolta a bambini e adolescenti e destinata a svolgersi in tre città – Roma (REF Kids), Milano (Fabulamundi) e Mantova (Segni-New Générations Festival). Numerosi spettacoli tra i più disparati (marionette, danza, musica, ecc.) ed eventi teatrali realizzati da diverse compagnie formano un programma d’eccezione, per dare al pubblico nostrano la possibilità di conoscere il meglio che la scena culturale francese è in grado di offrici attualmente. Da non dimenticare – tra le varie attività previste – i tre laboratori rivolti ai giovani, nelle città di Roma e di Milano a partire da settembre, sotto la supervisione di Magali Muogel, David Lescot e Attilio Scarpellini, Joël Pommerat.
Patrick Bergament prende la parola per spiegare qual è la mission di Petit Bateau: accompagnare la metamorfosi del bambino in adulto, rispettando le loro esigenze di benessere e di espressività creativa. Nessuna sorpresa, dunque: il matrimonio è celebrato con successo. A conferma di questo, ci viene proposto in anteprima il cortometraggio dal titolo Tough Day, in cui la felpa marinaresca, tipica di Petit Bateau, viene messa duramente alla prova da un ragazzino imprevedibile e chiassoso (macchie di marmellata, fango, colori, …). La musica, che fa da sfondo al corto e che ora si scopre essere stata magistralmente reinterpretata dall’arpista all’inizio della serata, è l’hit internazionale degli anni ‘80 di Plastic Bertrand, Ça plane pour moi, che ci riporta indietro negli anni. La cosa più bella che fanno i bambini è imbarcarsi in un mondo fatto di mille fantasie ed avventure, dove giocano seriamente con la vita.
Un’eccellente maniera di dimostrare che cultura e industria possono andare d’accordo, che la collaborazione Francia-Italia nel campo delle arti e del rinnovamento del pubblico deve continuare, e che è ancora possibile gustare prodotti belli e di qualità, facendo cultura grazie alla moda e facendo della moda una forma d’arte.
Rares sont les occasions de visiter l’intérieur, d’où la joie de pouvoir admirer la cour, les arcades, le jardin, les statues … et de pouvoir se plonger quelques instants dans la magie de la Renaissance.
Le son du harpiste se mêle parfaitement au contexte, jouant une musique dont on ne découvrira la signification que plus tard. Les gens autour de nous conversent et boivent, le personnel nous met à l’aise en nous offrant des gourmandises préparées pour satisfaire les palais les plus délicats. Champagne à volonté.
On n’a pas pu monter pour la voir, mais tout le monde le sait: au premier étage, presque au milieu du Palais, se trouve la célèbre Galerie Farnèse, où l’on peut admirer la voûte conçue par Annibale Carracci, fin XVIe, début XVIIe siècle que l’on entraperçoit seulement de l’extérieur, lorsqu’on se promène sur la place. Les Amours des Dieux, empruntés aux Métamorphoses d’Ovide, c’est le sujet abordé par le peintre dans ces fresques. L’art, la culture et la mode – on verra pourquoi! – sont, donc, les protagonistes absolues de cette agréable soirée.
La conférence de presse à laquelle nous avons eu l’honneur de participer se déroule dans une petite salle, en bois, au rez-de-chaussée, avec la présence de Christophe Musitelli, directeur de l’Institut Français d’Italie, Anouk Aspisi, Attachée culturelle de l’Ambassade de France, et de Patrick Bergament, Président de Petit Bateau, maison française d’habillement pour l’enfance très connue dans le monde. En respirant cette étonnante atmosphère, on assiste à la célébration d’un bizarre mariage, au moins à l’apparence: Anouk Aspisi et Patrick Bergament nous renseignent sur le projet culturel qui les voit travailler ensemble. France en scène, saison artistique de l’Institut français d’Italie, soutenue par le Ministère de la Culture et de la Communication, vise – depuis son début en 2015 – à diffuser la culture théâtrale chez les plus jeunes, en favorisant soit une plus large connaissance de la langue française soit les échanges artistiques entre la France et l’Italie. À l’intérieur de ce programme, l’Institut Francais et Petit Bateau lancent Génération Belle Saison, une série d’initiatives se déployant entre Rome (REf Kids), Milan (Fabulamundi) et Mantoue (Segni-New Générations Festival) consacrées aux enfants et aux adolescents. Nombre de spectacles (marionnettes, danse, musique, etc…) et d’événements théâtraux de plusieurs compagnies nous feront découvrir le meilleur que la scène culturelle française puisse nous offrir actuellement. Il ne faut pas oublier – parmi les autres activités prévues – les trois laboratoires adressés aux jeunes, qui auront lieu à partir du mois de septembre à Rome et à Milan sous la direction de Magali Muogel, David Lescot et Attilio Scarpellini, Joël Pommerat.
Patrick Bergament prend la parole pour nous expliquer la mission de la firme Petit Bateau: accompagner la métamorphose de l’enfant en adulte, tout en respectant leur nécessité de confort et d’expression créative. Aucune surprise, donc: le mariage est fait. À cet égard, il nous propose en avant-première le court-métrage intitulé Tough Day: le sweat-shirt marinière d’un gamin imprévisible et joyeux doit supporter n’importe quelle épreuve (tâches de confiture, boue, couleurs,…). On reconnaît la musique de Plastic Bertrand, magistralement réinterprétée par le harpiste du début de soirée, Ça plane pour moi, hit international des années ‘80, qui nous ramène à l’univers de la jeunesse. La beauté des enfants c’est de s’embarquer dans un monde plein de fantaisies et d’aventures, de «jouer sérieusement» avec la vie.
Une excellente façon de démontrer que la culture et l’industrie peuvent marcher ensemble, que la collaboration France-Italie dans le domaine des arts et du renouvèlement du public doit continuer, qu’on peut jouir des produits à la fois beaux et sérieux, en faisant de la culture grâce à la mode et en faisant de la mode une forme artistique.
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