Si è svolta nell’incantevole cornice di Cattolica, la prima edizione dello Scenario Festival, rassegna nata da una costola della settima edizione del Premio Scenario Infanzia.

Otto spettacoli in concorso, i vincitori del 2012 (John Tammet fa sentire le persone molto così :- ? di Davide Giordano) e del 2017 (Da dove guardi il mondo? di Valentina Dal Mas) , i finalisti del 2008 (Il Principe Mezzanotte della Compagnia Teatropersona) e del 2010 (Storia di un uomo e della sua ombra (mannaggia ‘a mort) di Principio Attivo) e uno special guest (Frollo di e con il padrone di casa Marco Baliani). Inoltre, la presentazione di Scenari del terzo millennio. L’osservatorio del Premio Scenario sul giovane teatro, pubblicazione di Titivillus Editore a cura di Cristina Valenti, e il laboratorio Dietro lo specchio di Babilonia Teatri.

A conclusione, due menzioni speciali (Fratellino e Fratellina e Domino), accanto alla proclamazione del vincitore (Storto), da parte della giuria capitanata da Maria Maglietta e composta da Stefano Cipiciani, Cira Santoro, Cristina Valenti e Federica Zanetti.

Numeri, quelli appena riportati, che, a dispetto della loro fredda oggettività, ben rappresentano il tentativo di dare nuova linfa a un progetto attento a non arenarsi nelle secche di chi ha ormai raggiunto il livello di istituzione e, di conseguenza, potrebbe cullarsi sui meritati allori ma, al contrario, intende potenziare la propria mission e promuovere un significativo ritorno creando rete distributiva per gli spettacoli selezionati. E nella lodevole intenzione di un festival a ingresso gratuito (buona l’affluenza) a prendere forma sono stati tanto la trasparenza e il rispetto per il pubblico, quanto le condizioni per un ulteriore step dell’utopia dell’Associazione Scenario, testardamente convinta di quanto sia necessario fornire un appoggio reale al processo creativo degli artisti, dar loro visibilità e comunicazione e mantenere ad alti livelli il focus sul confronto attivo, dunque favorendo l’ottica non consumistica dell’investimento a lunga scadenza.

Confronto al cui scopo «si sviluppa il rapporto fra l’Associazione e i partecipanti attraverso la rete delle Commissioni zonali, con momenti di incontro, sostegno e verifica, non limitati alla fase di selezione, ma protratti lungo tutto il percorso di elaborazione dei progetti e fino al debutto dello spettacolo vincitore» e che risulta fondamentale per provocare quel rinnovamento generazionale in un ambiente che le infrastrutture pubbliche (a partire da un Fus che concentra le risorse in chi già detiene una posizione di rendita) assurdamente sclerotizzano.

Senza voler, o poter, scendere nel dettaglio delle analisi delle proposte da 20 minuti, è comunque possibile una riflessione generale su quanto visto. Tra i premiati ci è apparso autenticamente degno di nota il solo Fratellino e Fratellina per l’interessante rilettura in chiave urbana e contemporanea di Hänsel e Gretel, mentre sia Domino, sia (e soprattutto) Storto sono sembrati traballanti nel costruirsi drammaturgicamente sull’unilateralità di un interpretazione stereotipata della complessità familiare ridotta ad assenza di autorità (il primo) e dell’alterità attraverso la disabilità (il secondo).

Ancora immaturi Dreaming Beauty di Madalena Reversa, un’installazione per spettatore singolo ispirata all’omonima fiaba resa celebre da Charles Perrault e i fratelli Grimm che, almeno rispetto al target individuato (14-18 anni), risulta poco credibile e retorica, e Cosmonauti degli Universi… Entrate dalla finestra di Valentina Pagliarani, la cui ricerca della felicità (o della non infelicità) si scontra con una formalizzazione scenica ancora precaria e disomogenea.

Più convincenti, invece, Rautalampi della Compagnia Garofoli/Nexus e Come quando è primavera di Binario 1310 nel mostrare suggestivi spunti di riflessione sulla relazione di genere in contesti socioculturali decisamente meno lontani di quanto possano apparire (Rom e Afghanistan), e Lonely – Spettacolo in musica sulla poesia della solitudine di Officine Montecristo, esempio semplice, lineare ed efficace di un teatro muto, abitato da maschere e sonorità evocative, che però avrebbe meglio sposato una collocazione anagrafica più bassa rispetto a quella prevista tra gli 8 e i 15 anni.

Scenario Festival
Salone Snaporaz, Teatro della Regina, Piazza Roosevelt, Cattolica
dal 21 al 24 giugno 2018

Il Principe Mezzanotte
di Alessandro Serra
con Andrea Castellano, Massimiliano Donato, Silvia Valsesia
regia, scene, luci Alessandro Serra
realizzazione ombre Chiara Carlorosi
produzione Compagnia Teatropersona | Accademia Perduta Romagna Teatri

Storia di un uomo e della sua ombra (mannaggia ‘a mort)
con Giuseppe Semeraro, Dario Cadei, Leone Marco Bartolo
regia Giuseppe Semeraro
musiche originali eseguite dal vivo Leone Marco Bartolo
luci Otto Marco Mercante

Frollo
con Marco Baliani
di Marco Baliani e Mario Bianchi
produzione Trickster Teatro

John Tammet fa sentire le persone molto così:-?
di Davide Giordano
scritto e diretto da Davide Giordano e Federico Brugnone
con Davide Giordano e Riccardo Reina
collaborazione artistica Daniele Muratore
produzione Teatro delle Briciole

Da dove guardi il mondo?
di e con Valentina Dal Mas
testo originale di Valentina Dal Mas
direzione tecnica Martina Ambrosini
produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
La Piccionaia Centro di Produzione teatrale

Spettacoli Finalisti

Fratellino e Fratellina 8-12 anni
scritto da Paola Ricci
con Filippo Paolasini, Paola Ricci
regia Filippo Paolasini, Paola Ricci
luci, audio e video mapping Fabio Dimitri
compagnia Asini Bardasci

Lonely – Spettacolo in musica sulla poesia della solitudine 8-15 anni
di Giovanni Firpo
regia Giovanni Firpo
scene Flavio Pezzotti
musiche originali Francesco Leineri
con Luigi Biava, Corinna Bologna, Bianca Friscelli, Roberta Morelli Francesco Tozzi
assistenti Gloria Carovana, Lucia Leonardi
compagnia Officine Montecristo

Cosmonauti degli Universi… Entrate dalla finestra 8-12 anni
regia Valentina Pagliarani
con Sissj Bassani, Valentina Pagliarani
suono Glauco Salvo
luci Filippo Tappi, Sofia Rossi
scenografie Zhou Haoran, Sofia Rossi, Aurora Vivenzio
organizzazione Letizia Pollini

Dreaming Beauty 14-18 anni
ideazione Madalena Reversa
scene, scene, musiche, voci Maria Alterno, Richard Pareschi
luci Mattia Dal Bianco
assistenza tecnica Davide Semilia

Rautalampi 12-18 anni
con Laura Garofoli, Nedzad Husovic, Nexus
testo e regia Nexus
scrittura di scena Laura Garofoli, Nedzad Husovic, Nexus
assistente alla regia Alessandro Giova
traduzione italiano-romanès Nedzad Husovic
compagnia Garofoli/Nexus

Domino 8-12 anni
regia Alice Sinigaglia
drammaturgia collettiva
interpreti Leonardo Bernardini, Gianmaria Meucci, Claudia Natucci Tommaso Pistelli, Caterina Rosaia, Alice Sinigaglia
Davide Sinigaglia, Giordano Tommaseo
compagnia Generazione Eskere

Storto 13-18 anni
con Davide Arena, Elisa Vitiello
testo Andrea Falcone, Matilde Piran
illustrazioni Mattia Vegni
disegno luci e tecnica Monica Bosso
regia Giacomo Bogani
compagnia InQuanto teatro

Come quando è primavera 9-13 anni
regia e costumi Marco Fasciana
drammaturgia Giulia Canali, Marco Fasciana, Caterina Marino
Interpreti Giulia Canali, Caterina Marino
collaboratore tecnico Tommaso Capodanno
compagnia Binario1310