Back to the future?

Nona edizione del NOpS Festival 2017 al Teatro Tor Bella Monaca di Roma, con in concorso cinque opere di giovani autori.

Nuova location per il NOpS festival a Tor Bella Monaca. Il bellissimo teatro è incastonato dentro un triste labirinto di cemento vivo, pannelli grigi che si ripetono ad infinitum, da dare a noi spettatori l’impressione di essere minotauri alla ricerca una via d’uscita. La via d’uscita è il Teatro, ovviamente, basta sedersi in platea e non andar più via.

Il primo spettacolo (Chiusi fuori) rispecchia esattamente ciò che vogliamo dire. Due detenuti fuggono da un carcere portandosi via un pacco con dentro custoditi i propri sogni. Sospeso tra il registro comico, grottesco e quello della commedia, gli autori si rifanno a molte suggestioni del teatro popolare delle maschere, e a quello del circo, con il clown bianco e il mimo che stavolta sono disposti a scambiarsi d’abito. Il sogno può essere un modo di fuggire da una forma di reclusione della coscienza, godendo delle occasioni reali che la sua impossibile rincorsa può generare.

In Improvvisamente Alice, un viaggio in treno è l’occasione per Camilla di finire dentro alla tana del bianconiglio. Si tratta del viaggio nella propria storia, dove l’origine è un punto che si sposta avanti e indietro. L’idea di agganciare la propria biografia al romanzo di Lewis Carroll aiuta la narrazione a limitare l’Io di scena e a lasciarsi condurre per altre stanze che non siano solo i fatti minuti della propria vita, i quali spesso faticano a diventare teatro.

Con L’incidente – Io sono già stato morto, abbiamo un’apparizione di come il teatro possa esprimere un’anima dolente, afferrare la nostra fondativa inettitudine e restituircela con un complesso gioco a incastri tra memoria (un incidente, al cui momento il protagonista ha fermato la propria vita), flashback di episodi infantili, frammenti di sogni; il tutto miscelato con una selezione di commenti sonori e musicali arditissimi, pronti a segnalare al pubblico un registro grottesco, ma anche a pungere il suo sensibile punto doloroso.

Il triangolo no… Non è mai stato così quadrato, dato nella quarta serata, ha il pregio (o il difetto) di dettare al pubblico aspettativa certa di cosa andranno a vedere: lei, lui e l’altro sono allacciati da malintesi spassosi, in una parodia delle soap opera sudamericane. Ma qual è la verità nascosta abilmente dentro una confezione così brillante? L’uomo è “scritto” altrove rispetto al centro su cui crede di edificarsi. L’Autore (probabilmente Dio, cioè il quarto lato del triangolo quadrato) è un drammaturgo dilettante che scarica le proprie celesti nevrosi sui personaggi da Lui creati.

Con Il diario di mia figlia di Federica Cucco salutiamo l’ultima giornata del Festival. Si tratta del ménage autodistruttivo tra una madre e una figlia, un corpo a corpo che si dipanerà per tutto l’arco narrativo, con la parola che non può disincagliare da un abbraccio soffocante e di cui, tuttavia, non è possibile fare a meno. Le donne sono intrappolate nell’immaginario specchio femminile, senza un operatore simbolico terzo che possa allentare il nodo che le lega.

Fin qui la rapida cronaca teatrale, ma che dire del Festival e dei giovani autori che ne sono stati protagonisti? Il teatro coraggioso è quello che si spinge nei pericolosi territori dell’ignoto, a stretto contatto con stati d’animo e disagi sentiti come alieni, eppure di tutta evidenza umani se proprio a un uomo o a una donna tocca il misero privilegio di assumerli e di metterli in parola.

L’incidente – Io sono già stato morto e Il diario di mia figlia, senza nulla togliere agli altri, posseggono un quid di coraggio che dà loro un sapore di verità amarissimo e ferocemente grandioso, tanto da avvicinarli al Grande Teatro (o al teatro dei Grandi). Chissà se questi giovani autori – tutti quelli presenti al NOpS di quest’anno – avranno le opportunità per fare ancora un passo in questa direzione? Noi ci auguriamo di sì.

Vincenzo Carboni

Il festival NOpS è andato in scena
Teatro Tor Bella Monaca
Via Bruno Cirino, Roma
dal 19 al 24 giugno 2017

Chiusi fuori
con Giacomo Buonafede, Piergiorgio Maria Savarese, Alessandro Cicone
testo Giacomo Buonafede
musiche Alessandro Cicone
regia Sarah Sammartino
produzione MarInterni | I Nuovi Scalzi

Improvvisamente Alice
scritto e interpretato da Giulia Canali
regia Franca Tragni
luci Lucia Manghi
musiche e suoni Patrizia Mattioli
produzione Europa Teatri

L’incidente – Io sono già stato morto
scritto e diretto da Francesco Aiello
con Giulia Pera, Francesco Rizzo, Gianluca Vetromilo
produzione Teatro RossoSimona

Il triangolo no… non è mai stato così quadrato!
regia Riccardo Giacomini
con Alessia Francescangeli, Riccardo Giacomini, Matteo Montaperto

Il diario di mia figlia
di Federica Cucco
regia Cristiano Vaccaro
con Agnese Lorenzini, Ilaria Manocchio