Danza e musica d’autore

Il giardino di Palazzo Venezia ospita Golden days, trittico di Johan Inger, prodotto dalla Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto

Una location straordinaria, una compagnia e un coreografo di alto, altissimo livello. E tantissimo pubblico per Golden days, evento inserito all’interno di Artcity, lodevole progetto del Polo Museale del Lazio, inaugurato con successo lo scorso anno, e che da giugno fino a novembre 2018 torna ad animare l’estate della Capitale e della Regione promuovendo «sotto un ombrello comune, iniziative di arte, architettura, letteratura, musica, teatro, danza e audiovisivo».

Per l’occasione, Aterballetto presenta tre coreografie legate da un riuscito ed elegiaco (gli anni d’oro che danno il titolo alla serata) sposalizio con la musica d’autore.

In Rain Dogs è Tom Waits a dare ritmo e nervi a una danza spigolosa e giocata su atmosfere nostalgiche di corpi vestiti in 60’s style, che prima nascondono, poi confliggono e infine, in un’ironica e amara chiusura, ribaltano la relazione tra generi. L’opera è pervasa da una costante ricerca dell’equilibrio, ma è una sottile sensazione di disagio esistenziale, attraversata da una instabile tensione e un’armonia continuamente spezzata, che sembra gemerle dentro.

Disagio che diventa dramma nell’intermezzo Birdland, citazione dall’omonimo capolavoro di Patti Smith, nonché disarmante parafrasi coreutica del celebre aforisma (attribuito a Friedrich Nietzsche) secondo il quale «coloro che sono stati visti danzare erano ritenuti pazzi da coloro che non potevano ascoltare la musica».

Protagonista è una meravigliosa Ivana Mastroviti, solista eroica e titanica nel cercare di resistere alla propria messa al bando da parte di tecnici intenti a preparare la scena del balletto successivo, quel Bliss in cui, finalmente, il clima può cambiare e la danza, riconquistata l’ampiezza e la rotondità assenti in Rain Dogs e strozzate in Birdland, diventa gaia.

Il Köln Concert di Keith Jarrett è adesso il contrappunto musicale con cui Inger sposa il concetto di improvvisazione, dà luogo a un’erranza compositiva a tratti ossessiva e ridondante, in altri leggera e vivace, ma, proponendo un continuo comporsi e ricomporsi della coreografia in passi a due, a tre e in ensemble di intensa ed elegante felicità, sempre dalla struggente profondità emotiva.

La coreografia è andata in scena all’interno de Il Giardino Ritrovato
Palazzo Venezia

via del Plebiscito 118
martedì 17 luglio 2018, ore 21.00

Golden days
compagnia Aterballetto
coreografie Johan Inger
musiche Tom Waits, Patti Smith, Keith Jarrett
costumi Johan Inger, Francesca Messori e Carolina Armenta
luci Peter Lundin
assistenti alla coreografia Patricia Vazquez Iruretagoyena e Yvan Dubreuil

Rain Dogs
musiche Tom Waits
con Noemi Arcangeli, Saul Daniele Ardillo, Hektor Budlla, Alessandro Calvani, Martina Forioso, Valerio Longo, Ivana Mastroviti, Roberto Tedesco, Serena Vinzio

Birdland
musiche Patti Smith
con Ivana Mastroviti

Bliss
musiche Keith Jarrett
con Noemi Arcangeli, Damiano Artale, Alessandro Calvani, Philippe Kratz, Ina Lesnakowski, Ivana Mastroviti, Roberto Tedesco, Serena Vinzio, Saul Daniele Ardillo, Hektor Budlla, Martina Forioso, Arianna Kob, Valerio Longo, Grace Lyell, Giulio Pighini
Premio Danza&Danza 2016 Miglior Produzione Italiana