Una disperata vitalità

teatro-verdi-milanoUno spettacolo cineteatrale su Goliarda Sapienza al Teatro Verdi di Milano: la vita che si fa scandalo in una società autoritaria e perbenista.

Goliarda si autodefinisce uno spettacolo cineteatrale sulla omonima scrittrice catanese. E difatti alterna e sovrappone all’intensa presenza sul palcoscenico dell’attrice (che è anche autrice e regista) Cristiana Raggi, i video di Liviana Davì nell’intento di ricostruire la personalità complessa di una delle protagoniste del secolo passato, oggi un po’ dimenticata dal grande pubblico.

Lo spettacolo rievoca alcune pagine del diario Il Filo del Mezzogiorno (1969) che Goliarda Sapienza pubblicò sulla propria esperienza psicoanalitica, iniziata nel 1962, con il medico messinese Ignazio Majore. La scrittrice era entrata in cura dopo essere caduta in una profonda crisi depressiva e aver subito l’elettroshock.
Ma chi era Goliarda Sapienza? Nasce a Catania nel 1924. Il padre, Giuseppe Sapienza, socialista anarchico, era noto in città come l’avvocato dei poveri; la madre, Maria Giudice, nata nella provincia pavese, era stata la prima donna dirigente della Camera del Lavoro di Torino. Maestra elementare, anch’essa socialista, subì carcere e persecuzioni. La figlia cresce così liberamente, non iscritta neppure a scuola per evitare di ricevere un’educazione fascista. A Roma, dove la famiglia si era trasferita, Goliarda si dedica alla professione di attrice (prediligendo i personaggi pirandelliani). Lavora anche nel cinema con Blasetti e Visconti (un piccolo ruolo in Senso). Il compagno di quegli anni è Citto Maselli.

Lo spettacolo ci fa rivivere alcune tappe essenziali della sua terapia psicoanalitica. Mette in scena una donna raggomitolata nel dolore, che a poco a poco si scioglie in un dialogo emozionante con il proprio terapeuta. Le vengono diagnosticate poca aggressività, scarso narcisismo, assenza di competitività. Con lei neppure il transfert segue le strade conosciute. Il trattamento lentamente riporta Goliarda a recuperare il proprio sé, ma la vera cura sarà l’attività di scrittrice.

Nello spettacolo il rimosso di Goliarda è sostituito dalle pagine del capolavoro L’arte della gioia, pubblicato postumo nel 1998 da Stampa alternativa e poi da Einaudi nel 2008, grazie alla dedizione appassionata del marito, l’attore e scrittore Angelo Maria Pellegrino.

La guarigione, infatti, coincide con la letteratura. I fantasmi privati della donna diventano creature narrative. In particolare, il tema della depressione si coniuga con quello dell’erotismo, trattato da Goliarda Sapienza con grande libertà creativa.

Il racconto della scoperta del sesso, di una relazione incestuosa di Modesta, la protagonista dell’Arte della gioia, è pronunciato in modo diretto, senza infingimenti: Goliarda Sapienza aveva il dono di dire le cose con naturalezza. E la naturalezza della scrittrice è ricercata anche da Cristiana Raggi in questo spettacolo che è essenzialmente un atto d’amore nei confronti di una personalità ritenuta scandalosa.

L’ambizione di coniugare la presenza fisica dell’attore con le immagini dei video talvolta raggiunge risultati molto interessanti (anche perché le immagini sono molto belle), talaltra meno, come quando il palcoscenico si svuota e si produce una sovraesposizione del filmato sulla verità della carne.

Lo spettacolo, che ha una struttura mobile, volutamente disordinata, non arretra dinanzi a nessuna indicazione didascalica, nel desiderio di far conoscere allo spettatore la verità umana del personaggio, la sua disperata vitalità, e si conclude con una commovente accettazione della vita in tutte le sue realtà, compresa quella della morte.

Lo spettacolo continua:
Teatro Verdi
Via Pastrengo 16, Milano
8, 9 febbraio e dal 13 al 16 febbraio 2014
da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 16.30

Progetto Flussi e rotte femminili e Compagnia Cristiana Raggi presentano
Goliarda
Spettacolo cineteatrale su Goliarda Sapienza
tratto da L’arte della Gioia e Il Filo di Mezzogiorno di Goliarda Sapienza
scritto, diretto e interpretato da Cristiana Raggi
video Liviana Davì
luci Michela Marella
audio Giovanni Frezza
musiche originali Alessandro Anatrini e Nino Scaffidi
Produzione Rimacheride e Compagnia Cristiana Raggi

Prossime date
Torino, Teatro Araldo, 15 marzo 2014
Vicenza, Kitchen Teatro, 29 marzo
Catania, Teatro Coppola, 11-13 aprile
Messina, Teatro Pinelli Occupato, 25, 26 aprile