nuits-de-fourviere2014Il Festival estivo Les Nuits de Fourvière di Lione è musica, teatro, circo ma anche danza. Ecco che lo splendido Odéon romano si è prestato da palcoscenico per accogliere le creazioni della coreografa canadese Marie Chouinard.

Otto figure, avvolte in panni che sanno di antico, compaiono sulla scena, un po’ in disparte. La loro stasi viene interrotta da una dolce musica. La Gymnopédie n.1 di Erik Satie dona loro linfa vitale e queste presenze, quasi fitomorfiche, iniziano un processo di disvelamento. I panni scendono delicatamente lasciando sortire otto ballerini che si incamminano, coperti solamente da un’elegante nudità, verso il fondo della scena. Inizia così Gymnopédies, la recente creazione della coreografa Marie Chouinard. Un’opera che si sviluppa per frammenti che attraversano tutta una serie di umori, di stadi di una storia d’amore, della vita. Sulle note delle composizioni di Erik Satie, si palesa una necessità quasi intrinseca alla danza: quella di dipingere un movimento che denuda l’umano, esprimendolo intensamente e liberandolo dalle prese della realtà. La danza immaginata dalla Chouinard è composta da movimenti prodotti da scariche che provengono direttamente dal bacino o dal cuore, e che si promanano per tutto il corpo arrivando a disegnare un sentimento ondeggiante e incidente nello spazio. L’intimità estrema di questa danza è prodotta da movimenti fluidi che mantengono il corpo in uno spazio tutto suo: non vi è una vera e propria emanazione nello spazio ma un’aderenza al proprio luogo. Nessuna mistica, nessuna ascensione, ma solo ferita, intaglio.

Le Gimnopedie erano, nell’antica Sparta, delle feste religiose che celebravano l’epico scontro avvenuto a Tirea fra 300 spartani e 300 campioni di Argo. All’interno di queste feste, trovava luogo la gimnopedia, una danza effettuata da giovani ballerini nudi che mimava alcuni gesti sportivi. Fedele alla semantica della gimnopedia, Marie Chouinard ha immaginato una coreografia intensa, viva, dai tratti sportivi ma anche erotici. Una celebrazione della bellezza corporea e delle possibilità che questo corpo può tentare. Ma il peso finale è infinitesimale, proprio come le composizioni di Satie. E noi ci ritroviamo cullati in un universo etereo privo di noia e della stanchezza quotidiana.

La seconda parte della serata ha visto la rappresentazione di Henri Michaux : Mouvements, un’operazione che, negli intenti, voleva dimostrarsi maggiormente sperimentale. L’operazione tentata da Marie Chouinard è quella di trasportare sul palco e in danza il testo dal quale il balletto trae il proprio titolo. Mouvements è un testo del 1951 nel quale l’artista francese disegna 64 pagine di strani segni, accostandoli ad un breve poema e ad una postfazione. I ballerini interpretano i segni quasi alla lettera, in maniera fin troppo aderente alla figurazione. Questa eccessiva adesione viene a rompersi con l’avvento di una violenta musica metal e questa, insieme alle parole dello stesso Michaux, permettono un salto in avanti, anche temporale. Se l’inizio della rappresentazione sembrava ispirarsi a tecniche minimaliste degli anni Sessanta e Settanta, la compartecipazione di voce e musica aggiorna la tradizione e propone un vero e proprio omaggio all’artista francese senza risultarne vittima. Inizialmente, sul palco si alternano pochi ballerini che doppiano i segni di Mouvements, opportunamente proiettati sullo sfondo, ma con il passare dei minuti, la composizione diviene corale, maggiormente complicata ed interessante. L’adesione iniziale si stempera per lasciare il posto ad una sincera interpretazione.

I segni iniziano così a moltiplicarsi, senza pausa, creando mondi infiniti che diventando universi dove la parola perde la sua importanza. Ciò che importa è la proliferazione che crea un tipo di comunicazione di altro tipo, non letterale e didascalica, ma gioiosa, estrema, eccessiva.

E, così facendo, sul palco dell’Odéon del parco archeologico di Fourvière, hanno potuto danzare due geni francesi: Erik Satie e Henri Michaux.

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Le Festival Les Nuits de Fourvière a accueilli deux magiques créations : Gymnopédies et Henri Michaux: Mouvements. Une nuit dansante d’amour dédiée à la musique et à l’art. C’est ainsi que la chorégraphe québécoise Marie Chouinard a conçu son personnel hommage à Erik Satie et à Henri Michaux.

Lo spettacolo è andato in scena:
Odéon – Parc archéologique de Fourvière
6 rue de l’antiquaille – Lione (Francia)
lunedì 30 giugno e martedì 1 luglio 2014, ore 22.00

Il Festival Les Nuits de Fourvière e la compagnia Marie Chouinard, con l’appoggio del Carolina Performing Arts (Chapel Hill) e di ImPulsTanz (Vienne), presentano

Gymnopédies
2013
direzione artistica, coreografia e scenografia Marie Chouinard
musiche Erik Satie, Gymnopédies n° 1, n° 2, n° 3
creazione luci Alain Lortie
scenografie Guillaume Lord et Marie Chouinard
costumi Liz Vandal
costumi supplementari e accessori Marie Chouinard
assistente musicale Louis Dufort
ambientazione sonora Jesse Léveillé
ballerini della creazione Paige Culley, Valeria Galluccio, Leon Kupferschmid, Lucy M. May, Mariusz Ostrowski, Sacha Ouellette-Deguire, Carol Prieur, Gérard Reyes, Dorotea Saykaly, James Viveiros, Megan Walbaum
con Sébastien Cossette-Masse, Paige Culley, Valeria Galluccio, Leon Kupferschmid, Lucy M. May, Mariusz Ostrowski, Sacha Ouellette-Deguire, Carol Prieur, James Viveiros, Megan Walbaum
prove generali Isabelle Poirier
direttrice della tournée Marie-Pier Chevrette
direttore tecnico e regista delle luci Robin Kittel-Ouimet
sonorizzatore Joël Lavoie
regista di scena Noémie Avidar
durata: 40 minuti

Henri Michaux : Mouvements
2005-2011
direzione artistica e coreografia Marie Chouinard
luci e scenografia Marie Chouinard
musica Louis Dufort
ambientazione sonora Edward Freedman
costumi Marie Chouinard
coiffeur Marie Chouinard
voce Marcel Sabourin
testo e disegni di Henri Michaux (dall’opera Mouvements del 1951),
ballerini della creazione Kimberley De Jong, Leon Kupferschmid, Lucy M. May, Lucie Mongrain, Mariusz Ostrowski, Carol Prieur, Gérard Reyes, Dorotea Saykaly, James Viveiros, Megan Walbaum
con Sébastien Cossette-Masse, Paige Culley, Valeria Galluccio, Leon Kupferschmid, Lucy M. May, Mariusz Ostrowski, Sacha Ouellette-Deguire, Carol Prieur, James Viveiros, Megan Walbaum
durata 35 minuti
regia generale Nicolas Faure e Sébastien Revel con l’aiuto delle squadre tecniche del Festival Les Nuits de Fourvière

www.nuitsdefourviere.com