Distruggiamo la danza?

Il figliol prodigo torna a casa: il Teatro Comunale di Ferrara ospita l’ultima creazione del CollettivO CineticO e la compagnia ferrarese ancora una volta conquista il pubblico.

Il CollettivO CineticO, compagnia residente del Teatro Comunale di Ferrara, è diretto dalla coreografa Francesca Pennini in collaborazione con il dramaturg Angelo Pedroni e dalla sua fondazione nel 2007 ha accolto oltre cinquanta artisti provenienti da diverse discipline.
La ricerca del collettivo indaga la natura dell’evento performativo spaziando tra i mondi della danza, del teatro e delle arti visive, focalizzando la propria attenzione in primis sul movimento – non a caso il collettivo è cinetico – e sull’incontro con corpi diversi e di diverse origini artistiche. Le sue numerose creazioni sono state presentate in Italia e all’estero, riscuotendo successo di pubblico e della critica.
Il CollettivO CineticO porta in scena in questa occasione le due pièce How to destroy your dance e Dialogo primo: impatiens noli tangere, performance apparentemente lontane e opposte, ma sottilmente collegate.
La scena si apre – o meglio è sempre stata aperta – con un teatro spoglio, privo di ogni scenografia, lo sguardo può spaziare fin dietro le quinte per poi indugiare indiscreto sui preparativi dei performer che si offrono senza veli alla curiosità dello spettatore. Perché lo spettacolo comincia in realtà molto prima di dare inizio alle danze, aprendo le porte agli spettatori fin dal riscaldamento e permettendoci di assistere alla preparazione, ai riti propiziatori e alla meditazione pre-performance dei ballerini.
In How to destroy your dance, il CollettivO CineticO porta danzatori- wrestlers coinvolti in un dialogo-riflessione sul tempo, la sua relatività e sulla destrutturazione della danza. Gli improbabili wrestlers vengono presentati al pubblico coi loro altrettanto improbabili nomi d’arte e i relativi superpoteri, da Miss Me, che «non importa dopo quante vodka…starà in equilibrio sulla testa», a Pelvic Tornado, «neuroni specchio obesi e memoria supersonica combinata con media precisione», a Donna Olimpia Fuentes de la Cruz y Mendoza, «la più forte donna di 150 cm». I danzatori si confrontano e si affrontano in prove incentrate sul tempo, analizzando la velocità in slow motion estremi e rapidità supersoniche e dimostrandoci quali sconclusionate imprese possano compiere in un solo minuto. Assistiamo alla destrutturazione, fino alla distruzione, della danza e ad assurde, ma sentite e agguerrite, competizioni che terminano con lo spietato ed esilarante sacrificio del perdente.
In Dialogo primo: impatiens noli tangere, la compagnia diventa la materia prima per plasmare l’opera del coreografo israeliano Sharon Fridman, che tesse sui corpi eterogenei e non canonici dei ballerini una coreografia emozionante. Corpi spogli anelano a innalzarsi e ineluttabilmente, ripetutamente rovinano a terra con dolore, per poi faticosamente rialzarsi e tentare di nuovo. Si partecipa con sofferenza al loro fallimento, alle loro grida d’aiuto e si incitano in silenzio i ballerini al tentativo di rialzarsi, ancora e ancora, solidali alla comune fatica della condizione umana. Suggestivi effetti luce creano ora danze di ombre, ora un mare luminoso da cui emergono corpi silenziosi.
È netto il cambio di registro tra le due pièce ma un filo sottile le congiunge in un percorso compositivo comune: in How to destroy your dance la danza viene destrutturata fino a perdere ogni armonia, smontata nelle sue componenti cinetiche, per poi essere ricomposta in Dialogo primo: impatiens noli tangere in una modalità innovativa, lontana dallo stile del CollettivO CineticO, notandosi potente l’impronta esterna di Fridman.
Nella prima ritroviamo l’inconfondibile marchio di fabbrica della compagnia ferrarese, la straordinaria capacità di prendersi gioco, con grande rigore e serietà, di se stessi e del pubblico, una sottile ironia che pervade ogni ricerca teatrale e che inevitabilmente conquista la platea. Dalla collaborazione con Fridman emerge un CollettivO CineticO in una veste nuova e diversa, ma non meno convincente, che si esprime in tonalità più intense ed emotive.
L’ultima creazione della compagnia non presenta forse la commovente e spiazzante franchezza di Age o l’estro geniale e la sagacia di Sylphidarium, ma non delude e ancora una volta il CollettivO CineticO sorprende, diverte, affascina.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Comunale Claudio Abbado
Corso Martiri della Libertà, 5 – Ferrara
sabato 3 novembre 2018, ore 21

CollettivO CineticO presenta
How to destroy your dance
per nove danzatori
concept, regia, coreografia Francesca Pennini
drammaturgia, tecnica Angelo Pedroni
musica W. A. Mozart reloaded
elaborazione sonora e ricomposizioni musicali Simone Arganini
con il supporto di Inteatro Festival/Marche Teatro
residenze artistiche Teatro Comunale di Ferrara, Inteatro Festival/Marche Teatro

Dialogo primo: impatiens noli tangere
per sei danzatori
coreografia Sharon Fridman
musiche originali Danski (Idan Shimoni), Ofer Smilansky
disegno luci e proiezioni Ofer Smilansky, Sharon Fridman
coproduzione CollettivO CineticO, Aperto Festival/Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara