Nel nuovo quartiere Bicocca, una serie di incontri d’arte con Deutsche Bank a cura di Frank Bohem. Protagonista della serata, il fotografo italo-tedesco Armin Linke.

Non tutti sanno che Deutsche Bank – banca tedesca presente in Italia dal 1977 – con oltre 56mila opere, distribuite tra le varie sedi, possiede una delle principali collezioni aziendali d’arte contemporanea al mondo. Una delle più importanti in fatto di disegni e fotografie (posteriori al 1945), esclusivamente di artisti tedeschi fino agli anni 90 e, dopo questa data, aperta al panorama internazionale. Opere esposte nei luoghi di passaggio e nei non luoghi, quotidianamente a contatto con collaboratori e clienti per aderire al concetto di art work: lavori d’arte, o meglio, arte al lavoro.

DB Collection Italy è la collezione, presente dal 2007, nel palazzo della Direzione generale Deutsche Bank in Italia, ospitata nel quartiere completamente rinnovato di Milano Bicocca. Oltre 400 lavori su carta, fotografie, acquarelli, collage e istallazioni in dialogo sinergico con la sede bancaria – esempio di architettura avveniristica – progettata da Gino Valle.

Opere di giovani autori, affermati artisti italiani – Paola Pivi, Pierpaolo Campanini e Luigi Ghirri – e diversi stranieri, come Armin Linke e Norbert Tedeusz – dominate da due temi conduttori: la carta come medium privilegiato per la genesi di idee, progetti ed esperimenti e la visione dell’Italia tramite l’occhio dell’artista come mezzo privilegiato di indagine e anticipatore dei tempi.

Going public è il progetto promosso dall’art department globale della banca, che prevede la valorizzazione della collezione tramite visite guidate e progetti rivolti al pubblico; da qui nasce l’idea di I like Tuesdays – un ciclo di sei incontri con artisti, le cui opere sono presenti nella DB collection Italia, oltre a critici e studiosi.

Eccezionalmente di giovedì – in controtendenza rispetto al titolo dalla manifestazione – Armin Linke (1966, Milano), fotografo e regista italo-tedesco presente in collezione con due opere: Venetian Hotel Las Vegas (1999) e Oscar Niemeyer, Underground Mobile Walkway, Brasilia (1999), ha parlato  del suo progetto Phenotypes – Limited forms, già presentato alla Biennale di Venezia nel 2003. Progetto interattivo, in continua evoluzione, presente su piattaforma web Arminlink), che mette in discussione i luoghi canonici dell’arte e il rapporto arte-fruitore, ponendo il secondo nel ruolo di creatore e curatore, permettendogli la selezione/scelta delle fotografie – selezionate dal vasto archivio – e l’elaborazione di un proprio book on demand.

Nel corso della serata, Armin Linke esordisce con una battuta: «Vi mostrerò 400 fotografie in 20 minuti, una media di 1 fotografia ogni 3 secondi». Il pubblico ride. Ma lui non scherza. Inizia la presentazione – atipica ma perfettamente in linea con il suo lavoro: una tempesta di foto scattate in giro per il mondo – esempi di fotografia artistica che tende a sfociare nel reportage politico, catturando squarci di quotidianità estraniati dal loro contesto, anche se, come sottolinea l’autore rispondendo a una domanda: «Ci sono delle trasformazioni che hanno inevitabilmente conseguenze e impatti sociali su chi vive nei luoghi fotografati, ma il reportage ha la funzione di creare immagini dirette, da consumare subito, mentre il mio lavoro no». Sempre riguardo al suo rapporto con le immagini, Linke aggiunge: «Sono molti gli elementi importanti, come la grandezza, che è uno strumento della poeticità. Vi sono foto in sequenza-racconto e fotografie singole, ma soprattutto è necessario coinvolgere il pubblico e non lasciarlo mai passivo. Alcune immagini non hanno un’intenzione autorale ma  un valore artistico, se osservate ‘correttamente’ – come le immagini che ho preso dall’archivio delle Nazioni Unite e che ho legittimato come Arte. Oggi ci sono nuovi strumenti di diffusione dell’immagine, con l’ingresso del digitale, e sta all’artista scoprirne la potenzialità. A volte, poi, ci sono immagini talmente forti che riescono a funzionare comunque, ma la forma ne potrebbe evidenziare determinate qualità». Di fronte alla questione della differenza tra chi fotografa a caso, magari in vacanza, e chi – come lui – lo fa per professione e viene chiamato artista, Linke spiega: «Non è la tecnologia che determina la bellezza della foto. Io posso scegliere delle foto di archivio e poi legittimarle. Tendo a preparare con molta precisione il viaggio facendomi accompagnare da chi conosce il luogo per inserirmi nell’ambiente e rispettarne le dinamiche. Quando conosco le regole, e ho il consenso di tutti, posso permettermi di infrangerle e lavorare diversamente da come pianificato, d’istinto».

Una serie, quindi, di incontri interessanti e il piacere di scoprire, in un quartiere recentemente restituito alla comunità, piccoli gioielli d’arte.

Per maggiori informazioni:
I like Tuesdays – Sguardi sul contemporaneo DB Collection Italy

ingresso gratuito – iscrizione obbligatoria
prossimo incontro: martedì 20 aprile, ore 19.00: Arte, contemporaneità ed economia.
Partecipa: Severino Salvemini.
dove: Deutsche Bank – sede Direzione generale Milano Bicocca, Piazza del Calendario 3
orari: ore 19-20 conferenza; dalle 20 in poi visite guidate gratuite a DB collection Italy
email: communications.italy@db.com