Più Platone per tutti

Platone non è mai stato così chiaro: al Teatro Tordinona va in scena I numeri dell’anima della Compagnia del Sole, spettacolo liberamente tratto dal Menone .

Summa del pensiero greco antico e testo fondamentale dell’umanismo occidentale, ma anche momento cruciale in cui si consumerebbe la svolta della figura socratica, da apologetica del Maestro a funzionale per l’espressione di idee propriamente originali, il Menone è certamente uno dei più celebri Dialoghi platonici.

Tuttavia, se la relativa brevità del testo potrebbe agevolarne l’approccio iniziale, la densità delle tematiche e delle argomentazioni complicano in questo Dialogo di passaggio una visione capace di aggredire problematiche immense, dall’etica alla metafisica, dall’ontologia alla gnoseologia, dalla politica alla didattica, sviluppando accanto a una questione centrale («La Virtù può essere insegnata?») altre collaterali e altrettanto radicali (la ricerca delle essenze e il rapporto uno-molti, la conoscenza come reminiscenza e l’immortalità dell’anima, la funzione del mito nella filosofia e il rapporto tra scienza e doxa)

A fronte di questo intricato impianto filosofico, la Compagnia del Sole include ne I numeri dell’anima citazioni esterne, le cosiddette Dottrine non scritte dalla Lettera VII («su queste cose non c’è un mio scritto, né ci sarà mai») e il Mito di Er dall’ultimo libro della Repubblica, costruendo così una messa in scena adattata nel sostanziale rispetto del testo originario e integrata con naturalezza e pertinenza da inserti dal vago sapore scolastico.

L’incedere ironico, la mimica a tratti caricaturale e l’inflessione dialettale sono intuizioni che danno vivacità al Socrate di Flavio Albanese e al Menone di Loris Leoci, i quali, alle prese con un confronto (letteralmente) senza esclusione di colpi, cui concorreranno il non ben definito Anito di Roberto De Chirico e una spettatrice nei panni dello schiavo ignaro delle basi della matematica, svilupperanno – attraverso dinamiche irritanti e dialettiche, provocatorie e maieutiche – uno spettacolo opportunamente aporetico e stimolante più che esaustivo, educativo e divertente più che metafisico, escatologico o epistemologico.

Completata da non pedanti riferimenti all’attualità, I numeri dell’anima è allora una proposta drammaturgica che, con semplicità interpretativa e senza alcuna ingessatura attoriale, dedice, riuscendoci, di trascinare gli spettatori su speculazioni tipiche di un viaggio filosofico, dando forma – come dichiarato – a «una lezione rigorosa ed estemporanea, fortemente ironica e brillante […] agile ed efficace» su «questioni filosofiche senza tempo».

Lo spettacolo continua
Teatro Tordinona
via degli Acquasparta, 16
dall’1 al 6 dicembre 2015
dal martedì al sabato 21.00, la domenica 17.30

I numeri dell’anima
dal Menone di Platone
adattamento e regia di Flavio Albanese
con Flavio Albanese, Roberto De Chirico, Loris Leoci
impianto scenico e costumi Marinella Anaclerio
foto di scena Monzino – Laila Pozzo
organizzazione generale Tiziana Laurenza
organizzazione tecnica Loris Leoci
luci Giovanna Bellini
produzione Compagnia del Sole
comunicazione Antonella Carone
grafica Giuliana Stancarone