Al teatro Smeraldo, bambini e genitori sono i veri protagonisti di un gioco fatto di leggerezza e tanto divertimento.

Chi non conosce I tre porcellini, tradizionale fiaba britannica resa famosa dal cartone animato Disney del 1933? Una favola “sempreverde”, tramandata di generazione in generazione, che insieme a Il gatto con gli stivali, Cenerentola e Biancaneve, non ha mai smesso di appassionare milioni di bambini nel mondo.

La Casa delle storie, compagnia fondata da Elisabetta Milani e Giovanni Lucini, ce la ripropone attraverso un progetto teatrale per tutta la famiglia, basato su un modo di intendere il teatro per bambini che è senza dubbio la chiave del suo successo: l’elemento primario di ogni allestimento, infatti, è la messinscena di un divertente gioco di ruoli, in cui il pubblico è chiamato a diventare protagonista o, meglio, Spett…Attore, non solo assistendo allo spettacolo, quindi, ma vivendolo in prima persona.

Lo spettacolo non prevede palcoscenico né posti assegnati; il pubblico viene disposto sulle gradinate del foyer di balconata del teatro, permettendo così lo scambio e l’interazione diretta con gli attori. La scena è semplice ed essenziale, con un teatrino sulla sinistra, nel quale fa la sua comparsa, in veste di narratore, una simpatica rana manovrata da un attore. Al centro, un separè nero si trasforma, con semplici accorgimenti, nelle tre diverse case costruite dai porcellini nel corso della storia: la casa di paglia e quella di legno dei due fratellini più piccoli – che sono spazzate via dal potente soffio del lupo cattivo – e la resistente casa di mattoni, che protegge il terzo, il più grande e furbo dei tre.

Ed è nello spazio davanti e dietro al separè che si svolge la storia, con i quattro attori che si muovono e parlano al pubblico, coinvolgendo bambini e genitori in un divertente gioco educativo, che li trasforma di volta in volta in porcellini, rape, alberi di mele e lupi cattivi – con l’ausilio di semplici oggetti colorati.

Non c’è spazio per la noia in questo spettacolo delicato, che sa accompagnare con leggerezza i più piccoli all’interno della fiaba, coinvolgendo anche gli adulti – che si mettono in gioco con ironia e spontaneità, contribuendo a creare situazioni ogni giorno diverse perché arricchite dalla partecipazione diretta dei presenti.

Come in tutte le favole che si rispettino, non manca nemmeno la morale: per crescere bisogna affrontare delle prove e, a volte, anche il fallimento serve per diventare grandi; mentre, con la possibilità di vincere il male – rappresentato dal lupo – lo spettacolo comunica un piacevole senso di speranza per il futuro.

Lo spettacolo continua:

fino a domenica 16 maggio
orari spettacoli: sabato
ore 15.30, domenica ore 11.00

Teatro Smeraldo

Bastioni di Porta Nuova 12,  Milano 
I tre porcellini

con Luca Liberatore, Giulia Lombezzi, Giovanni Lucini, Andrea Rutta