Navigare tra le note della storia agli albori della modernità

Per il ciclo dei concerti all’Aula Magna dell’Università Sapienza di Roma, l’Ensemble Barocco di Napoli dà vita a una splendida serata all’insegna dei grandi maestri della musica barocca.

Lo spirito della cultura europea visse una fase di trasformazione determinante nel corso del XVII secolo; per alcuni si tratta dell’avvento della modernità, declinabile in numerosi modi, dalle rivoluzioni scientifiche a Shakespeare, e questa nuova alba della storia dell’umanità sfociò nella palese concretizzazione storica delle rivoluzioni del Settecento. Per comprendere meglio questo contesto, è impossibile non fare riferimento al movimento artistico che toccò diverse modalità espressive mettendo in evidenza gli elementi innovativi e rivoluzionari, connessi al paradosso di fondo di esaltazione stilistica ed esuberante della forma da un lato, introspezione, horror vacui e terrore di Dio dall’altro. Perciò Caravaggio, Bernini, ma anche Borromini e il teatro.

In questo quadro, la musica barocca è particolarmente significativa; innanzitutto perché la musica barocca si diffonde qualche anno più tardi rispetto alle visioni artistiche: gli anni della musica di Vivaldi e Telemann sono infatti i primi del XVIII secolo, e in qualche maniera alla dimensione più espressiva e “drammatica” già si coniuga il rigore scientifico-matematico che caratterizzerà l’Illuminismo. Forse, per comprendere ancora meglio tale complessità la metafora più efficace è quella del “mare”, e lo sa bene l’Ensemble Barocco di Napoli che per il concerto presso l’Aula Magna dell’Università Sapienza di Roma non a caso ha pensato al titolo esaustivo I viaggi del Barocco: la musica nelle capitali del mare Napoli, Venezia, Londra e Amburgo. Grazie alle straordinarie esecuzioni del flauto dolce di Tommaso Rossi e del violoncello di Adriano Maria Fazio, il concerto ha messo in connessione questi tre elementi: il mare, il viaggio e la musica barocca. Il mare, impetuoso, sempre in movimento, che può apparire terribile ma anche soave e quietamente divino; in questo mare il viaggio, che trova una dimensione effettiva dovuta ai grandi spostamenti che gli artisti di quella stagione compirono portando la loro arte nei vari punti dell’Europa, ma anche e soprattutto viaggio come scoperta, sfida al mare stesso; in questi due elementi, si inserisce la composizione barocca, strutturata sul predominio di uno strumento a volte, altre volte capace di inscenare vere e proprie sfide duali tra gli strumenti. Le opere di Nicola Fiorenza, Giuseppe Sammartini e Georg P. Telemann ci conducono in una dimensione affascinante, persino esotica; il vero protagonista della serata è però Antonio Vivaldi: tra i vari concerti eseguiti, spicca Il Gardellino, opera che pare ispirata al canto degli uccelli e che dimostra tutta l’inventività del genio veneziano.
Un viaggio nel tempo e nel mare a bordo del clavicembalo e del fagotto, nella tempesta di note del flauto e dei violini: esibizione e testimonianza di un’epoca decisiva per la storia moderna.

Lo spettacolo è andato in scena:
Aula Magna Università Sapienza di Roma
P.le Aldo Moro, 5 – Roma
martedì 13 febbraio, ore 20.30

Istituzione Universitaria Concerti e Ensemble Barocco di Napoli presentano
I viaggi del Barocco: la musica nelle capitali del mare Napoli, Venezia, Londra e Amburgo
Sinfonia in la minore per flauto, due violini e basso di Nicola Fiorenza
Concerto in do minore per violoncello, archi e basso continuo RV 401 di Antonio Vivaldi
Concerto in fa maggiore per flautino, archi e basso continuo di Giuseppe Sammartini
Concerto in re maggiore RV 428 (Il Gardellino) di Antonio Vivaldi
Concerto in si minore per violoncello,a rchi e basso continuo RV 424 di Antonio Vivaldi
Concerto in fa maggiore per flauto, fagotto, archi e basso continuo TWV 52: F1 di Georg P. Telemann

Flauti dolci Tommaso Rossi
Violoncello Adriano Maria Fazio
Violini Rossella Croce, Lathika Vithanage
Viola Ottavia Rausa
Fagotto Giovanni Battista Graziadio
Contrabbasso Matteo Coticoni
Clavicembalo Guido Morini