Tu non sai chi sono io

teatro-de-servi-roma-80x80Al teatro de’Servi è in scena Il capo dei miei sogni, vincitore della III edizione del concorso, Una commedia in cerca di autori, scritto da Daniele Benedetti e Sara Palma. Uno spettacolo brillante, diretto da Roberto Marafante con protagonista Massimiliano Vado. In scena fino al 14 febbraio.

Il capo dei miei sogni è il testo teatrale uscito dalle penne e dalla fantasia di Daniele Benedetti e Sara Palma, autori di cinema e documentari.
Luca Lamberti, stimato creativo pubblicitario e vittima di un allibratore, è strozzato dai debiti di gioco. Quando diventa il capo di un gruppo di impiegati contabili dell’agenzia pubblicitaria Parole, parole, parole, il suo ingrato compito è quello di licenziare, a modo suo, uno a uno tutti i creativi, che pure sembrerebbe supportare. Una volta aver scoperto le velleità di ognuno, spingerà Anna (Ussi Azati) e le sue “personali” installazioni umane, Sergio (Michele Costabile) amante del musical, Fausto (Flavio Francucci), creativo anche in cucina e la stagista Marina (Marcella Formenti) a raggiungere i propri sogni.
Un testo brillante in cui il ritmo è fondamentale. Ogni battuta tira l’altra in un meccanismo continuo di parole e jingle musicali, ben suddiviso in due tempi: nel primo si ha l’occasione di conoscere bene tutti i personaggi, caratterizzati da peculiarità che saltano subito all’occhio, in seconda battuta, cambiano le luci, tutto è più colorato e l’atmosfera natalizia regala sorprese soprattutto a livello narrativo. I diversi talenti dei protagonisti trovano così, sul palcoscenico, il giusto spazio per essere tirati anche in ballo in modo originale.
Il capo dei sogni è interpretato da Massimiliano Vado, attore dall’interessante curriculum teatrale, e volto riconoscibile in diverse serie televisive, nonché al cinema, sempre padrone della scena, soprattutto attraverso i profondi sguardi che comunicano ancor più del corpo.
Commedia che si fa “dramma” dei nostri tempi, Il capo dei miei sogni strizza, dunque, l’occhio a un argomento purtroppo attuale, la precarietà nel mondo del lavoro, che più volte ha colpito anche i due quarantenni autori romani, Daniele Benedetti e Sara Palma, con i quali abbiamo voluto approfondire l’argomento.

Questa è una commedia scritta a quattro mani insieme a Sara Palma, che tratta un tema attualissimo come quello della precarietà. Quanto c’è di autobiografico nell’opera e da chi è partita l’idea?
Daniele Benedetti: «Io, come moltissime altre persone, negli ultimi anni ho dovuto fare i conti con un lavoro che ha smesso di essere una sicurezza e che è diventato sempre più “precario”. Era inevitabile che parte della mia esperienza avesse un peso nella scrittura del testo. Lo spunto per la commedia l’ho avuto durante una dei tanti lavori a termine che si sono succeduti negli anni. Sara, che è precaria da sempre, ha immediatamente abbracciato l’idea ed è nato il Il capo dei miei sogni».

Sara Palma: «Non appena Daniele mi ha detto la sua idea ho capito che era quella giusta, che avremmo potuto parlare di qualcosa a noi caro. Del resto com’è che si dice? Scrivi sempre di ciò che conosci, e noi l’argomento lo conosciamo bene».

Qual è stata la reazione quando siete venuti a conoscenza che Il capo dei miei sogni aveva vinto il concorso Una commedia in cerca di autori?
DB: «Io ho realizzato la cosa parecchie ore dopo».
SP: «L’organizzazione è stata attentissima a che tutto fosse perfetto e hanno mantenuto il segreto fino all’ultimo. Quando hanno decretato il vincitore eravamo li, in mezzo al pubblico e ci siamo alzati come alla notte degli Oscar. Non lo dimenticherò mai. Il mio cuore esplodeva dalla gioia».

Quando avete visto il vostro lavoro prendere forma sul palco, quindi con gli attori nei personaggi da voi ideati, i costumi di Della Vecchia e la regia di Roberto Marafante, avete subito riconosciuto la vostra opera? È ciò che desideravate?
DB: «Vedere realizzato ciò che hai scritto è una sensazione strana e appagante allo stesso tempo. Può essere un percorso difficile per l’autore che, quando plasma un personaggio, ha un’idea precisa in mente, ma non appena la storia lascia il testo scritto per essere messa in scena assume una vita propria».

SP: «Gli attori, come il regista e tutte le altre figure coinvolte nel progetto, mettono in pratica ciò che hanno in mente, ognuno con la propria sensibilità e mettendo in gioco il proprio background. Può non coincidere con ciò che avevi in mente tu, ma è pur sempre un’esperienza esaltante».

Nel corso degli anni avete cambiato più volte lavoro, di conseguenza anche capo, quello dei sogni lo avete mai incontrato e, comunque, che caratteristiche dovrebbe avere?
DB: «Non so se esista un Capo dei sogni, però quelli che ho incontrato negli anni avevano sicuramente delle qualità umane che, secondo me, devono far parte del bagaglio di un Capo che si rispetti».

SP: «La mia vita è stata tutta un sali e scendi di lavori diversi, alcuni anche molto faticosi, ma un Capo dei miei sogni’ non l’ho davvero mai trovato (ride). Ho avuto a che fare con responsabili di grande umanità, questo sì, ma alla fine l’esigenza dell’azienda o del datore di lavoro ha sempre avuto la precedenza».

Quali consigli sentite di dare a coloro che parteciperanno alla quarta edizione del concorso Una commedia in cerca di autori, che ha già dimostrato di essere un’iniziativa vincente?
DB: «Guardare molto all’attualità, ci sono molti aspetti della vita di questi anni che sarebbe bello trovassero una loro rappresentazione su un palco».

SP: «Di scrivere di ciò che hanno a cuore, di non badare alle esigenze di pubblico o di committenze varie. Ma soprattutto di provarci, perché è una straordinaria opportunità».

Quest’anno, però, la società La Bilancia ha deciso di organizzare una raccolta fondi, (essendo venute a mancare le sovvenzioni alla cultura) per sostenere il sogno di un giovane autore e permettere alla IV edizione del concorso Una commedia in cerca di autori di avere un respiro nazionale e non regionale come è stato finora.

Un’interessante campagna di crowdfunding, che parte già da ora: basterà acquistare un biglietto per lo spettacolo futuro, che può essere ritirato in uno dei teatri coinvolti nell’iniziativa.
Il capo dei miei sogni continua intanto a mietere successo, fino al 14 febbraio a Roma, per proseguire poi in tournée in varie piazze italiane. Uno spettacolo intelligente, che apre le speranze a tutti coloro che nel cassetto hanno sempre riposto un sogno e che mostra come la precarietà possa anche avere un lato positivo.

Lo spettacolo continua:
Teatro de’Servi

via del Mortaro, 22 – Roma
fino a domenica 14 febbraio
orari: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 17.00
(durata 1 h e 30 minuti intervallo escluso)

la Bilancia Produzioni presenta
Il capo dei miei sogni
di Sara Palma, Daniele Benedetti
regia Roberto Marafante
con Massimiliano Vado, Ussi Alzati, Marcella Formenti, Michele Costabile, Flavio Francucci
scene Giuliano Kossuth
costumi Marco Maria Della Vecchia