Non solo Arbore

Superati i confini tra musica colta e popolare. Alla Tenuta dello Scompiglio di Vorno va in scena Alessandro Carbonare Clarinet Trio – ottima musica, semplicemente.

Archiviata la superiorità del genere tragico su quello comico, nella prosa, sempre più spesso si assiste, in ambito musicale, alla contaminazione tra musicisti di formazione classica e composizioni di altri generi, dal jazz alla musica popolare – un’iniezione di virtuosismo virtuoso su sonorità e ritmiche godibili.
Alla Tenuta dello Scompiglio di Vorno, quasi in conclusione di una lunga e ricca Stagione che ha proposto momenti teatrali, performance e installazioni (fino al 25 giugno, da non perdere Camera #4 – Il Naufragio di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman, Sobre la sangre di Teresa Margolles e, fino al 16 settembre, Round midnight/Ritratti di Cecilia Bertoni), l’Alessandro Carbonare Clarinet Trio ha spalancato una finestra su quel variegato universo musicale che, troppo spesso, è stato rinchiuso in canoni e generi tanto schematici quanto superflui al piacere dell’ascolto, e all’emozione del momento.
Con un piglio divulgativo molto gradito al pubblico, Alessandro Carbonare (primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e, precedentemente, dell’Orchestra sinfonica di Radio France) ha cavalcato i secoli, ottimamente accompagnato da Perla Cormani e Luca Cipriano in questo excursus sulle infinite possibilità musicali della famiglia del clarinetto (compreso il corno di bassetto) dai tempi di Mozart a quelli di Egberto Gismonti. Un viaggio nel tempo ma anche nello spazio e, appunto (come dichiarato nel titolo della performance) nei generi.
Grazie agli arrangiamenti di Luca Cipriano – trasparenti e che valorizzano al meglio la parte ritmica – l’ensemble, affiatato e dotato della giusta dose di ironia, ha permesso al folto ed eterogeno pubblico, presente in sala, di godere del genio salisburghese in una veste particolarmente scanzonata, degli arrangiamenti jazz di alcuni pezzi di Chick Corea, e persino della fantasia di musica popolare brasiliana che ha toccato l’apice nel brano firmato da Egberto Gismonti – più pastoso e coloristicamente morbido perfino dell’originale.
Gran finale con la musica Klezmer (e, naturalmente, con le sue origini nel folk russo e balcanico, reso ormai noto anche al grande pubblico per merito di Goran Bregovic e della sua Wedding and Funeral Band), arricchita da un arrangiamento che è riuscito a trasmigrare i rimandi alla voce umana (dalla risata al singhiozzo) nei suoni del clarinetto.
Applausi calorosi per una serata qualitativamente alta e massimamente piacevole.

Lo spettacolo ha avuto luogo nell’ambito di Assemblaggi Provvisori:
Tenuta dello Scompiglio

SPE – Spazio Performatico ed Espositivo
via di Vorno, 67 – Vorno (LU)
sabato 20 maggio, ore 21.00

Alessandro Carbonare Clarinet Trio presenta:
Il Genere musicale nelle varie epoche
Wolfgang Amadeus Mozart Divertimento n. 1 K439b per tre corni di bassetto
Francis Poulenc Sonata pour deux clarinettes
Chick Corea Jazz Suite (arrangiamento Luca Cipriano)
Ernesto Nazareth / Egberto Gismonti / Hermeto Pascoal Brazilian Tales fantasia samba-bossa (arrangiamento Luca Cipriano)
AA.VV. Klezmer Suite (arrangiamento Luca Cipriano)
Alessandro Carbonare (clarinetto e corno di bassetto)
Perla Cormani (clarinetto e corno di bassetto)
Luca Cipriano (clarinetto, corno di bassetto e clarinetto basso)