Nel cuore di un mafioso

Caino è un boss senza pietà e Claudio Fava è bravissimo a indagarne l’animo, come Ninni Bruschetta a dargli volto e voce.

Caino non è soltanto un killer. È un vero boss, perché dal nonno e dal padre ha imparato a comandare. Alla lunga non gli servirà: dopo aver lastricato la sua esistenza di cadaveri, sarà l’ennesimo morto ammazzato.

Perfino il fatto di aver iniziato la sua carriera sacrificando il suo amico più caro, Rosario, quasi un fratello, non gli serve, se alla fine qualche dubbio viene anche a lui. Anche a lui, che tutti chiamano Caino.

Bravissimo Ninni Bruschetta che, in una precedente edizione dello spettacolo di Claudio Fava, Il mio nome è Caino, firmava la regia e ora, al Teatro Menotti di Milano, interpreta il protagonista. Ottimo il testo che ribadisce ancora una volta quello che Giovanni Falcone ha ripetuto più volte, soprattutto a proposito di Tommaso Buscetta: soltanto un magistrato siciliano, soltanto un siciliano onesto come Claudio Fava può capire che cosa passa per la testa di un mafioso. Perché ci sono regole, codici, puntigli e agghiaccianti principi, ma soprattutto frasi e silenzi che appartengono a un codice quasi incomprensibile per chi viene da altre culture.

Detto questo Bruschetta e Fava sono perfetti per tentare di far comprendere certi meccanismi anche ai profani. E soprattutto a instillare un dubbio: ma Abele, chi è? Caino non avrebbe alcuna chance se intorno non si muovesse quella zona grigia, incredibilmente estesa, fatta di notai, imprenditori, politici, magistrati, poliziotti, medici corrotti, di persone che non alzano mai la testa, di donne complici.

Il mio nome è Caino è ispirato all’omonimo romanzo di Claudio Fava, edito da Dalai Editore nel 1997 e, in nuova versione, da Baldini e Castoldi nel 2014. Lo spettacolo era già stato prodotto da Nutrimenti Terrestri nel 2002. In questo suo nuovo adattamento, c’è al pianoforte la compositrice Cettina Donato: bravissima e in perfetto sincrono con il protagonista. Da non perdere.

Lo spettacolo è in scena
Teatro Menotti

Via Ciro Menotti 11 – Milano
fino al 19 gennaio 2020
visto il 14 gennaio alle 20,30

Il mio nome è Caino
di Claudio Fava
regia di Laura Giacobbe
con Ninni Bruschetta
al pianoforte Cettina Donato
allestimento di Mariella Bellantone
costumi di Cinzia Preitano
luci di Renzo Di Chio
produzione Maurizio Puglisi
(durata 1 ora)