Psicologia criminale di coppia

teatro-dell-orologio-romaIl duo Maniaci d’Amore, Luciana Maniaci e Francesco D’Amore, riportano in scena Il nostro amore schifo, spettacolo di narrazione a due voci che vanta numerose repliche: l’esperienza dell’amore di coppia analizzata nell’arco di un’intera vita.

Il caso ha voluto che i cognomi di Luciana e Francesco formassero un’accoppiata geniale e accattivante per un duo teatrale; questo è il primo motivo che desta interessa nel pubblico. Lei di Messina, lui di Bari, si incontrano alla scuola Holden di Torino nella classe di Tecniche di Narrazione dove, in poco tempo, decidono di allestire spettacoli a due.

Sotto la guida di Gabriele Vacis, guru del Teatro di Narrazione, di Roberto Tarasco e Laura Curino, i Maniaci cominciano a scrivere e interpretare le proprie storie diventando un’importante realtà di rilievo nel panorama torinese e non solo. Vincitori di numerosi festival (Festival delle Colline Torinesi, Festival Castel dei Mondi di Andria) e premi (Premio Scenario Pagani e Premio della Drammaturgia Il centro del Discorso), presentano al Teatro dell’Orologio la Trilogia del Gioco formata da Il nostro amore schifo, Biografia della peste e Morsi a vuoto.

Sulla scena una ragazza, Carlottina, e un ragazzo, graditissimo regalo di compleanno che lei riceve sorridente, promettendo di usarlo per tutta la vita. I due non si conoscono, eppure attraverso un manuale immaginario di regole di coppia, sono intimi in pochi minuti e si ritrovano a casa di lei, dove deve presentarsi ai genitori. Dopo di che, l’opprimente Carlottina lo convince che il matrimonio e i figli siano lo scopo ultimo dell’esistenza, e lui, che avrebbe solamente una gran voglia di morire, accetta con orrore. I due invecchiano insieme attraverso le crisi del matrimonio, fino ad arrivare alla fine dei giochi, quando – guardandosi indietro senza più riconoscersi – si accorgono (ma forse se ne accorge di più il pubblico) di essere profondamente cambiati.

Il testo è brillante e ben scritto, l’amore viene analizzato con distacco e ironia; la pièce è basata su realtà e non-sense, richiamando atmosfere alla Woody Allen: i personaggi ben definiti, autoironici e stereotipati nella migliore accezione del termine. Leggermente logorroici, i personaggi lasciano che la storia fluttui e si lasci portare dalle parole, merito soprattutto di interpretazioni molto convincenti: D’Amore si cala perfettamente nel pessimismo atavico e disincantato del suo personaggio, mentre Maniaci si muove con disinvoltura e sicurezza per dare voce a Carlottina e l’asciutta regia di Roberto Tarasco, loro mentore dai tempi della scuola, li lascia liberi di muoversi agilmente sulla scena.

Una curiosità interessante è poi che Luciana Maniaci sia laureata in Letterature comparate e psicologia criminale, aspetto che trapela evidente nella sceneggiatura. I due personaggi sono Werther e Carlotta di Goethe, le cui affinità elettive vengono minuziosamente sezionate; i riferimenti letterari spaziano fino a Ronald Laing, fondatore dell’anti-psichiatria.
Maniaci d’Amore è un duo giovane e assolutamente interessante, che il pubblico, fortunamente, potrà ancora ammirare al Teatro dell’Orologio fino al 7 febbraio con i prossimi due step della loro monografia.

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro dell’Orologio

via de’ filippini 17a, , Roma
dal 29 al 31 gen 2016
dal martedi al sabato ore 20.00 – domenica ore 17.00

Maniaci d’Amore presenta
Il nostro amore schifo
di e con Francesco D’Amore, Luciana Maniaci
regia Roberto Tarasco