Un universo-mondo di dolore

Al SienaFestival il pusillanime Principe triste di Danimarca secondo Danio Manfredini. Tra raffinate citazioni iconografiche e sprazzi metateatrali di arguta auto-ironia.

Ragionare su un testo (soprattutto se di un mostro sacro quale William Shakespeare) per conservarne l’essenza, ma creandovi tutt’intorno un’impalcatura nuova agli occhi del pubblico – in grado, quindi, di assumere significanti destabilizzanti e inediti significati profondi – è un’impresa riuscita a pochi. Quando si tratta del vendicatore più irresoluto del teatro elisabettiano ricordiamo i convincenti, quanto personalissimi, ritratti di Bene e la lettura dialettale del geniale Testori. A questa brevissima lista, si può aggiungere, oggi, Il principe Amleto di Danio Manfredini.

Una regia spiazzante che giustappone con distacco brechtiano gestualità e danza al monologo più intimo o cela il cantore del celebre “essere o non essere” dietro a un telo, perché il dubbio è universale in quanto umano e non appartiene solo ad Amleto.
Una serie di maschere (in senso letterale) che sono sia i personaggi della tragedia shakespeariana sia proiezioni/marionette nella mente e tra le mani del Principe che, nella scena con i comici, con arguzia metateatrale, ragiona sul fare teatro, ieri come oggi – e Manfredini assume così il duplice ruolo del protagonista e del “regista” su sedia… a rotelle, facendo fioccare sugli astanti, personaggi e spettatori, con giochi di voce suggestivi, perle di sarcastica saggezza.

Un mare di dolore che sembra violare i confini del tempo e riversarsi sui morti reali delle nostre guerre, di quest’epoca sciagurata perché falsamente in pace con se stessa: un’epoca che ha violato le regole del linguaggio e, all’eufuismo di Shakespeare, ha preferito la retorica mass-mediatica, sostituendo missioni di guerra con missioni di pace.

Un’efficace morte di Polonio – che non è messa in scena, superando così uno dei momenti meno riusciti dell’intero testo – e una altrettanto convincente inumazione di Ofelia, che si sbarazza dei becchini, mentre i personaggi sembrano cristallizzarsi in ruoli di circostanza: figure delle carte da gioco, perse in un mazzo giocato da un dio minore.

Un sottofondo musicale che ha l’impatto straniante di alcuni brani di Weill, il light designing talmente raffinato da suggerire tramonti e albe privi di astri, amplessi e tradimenti asettici, grattacieli di sangue, un calvario a metà strada tra iconografia sacra e Pietà alla Rancinan.

Il principe Amleto di Manfredini è ricchissimo di suggestioni, struggente e ferocemente ironico, scarno all’osso a livello testuale ma, proprio in virtù di ciò, pindarico a livello di immagini e immaginazione: compensando frasi ormai trite – perché troppe volte recitate dall’istrione di turno – con una trasposizione in un diverso mezzo comunicativo che le rende nuove e, quindi, vibranti all’orecchio del pubblico.
Unico neo di uno spettacolo imperdibile la lettura di Ofelia: forse troppo da madonnina infilzata sul suo cuscinetto da carillon. Nel personaggio risulta troppo evidente la donna-fantoccio nelle mani degli uomini-padroni e si perde totalmente la giovinezza fresca e speranzosa della fanciulla innamorata: si sente poco amore verso questa, forse unica autentica vittima.
Il resto non è silenzio, bensì un arcano dolore misto a un’indicibile e scabroso sarcasmo: la risata amarissima di Danio Manfredini.

Lo spettacolo è andato in scena nell’ambito di SienaFestival:
venerdì 28 settembre, ore 21.30
Teatro dei Rozzi
Prima Nazionale
Danio Manfredini:
Il principe Amleto
di Danio Manfredini, liberamente ispirato a W. Shakespeare
regia Danio Manfredini
con Guido Burzio, Cristian Conti, Vincenzo Del Prete, Angelo Laurino, Danio Manfredini, Mauro Milanese, Giuseppe Semeraro
aiuto regia Vincenzo Del Prete
adattamenti, composizioni, esecuzioni musicali Giovanni Ricciardi
disegno luci Luigi Biondi
sound design Giuseppe Lo Bue
costumi Enzo Pirozzi, Irene Di Caprio
realizzazione maschere Danio Manfredini
produzione La Corte Ospitale e Danio Manfredini
coproduzione Théâtre du Bois de L’Aune (BLA)
con il sostegno di Expace Malraux, Scène Nationale de Chambery et de la Savoy – Carta Bianca ed Emilia Romagna Teatro

Il cartellone:
sabato 29 settembre, ore 21.30
Santa Maria degli Angeli
Simone Vallerotonda:
Anche il bello deve morire!
concerto per tiorba e chitarra barocca
Simone Vallerotonda (tiorba e chitarra spagnola)
musiche di Bellerofonte Castaldi, Hieronimus Kapsberger, Francesco Corbetta, Robert de Visée, Marin Marais, Santiago de Murcia

lunedì 1° ottobre, ore 19.00
Aula Magna Rettorato
ingresso libero
in collaborazione con MOTUS/MOVE OFF
Odyssey Dance Theatre (Singapore)
Hi Heaven!
coreografia Dr Danny Tan
performers Danny Tan, Lo Pui Sze, Linnea Ong, Yeo Lay Teng, Yeo Shu Qin, Calvin Goh
team creativo Shawn Par
musica Tan Kian Yong & Seetoh Suying (video)

martedì 2 ottobre, ore 21.30
Palazzo del Governo – Sala dell’Aurora
in collaborazione con Wunderkammer Festival
Paola Erdas, Shyamal Maitra, Fabio Accurso
Musa Indiana
con Paola Erdas (clavicembalo & exaquier), Shyamal Maitra (tablas), Fabio Accurso (liuto e traversa)
musiche di Antonio de Cabezón, Manuel Rodrigues Coelho, António Carreira, Francisco Fernandez Palero, Antonio Valente
raga Rasamela, Saat ki rasa, Meghalaya, Kajiri

ore 21.30
Teatro Alfieri – Castelnuovo Berardenga
Prima Nazionale ingresso libero
in collaborazione con MOTUS/MOVE OFF
Odyssey Dance Theatre (Singapore)
Hi Heaven!
The Art of Faking
coreografia Ms Lo Pui Sze & Ms Linnea Ong
performers Ms Lo Pui Sze & Linnea Ong, Yeo Lay Teng, Yeo Shu Qin

giovedì 4 ottobre
Cinema Nuovo Pendola
ingresso libero
ore 20.00: Cave of forgotten dreams (2010) di Werner Herzog
ore 22.00: 8 ½ (1963) di Federico Fellini

venerdì 5 ottobre, ore 18.15
Enoteca Italiana
iniziativa realizzata insieme alla Fondazione Toscana Spettacolo
Arte e danza a 15 gradi
aperitivo con riflessioni sulla danza
danza e arte contemporanea conversazione con Rodolfo Sacchettini, critico teatrale, Alberto Salvadori, docente Università di Torino, Alessandro Pontremoli, direttore Museo Marino Marini di Firenze

a seguire:
Anticorpi Xplo vetrina di performances
Centro Artistico Il Grattacielo Claudia Caldarano in:
Dialogo (20’)
coreografie di Claudia Caldarano
con Claudia Caldarano e Beppe Scardino (sax baritono, clarinetto basso)
con il sostegno di Takla Improvising Group

Cab008 Francesca Duranti in:
Non so come stare (12’)
coreografie di Francesca Duranti
live electronics Daniele Borri
apporto creativo e consulenza Maria Cristina Addis

ASS.CULT QuaLiBò Maristella Tanzi/Carlo Quartararo in:
N-Esimo progetto fallimentare (26’)
coreografie di Maristella Tanzi, Carlo Quartararo
Progetto Vincitore Premio GD’A Puglia 2011

ore 21.30
Teatro dei Rozzi
Prima Regionale
Balletto Civile/Fondazione Teatro Due
Il Sacro della Primavera
liberamente tratto da Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij
danzato e creato con Andrea Capaldi, Ambra Chiarello, Andrea Coppone, Massimiliano Frascà, Francesco Gabrielli, Sara Ippolito, Francesca Lombardo, Carlo Massari, Gianluca Pezzino, Livia Porzio, Emanuela Serra, Giulia Spattini, Chiara Taviani, Teresa Timpano
ideazione e coreografia Michela Lucenti – incursioni sonore Maurizio Camilli
produzione Balletto Civile/Fondazione Teatro Due
spettacolo vincitore Premio Roma Danza 2011

sabato 6 ottobre, ore 21.30
Teatro dei Rozzi
in collaborazione con Wunderkammer Festival
Frédérick Haas
Variazioni Goldberg
Frédérick Haas (clavicembalo)

domenica 7 ottobre, ore 18.30
Supercinema – Monteroni d’Arbia
ingresso libero
laLut/Francesco Pennacchia
Ad Bestias Secondo Studio su Plauto
regia Francesco Pennacchia
con Silvia Franco, Sergio Licatalosi, Lorenzo Mori, Francesco Pennacchia, Angelo Romagnoli
produzione laLut con il sostegno di Regione Toscana
in collaborazione con La Corte Ospitale

martedì 9 ottobre, ore 21.30
Sala Lia Lapini
segnalazione speciale In-Box 2012
Biancofango
Porco Mondo
drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
regia Francesca Macrì
con Aida Talliente e Andrea Trapani
produzione Biancofango, La Corte Ospitale, Officine 1011

mercoledì 10 ottobre, ore 19.00 e 21.30
Sala Lia Lapini
Prime Regionali
segnalazione speciale In-Box 2012

Andrea Cosentino
Esercizi di rianimazione
di e con Andrea Cosentino
disegno luci Dario Aggioli
maschere e marionette Andrea Cosentino, Antonia D’Amore, Francesco Picciotti
assistenza Annalisa Salis
produzione Pierfrancesco Pisani e Teatro Forsennato
in collaborazione con Infinito srl

Daniele Timpano/AmnesiA VivacE
Aldo morto
scritto, diretto ed interpretato da Daniele Timpano
aiuto regia e drammaturgia Alessandra Di Lernia
collaborazione artistica Elvira Frosini
oggetti di scena Francesco Givone – disegno luci Dario Aggioli
editing audio Marzio Venuti Mazzi
produzione AmnesiA vivacE con il sostegno di Area 06
in collaborazione con Cité Internationales des Arts – Résidence d’artistes
si ringrazia Cantinelle Festival di Biella

giovedì 11 ottobre, ore 19.00
Sala Lia Lapini
Prima Regionale
Costanzo/Rustioni
Tre atti unici da Anton Cechov – Secondo Studio
ideazione e regia di Roberto Rustioni
traduzione e adattamento Roberto Rustioni
dramaturg Chiara Boscaro in collaborazione con Filippo Renda
con Antonio Gargiulo, Roberto Rustioni, Valentina Picello, Roberta Rovelli
consulenza Fausto Malcovati – movimento e coreografie Olimpia Fortuni
produzione Associazione Teatro C/R-Fattore K-Associazione Olinda
in coproduzione con Festival Castel dei Mondi di Andria 2012

ore 21.30
Teatro del Popolo – Rapolano Terme
Prima Regionale ingresso libero
Effetto Larsen
Innerscapes
Paesaggi Interiori
Spettacolo vincitore Premio Lia Lapini 2011
ideazione e regia Matteo Lanfranchi
sound design Roberto Rettura
light design Stefano Mazzanti
scene Cristina Panata
con Beatrice Cevolani, Francesca Di Traglia, Matteo Lanfranchi, Lorenzo Piccolo, Marco Ripoldi
produzione Effetto Larsen, laLut/Voci di Fonte
coproduzione Teatro Inverso – Residenza Idra, Danae Festival – Progetto Ares
con il sostegno di CSS Teatro Stabile di Innovazione FVG, Bassano Operaestate Festival Veneto

Cinema Nuovo Pendola
ingresso libero
ore 20.00: L’Estate di Kikujiro (1999) di Takeshi Kitano
ore 22.00: Io sono Li (2012) di Andrea Segre

venerdì 12 ottobre, ore 19.00
Sala Lia Lapini
Costanzo/Rustioni
Tre atti unici da Anton Cechov – Secondo Studio

ore 21.30
Teatro dei Rinnovati
Evento Speciale per SienaFestival
Paolo Rossi
L’amore è un cane blu
La conquista dell’est
prova aperta con dibattito/happening
di e con Paolo Rossi
musiche composte ed eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila
produzione La Corte Ospitale

sabato 13 ottobre, ore 21.30
Teatro dei Rozzi
L’Arpeggiata – Christina Pluhar
La Tarantella
Vincenzo Capezzuto (canto), Anna Dego (teatro danza)
Marcello Vitale (chitarra battente, chitarra barocca), Doron Sherwin (cornetto), Boris Schimdt (contrabbasso), David Mayoral (percussioni), Haru Kitamika (clavicembalo, organo)
Christina Pluhar (tiorba e direzione)