Un posto al mondo

Al Teatro Franco Parenti, tra passato e presente, va in scena la storia di un ritorno, firmato da Marco Bernardi e interpretato da una coppia inedita, Sara Bertelà e Corrado D’Elia.

Ci sono dei luoghi che restano impressi nella nostra mente e nel nostro cuore per sempre. Sono quei posti che, senza nessuna vera ragione, consideriamo casa. Può essere la strada in cui siamo nati, il paese dove trascorrevamo le vacanze estive, o semplicemente un luogo di passaggio. Non importa. Nessun altro posto al mondo avrà mai lo stesso valore. Sono villaggi, città o abitazioni dove, prima o poi, si ritorna. Già, perché in genere la vita – per scelta o per necessità – ci conduce lontano da quelle stanze, da quei vicoli, da quei panorami. E dal momento dell’abbandono in poi, sarà un continuo dilaniarsi tra la voglia di andare ancora più oltre e quella di tornare indietro.

Ai luoghi si accompagnano sempre dei volti e delle storie. I primi amori, le amicizie vere e quelle che durano una sola estate. I bambini che diventano grandi e i grandi che si fanno anziani. In Il ritorno di Carlotta Clerici, vediamo Anne – interpretata dalla simpatica e frizzante Sara Bertelà – e Matthieu (Roberto Zibetti) approdare, dopo dieci anni, sulle rive del lago dove sono cresciuti. Ad accoglierli, Yann – che prende in prestito volto e voce dal bravissimo Corrado d’Elia – che, al contrario, non si è mai mosso, continuando a gestire un albergo ormai in rovina. Yann è innamorato di Anne, da sempre. Anne, da sempre, è innamorata di Matthieu. E Matthieu, a sua volta, è innamorato di se stesso – in un triangolo cechoviano senza speranza di lieto fine. A contorno, gli amici di gioventù, le nuove generazioni che avanzano e quelle vecchie che resistono: come la signora Richard – portata in scena dalla sublime Aide Aste – che da anni si ostina a tornare nello stesso luogo di villeggiatura dove è stata giovane, bella e felice.

L’incontro tra chi ha deciso di scoprire nuove strade e chi da anni percorre solo gli stessi sentieri; tra chi è proiettato nel futuro e chi non smette di guardare al passato; tra chi lotta per sopravvivere e chi si arrende – consapevolmente e con lucidità; tra chi ancora cerca il senso degli eventi e chi invece li vive passivamente è descritto molto bene dall’autrice del testo, Carlotta Clerici – con dialoghi che, a tratti, fanno sorridere di gusto e che in altri permettono di riflettere. Due ore, però, sono troppe. Soprattutto quando la scenografia (seppur bella nel suo insieme) non agevola, anzi rallenta e rende macchinosi, i cambi di scena.

Quando si esce dal teatro, al pubblico resta l’amaro in bocca e un senso di malinconia: non si può fare a meno di pensare a quel luogo che, per ognuno di noi, rappresenta casa.

Lo spettacolo continua:
Teatro Franco Parenti
via Pier Lombardo 14 – Milano
da mercoledì 28 marzo a giovedì 5 aprile
orari: mar., gio. e ven., ore 21.15 – mer. e sab., ore 19.30 – dom., ore 16.30

Il ritorno
di Carlotta Clerici
regia Marco Bernardi
con Sara Bertelà, Roberto Zibetti e Corrado D’Elia
e con Aide Aste, Valentina Bardi, Fabrizio Martorelli, Giovanna Rossi, Roberto Tesconi e Angelo Zampieri
scene Gisbert Jaekel
costumi Roberto Banci
luci Lorenzo Carlucci
produzione Teatro Stabile di Bolzano