Cronaca di un (sur)reale viaggio sulla Terra

Suggestivo debutto dell’opera di August Strindberg, Il Sogno, diretta da John Alexander Petricich, sul palcoscenico del Teatro Out Off di Milano.

Realtà e mito, sonno e veglia si confondono nel dramma Il Sogno, opera del celebre autore svedese August Strindberg, riproposta dal regista John Alexander Petricich – in occasione del centenario della morte del drammaturgo scandinavo – e ospitata dal Teatro Out Off di Milano.

Un’intensa voce fuori campo introduce gli spettatori nella suggestiva storia di Agnes, la giovane figlia del dio Indra che, abbandonato il suo mondo etereo e divino per visitare la Terra e conoscere a fondo la vita degli esseri umani, vive appieno un’esistenza totalmente terrena.

Affrontando un percorso tortuoso e all’apparenza illogico, simile a un sogno, Agnes avrà così modo di entrare in contatto con i molteplici aspetti della vita umana – da quello legato ai sentimenti a quello legato alla conoscenza – addentrandosi in una sorta di “odissea” onirica senza speranza, nella quale la meraviglia e la gioia della scoperta lasceranno ben presto il posto al dolore e alla disperazione più cupi, insiti nella vita stessa, fatta di sofferenze, infelicità e vane speranze.

Nella totale assenza di tempo e di spazio, ma in un unico fluido concatenarsi di eventi, Agnes libererà un uomo prigioniero in una fortezza, visiterà la casa di una triste famiglia e attenderà fuori da un teatro dell’Opera che la misteriosa porta del teatro sia aperta, assaporando insieme a tutti i personaggi ogni sorta di emozione e stato d’animo.

In una scenografia spartana ma ricca di rimandi simbolici, gli attori “abitano” abilmente il palcoscenico – ora in modo convulso e nervoso, ora mesto e rassegnato – rendendo quasi tangibile la drammaticità della propria condizione, indissolubilmente legata a quella di chi sta loro accanto.

Un’opera dai toni cupi e oscuri che, seppur non lascia alcuno spazio alla speranza e alla possibilità di riscatto, consente però di intravedere piccoli sprazzi di luce e calore, grazie alle leggere “variazioni sul tema” – più ornamentali che sostanziali – introdotti dalla regia di Petricich: piccoli intermezzi umoristici, impalpabili guizzi di comicità che, seppur “diluendo” l’aura nordica che contraddistingue l’opera, la arricchiscono di colore.

Un dramma intenso e coinvolgente, che fonda parte del suo senso sulla dicotomia bene/male e spinge i protagonisti – e gli spettatori – a guardare oltre la vita stessa, “oltrepassandone” in qualche modo i confini, raggiungendo e indagando significati e sistemi valoriali che trascendono il tempo e lo spazio, fino a spingersi in una nuova dimensione, non più reale e non ancora onirica, ma squisitamente teatrale.

Lo spettacolo continua:
Teatro Out Off
Via Mac Mahon, 16 – Milano
fino a domenica 16 ottobre
Il Sogno
di August Strindberg
Teatro Popolare Italiano e Teatro Out Off
regia, scene e costumi John Alexander Petricich
con Valeria Perdonò, Fabio Sarti, Fabio Zulli, Jacopo Zerbo, Francesca Picozza, Federica Toti, Simone Luglio, Leonardo Gazzola, Emilio Zanetti e Laura Locatelli
assistente alla regia Barbara Alesse
musiche di Ludwig van Beethoven

Prima Nazionale

Prossimo appuntamento all’Out Off:

da martedì 18 a domenica 30 ottobre
Mitigare il buio
Associazione Giovio 15
testo e regia di Francesca Sangalli
con Paola Campaner, Serena Di Gregorio, Stefania Ugomari di Blas
produzione Giovio 15, in coproduzione con FeDerSerD, in collaborazione con ECATE, con il contributo di Fondazione Cariplo
Testo vincitore del premio Europeo Enrico Maria Salerno
Borsa di Scrittura premio Solinas, Menzione Speciale premio Dante Cappelletti