Successo di fatto

Al Teatro Sistina di Roma è tornato Il Vizietto – La Cage aux Folles, il musical firmato Massimo Romeo Piparo, che ritrova una coppia d’attori formidabile: Enzo Iacchetti e Marco Columbro. Una storia d’amore lunga quarant’anni e sempre attuale.

La Cage aux Folles ha riaperto i battenti e dal 23 ottobre Enzo Iacchetti e Marco Columbro sono tornati in scena con questo spettacolo che nella scorsa stagione, in vari teatri d’Italia, ha registrato un grande successo di critica e di pubblico.
Il musical di Jerry Herman e Harvey Fierstein, firmato Massimo Romeo Piparo, è un adattamento dell’omonima opera teatrale francese di Jean Poiret del 1973 dalla quale era stato tratto nel 1979 il film Il Vizietto con Michel Serrault e Ugo Tognazzi.
Protagonisti di questa commedia, sempre più attuale, sono Albin e Renato, una coppia di omosessuali che a Saint Tropez gestisce uno sfavillante locale per travestiti, La Cage aux Folles appunto, dove lo stesso Albin si esibisce col nome d’arte di Zazà.
La notizia che Laurent, il figlio di Renato, nato da una fugace relazione con una ballerina, si sposi, getta la coppia nello sconforto, soprattutto perché il padre della futura sposa è l’onorevole Daniel Sant’Ann de Que (nome che richiama volutamente una nostra politica), bigotto e conservatore. L’incontro tra le due famiglie creerà non pochi problemi.
Piparo, che già al Sistina aveva portato in scena lo stesso spettacolo nel 2012 col la coppia Ghini-Bocci, quest’anno lo ha rivoluto in cartellone fortemente. «Nel musical sono evidenti due grandi questioni del nostro tempo», ha dichiarato il regista e direttore artistico, «La politica che attacca gli omosessuali. E gli omosessuali che rispondono con la parola Amore. Questo spettacolo serve anche a far luce sull’amore di cui sono capaci le coppie di fatto, a cominciare da quelle gay».
Pur essendo uno spettacolo molto divertente, infatti, Il Vizietto – La Cage aux Folles tratta una tematica ancora molto scottante per il nostro paese, che divide l’opinione pubblica e politica tra polemiche e titoli in grassetto sui quotidiani.
La strana coppia sul palcoscenico è assai convincente. Enzo Iacchetti, che per Albin ha affermato di non essersi ispirato a nessuno dei precedenti interpreti, ma di portare in scena semplicemente «una Zazà-iacchiettiana», è sorprendente. Chi è abituato a vederlo dietro la scrivania di Striscia, la notizia! non immagina il suo potenziale vocale: unito alla recitazione è un concentrato di ironia e bravura, che gli permette anche qualche libertà dal copione. Il suo compagno di scena, Columbro, noto anche lui come conduttore televisivo, è sicuramente a suo agio nel suo ruolo «tosto», come egli stesso l’ha definito, dovendo spesso presentare le esibizioni all’interno del locale che gestisce il suo Renato, personaggio ben caratterizzato e motore di tutto lo spettacolo, spesso circondato dalle ambigue quanto superlative cagelles coreografate da Bill Goodson. Sono per lo più uomini con piume, paiette, calze a rete e tacchi a spillo, infatti, a riempire la scenografia dello spettacolo con i loro numeri ammiccanti e trasgressivi al punto giusto. Un plauso particolare va riservato ad Adonay Mamo, che con la sua naturale voce da soprano (nonostante sia un uomo), regala al pubblico una Chantal d’eccezione, il cui trucco e parrucco vincono su tutti.
In questa “Gabbia di matti” ritroviamo anche Russel Russel, prestato dalla Stage Entertainment essendo anche nel cast di Dirty Dancing, che ha lavorato in tutte le edizioni de Il Vizietto – La Cage aux Folles e che col suo Jacob innesca risate a non finire, essendo il suo maggiordomo o governante, a seconda delle situazioni, un mix di simpatia creato dalla mimica facciale e dai morbidi movimenti del corpo.
Interessante anche l’interpretazione di Martino Iacchetti, figlio proprio di Enzo, che ai provini si è presentato con un altro cognome per non influenzare Piparo e che del suo Laurent ne fa un personaggio misurato, al di fuori del contesto bizzarro che caratterizza tutta la storia.
Le scenografie video-proiettate, tanto usate dal regista nei suoi spettacoli, non sempre funzionano. Interessanti quando la scena si svolge dietro le quinte e quindi con l’immagine a specchio della platea del Sistina sullo sfondo, ma poco incisive per ricreare il molo, essendo i due quadri in movimento uniti male e poco nitidi.
Le musiche dirette dal Maestro Emanuele Friello catturano l’orecchio dalla prima nota, tanto sono incisive, come i testi «senza tabù».
Il Vizietto – La Cage aux Folles, in scena fino a domenica 2 novembre, è pronto dunque a divertire quanti sanno leggere dietro a una risata un bel messaggio d’amore, e a coinvolgere coloro che sanno aprire la mente, non solo a teatro.

Lo spettacolo continua
Teatro Sistina

Via Sistina, 129 – Roma
fino a domenica 2 novembre
orari: da martedì a sabato ore 21.00, martedì 28 e mercoledì 29 ore 17.00, domenica ore 17.00
durata 2 h e trenta minuti intervallo escluso

La Cage aux Folles
regia Massimo Romeo Piparo
con Enzo Iacchetti, Marco Columbro, Russel Russel, Edoardo Sala, Alessia Cutigni, Martino Iacchetti
scene Gianluca Amodio
costumi Nicoletta Ercole
coreografie Bill Goodson
direzione musicale Emanuele Friello