Arte del gioco

castello-pasquiniDue studi dalle interessanti prospettive e la prima nazione della nuova performance di Ambra Senatore illuminano la nostra terza giornata al Festival di Castiglioncello.

La prima tappa dei Tre studi sulla vacuità – partitura di gesti per orchestre, così come i primi passi del progetto Enciclopedia, sono ovviamente ingiudicabili, allo stato attuale di work in progress, “strutture atomiche” di un linguaggio ancora in composizione e lontano dalla definizione finale.

Se, per quanto riguarda il lavoro della compagnia Fosca, attendiamo almeno di vedere lo studio finale del 7 luglio (spettacolo di chiusura del Festival di Castiglioncello), nel caso del giovanissimo gruppo di inQuanto teatro (che, in questa edizione di Inequilibrio, ha già presentato Abba-bosh) si ha la netta impressione che si tratti di un lavoro gravido di interessanti sviluppi, al quale non possiamo far altro che augurare di trovare un terreno fertile in cui germogliare – ovvero, fuori di metafora: di fiducia da parte di producer che possano investire su di esso.

Venendo all’evento clou della serata, John, il giudizio non può che essere positivo. In linea con quanto “promesso”, la Senatore – affiancata da un trio affiatatissimo di partner co-protagonisti – ci regala un avvolgente dispositivo ludico, che si rivela coinvolgente e ironico, capace di andare oltre la “quarta parete” con quella misura ed eleganza che – da repertorio – contraddistinguono la cifra artistica della sua ideatrice.

Una coreografia divertente e tecnicamente priva di incertezze, che si ricompone dal punto di vista narrativo nella “forma” ritmica e gestuale dello skecth del primo, falso finale, una “scenetta” comica costruita con la complicità del pubblico – invitato a “partecipare” e a fornire nomi e indicazioni alla sceneggiatura, attraverso semplici interrogativi. I quattro interpreti, Ambra, Matteo, Elisa e Marc, realizzano, in questo modo, un efficace stravolgimento del rapporto tra palco e platea – una rottura delle classiche modalità di interazione che, va detto, non è radicale perché attenta (nel tentativo di un rinnovamento del gusto “comune”) a non apparire eccessivamente “urtante”. Un ensemble – capace di salvaguardare le identità stilistiche degli interpreti, ognuna delle quali è “scandita” e liberamente disciplinata da un diverso “strumento” (picchi di legno che scivolano e sbattono contro delle asticelle, un robottino caricato a molla, una trottola, la musica di cd trovati “per caso”) – che, sorprendentemente, non mette mai in “discussione” la dimensione empatica tra spettatori e “attori”. Una sintonia (ri)affermata con felice spontaneità da una spettatrice, che, di fronte al rischio dell’ennesimo «ricominciamo daccapo» minacciato dalla Senatore, e senza alcun timore di irriverenza, si è trovata spontaneamente a “implorare” uno tra gli astanti coinvolti («vai, Fabio») di “intromettersi” pur di far terminare un meccanismo altrimenti potenzialmente infinito.

Un modo splendido – ed emblematicamente imprevedibile – per scongiurare il rischio di noia e ridondanza, per attribuire un ruolo centrale al numeroso pubblico accorso ad assistere e per ricordarci che “nell’uomo autentico si nasconde un bambino: che vuole giocare” (Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra).

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Venerdì 5 luglio Persinsala seguirà: Folk-s. Will you still love me tomorrow? (Pineta Marradi, Prato del Cardellino) di Alessandro Sciarroni, <age> (Castello Pasquini, Tensostruttura 2) del CollettivO CineticO.

All’interno del Festival Inequilibrio di Castiglioncello
sono andati in scena

giovedì 4 luglio:

Fosca
in collaborazione con Il Vivaio del Malcantone presenta:
Tre Studi sulla vacuità
partitura di gesti per orchestra
primo studio per quintetto + piccoli soli e/o duetti
ideazione e regia Caterina Poggesi, Cesare Torricelli
con Oumoulkhairy Carroy, Martina Chiarugi, Michele Lanzini, Stefano Rimoldi, Marco Scicli
produzione Fosca, Armunia/Festival Inequilibrio
in collaborazione con Scuola di Musica di Fiesole, Tempo Reale
con il contributo della Regione Toscana
(durata 15 minuti)

Pineta Marradi
inQuanto teatro presenta:
Enciclopedia
con Floor Robert, Giacomo Bogani, Andrea Falcone, Giulia Broggi
edizione dei testi Andrea Falcone
consulenza stilistica Maria Sole Vannetti
organizzazione e comunicazione Julia Lomuto
(durata 15 minuti)

Castello Pasquini, Tensostruttura 1
in Prima Nazionale
Ambra Senatore presenta:
John
progetto e coreografia Ambra Senatore
in collaborazione con Matteo Ceccarelli, Elisa Ferrari, Marc Lacourt
luci Fausto Bonvini
progetto sonoro e musicale originale Igor Sciavolino
altri brani musicali Brian Bellot, Serge Gainsbourg, Yukari Ito, Igor Sciavolino, Antonio Vivaldi
produzione Aldes
coproduzione Réseau national des CDC [Le Cuvier d’Artigues-près-Bordeaux-CDC d’Aquitaine, CDC-Les Hivernales d’Avignon, Art danse CDC Dijon Bourgogne, L’échangeur-CDC Picardie, Le Pacifique/CDCGrenoble,
Danse à Lille/CDC Roubaix-Nord Pas de Calais, CDC Paris Réseau (Atelier de Paris-Carolyn Carlson, L’étoile du nord, micadanses-ADDP, studio Le Regard du Cygne-AMD XXe), CDC Toulouse/Midi-Pyrénées, CDC du Val-de-Marne, Uzès danse CDC], L’Arc Scène Nationale Le Creusot, Scène National de Besançon, Château Rouge Annemasse, Torinodanza, Teatro Stabile di Torino, Armunia/Festival Inequilibrio
con il sostegno di Regione Toscana, Patto per il riassetto del sistema teatrale della Toscana, Centro il Grattacielo di Livorno
un ringraziamento a Caterina Basso, Tommaso Monza, Andrea Roncaglione
(durata 60 minuti)