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Quarta edizione della Rassegna biennale di teatro under 35 organizzata dal Comune di Genova – coadiuvato da Teatro Akropolis, La Chascona e Officine Papage.

Si è appena conclusa la manifestazione genovese che accende i riflettori su sei giovani compagini del panorama teatrale. A vincere questa edizione, Assenza Sparsa di Pan Domu Teatro. Assegnate altresì due menzioni speciali a Stand still you ever-moving spheres of heaven e Anche i cori russi mi consolano. Ode ad un padre militante. Il premio di 1.500 Euro è stato assegnato dalla giuria composta da cinque operatori del settore: Massimo Betti Merlin – Direttore del Teatro della Caduta di Torino; Stefania Opisso e Marina Petrillo – la prima impegnata nell’area produzione, programmazione e sviluppo del Teatro Nazionale, e la seconda co-direttrice artistica di Resistere e creare, la rassegna internazionale di danza  del Teatro della Tosse, realtà entrambe genovesi; Giovanni Zani, Direttore del Wonderland Festival di Brescia; e Cristian Palmi, Direttore organizzativo di Teatri d’Imbarco a Firenze.

Chiuso il capitolo puramente informativo, sentiamo la necessità di fare alcune considerazioni generali e un piccolo approfondimento sull’ultimo spettacolo in concorso, Un po’ di più di e con Zoé Bernabéu e Lorenzo Covello. Premesso che noi siamo stati presenti, come Persinsala, nelle sole serate di venerdì 13 e sabato 14 dicembre, e ai relativi spettacoli dobbiamo attenerci, abbiamo notato immediatamente un nuovo interesse per la drammaturgia contemporanea e originale. Sono altresì emersi temi importanti come le infiltrazioni mafiose nel Nord Italia (Aspide), il coma e il fine vita (Assenza Sparsa) e l’elaborazione del lutto (Pezzi – Si vive per imparare a restare morti tanto tempo). Un teatro, in questi casi, spiccatamente di parola (il primo, nello specifico, di narrazione e denuncia), centrato soprattutto sulla sua valenza contenutistica, anche se la terza performance immette linguaggi altri – come un minimale uso delle luci, la pantomima, un abbozzo di scenografia. Anche lo spettacolo vincitore vede un parco uso di oggetti di scena (soprattutto nel finale, che strizza l’occhio a un certo teatro dell’assurdo). In tutti e tre questi lavori si notano possibili miglioramenti. Nel primo un’adesione eccessiva a linguaggi televisivi e caratterizzazioni un po’ troppo marcate; nel secondo alcune cadute di gusto (come la battuta sul fare il ginecologo) e un certo girare a vuoto che, a tratti, rende il monologo poco incisivo, non indagando abbastanza in profondità (nonostante la drammaticità della situazione ritratta, ossia il ritrovarsi di fronte al coma di un amico, sembra non si riesca a prendere una posizione, si ha la sensazione di restare troppo in superficie); nel terzo un uso di accenti e forme dialettali che tendono al macchiettistico. In breve, si hanno registri interpretativi che, in qualche modo, ci paiono rendere televisivo, superficiale o poco credibile un contenuto di per sé importante.

L’ultimo spettacolo in rassegna, Un po’ di più, ci appare al contrario di una completezza, originalità e pregnanza che denotano una buona maturità artistica e creativa. La fusione di giocoleria, danza, pantomima, canto, teatro di parola e nouveau cirque rende questo lavoro, tecnicamente complesso, di una piacevolezza squisita. Anche la scelta musicale e le luci (quasi completamente trascurate negli altri spettacoli, forse a causa di una mancanza di economie) appare azzeccata. La sottotraccia emozionale segue ritmi teatrali quasi sempre precisi, e la scrittura drammaturgica funziona: la ricerca di equilibrio, come individui e come coppia, si rispecchia nella pluralità dei linguaggi utilizzati – tutti con maturità e intelligenza. E, ciliegina sulla torta, la grazia rende la performance leggera come una cascata di petali. L’augurio è che lo spettacolo abbia gambe lunghe e viaggi lontano.

Gli spettacoli sono andati in scena nell’ambito di Intransito 2019:
Teatro Akropolis
via Mario Boeddu, 10
Genova (Sestri Ponente)

giovedì 12 dicembre 2019, ore 20.00
Stand still you ever-moving spheres of heaven
di Chiara Taviani e Henrique Furtado Vieira
ore 21.30
Anche i cori russi mi consolano. Ode ad un padre militante
scritto e diretto da Mariagiulia Colace
con Mariagiulia Colace, Alessandro Cosentini e Mariasilvia Greco

venerdì 13 dicembre 2019, ore 20.00
Archipelagos Teatro pesenta:
Aspide. Gomorra in Veneto
di Tommaso Fermariello
con Gioia D’Angelo e Martina Testa
promosso da Libera contro le Mafie
ore 21.30
Pan Domu Teatro presenta:
Assenza Sparsa
di e con Luca Oldani

sabato 14 dicembre 2019, ore 20.00
Rueda Teatro presenta:
Pezzi – Si vive per imparare a restare morti tanto tempo
scritto e diretto da Laura Nardinocchi
con Ilaria Fantozzi, Ilaria Giorgi e Claudia Guidi
ore 21.30
Un po’ di più
di e con Zoé Bernabéu e Lorenzo Covello

Foto Piero Tauro