I Menoventi mettono in scena al Teatro i un non-spettacolo.


La messa in scena dura 40 minuti scarsi e inizia molto tempo prima rispetto al momento in cui il pubblico se ne accorge perché gli interpreti sono le maschere del teatro. Gli spettatori si rendono conto del trucco quando cominciano a leggere i dialoghi dei protagonisti su uno schermo – sul quale, all’ingresso in sala, appariva la scritta “Benvenuti”.

Concretamente lo spettacolo è basato sul nulla: non si racconta una storia. Per dieci minuti si aspettano gli attori – che non arrivano e non arriveranno – dopodiché i due dialogano tra loro, apparentemente senza farsi notare. L’interrogativo che si pongono prevalentemente è: «Come possiamo lasciare il palcoscenico senza che le persone sedute in sala se ne accorgano?». A un certo punto decidono di camminare lentamente da un lato, ma poi – cantando una canzone per intrattenere gli spettatori – rovinano il lavoro fatto fino ad allora, ritrovandosi nuovamente al centro del palcoscenico. Nonostante la buona mimica e la padronanza del movimento, l’espressività si riduce a questo.

Dopo mezz’ora gli attori si accorgono che il loro dialogo è leggibile sullo schermo – posizionato alle loro spalle – e che gli astanti hanno capito tutto. Nel finale i due mimano un elefante e il pubblico – incitato dalle scritte in video – lancia all’animale le noccioline, ricevute all’entrata in sala.

L’idea di base per intrattenere gli spettatori è simpatica e divertente, ma non è sviluppata a sufficienza: inizialmente si ride, poi si sorride, ma alla fine lo spettacolo rischia di risultare monotono.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro i
Via Gaudenzio Ferrari 11 – Milano
fino a giovedì 18 febbraio, ore 21.00

Invisibilmente
di Consuelo Battiston, Gianni Farina, Alessandro Miele
regia di Gianni Farina
con Alessandro Miele e Consuelo Battiston
produzione Menoventi – ERT