Una preghiera in forma laica

elfo-pucciniIn scena dal 5 al 10 maggio al teatro Eflo Puccini, Jesus di Baibilonia Teatri: un monologo in cui Valeria Raimondi, vera mattatrice della scena, dialoga col pubblico e con un agnello. Dialogo a senso unico, ma che apre infinite vie alla riflessione.

Come dichiarano loro stessi, quelli di Babilonia Teatri non vogliono raccontare storie, il loro non è certo teatro di narrazione, ma di azione o meglio, di azione a riflettere. L’hanno fatto prima con Pinocchio e poi con Lolita, e ora toccava a lui, la figura più inflazionata e pop di tutti i tempi, Gesù, scelto però nell’accezione ispanica o inglese, come preferite: l’importante è che sia scritto Jesus, che è più universale e ci porta subito a collegare che questo è anche il nome del fidanzato di Madonna, di una marca di jeans, di una serie televisiva.
Babilona Teatri, attraverso la protagonista assoluta Valeria Raimondi – vera mattatrice della scena -, porta in scena ancora una volta un’icona popolare per farci riflettere su tematiche che sembrano logore solo quando affrontate in maniera scontata, convenzionale: consumismo, bisogno di stabilità, la paura del caos e del nulla, i grandi quesiti della vita. Non è possibile raccontare uno spettacolo come Jesus, è un turbinio, un flusso di suggestioni attraverso immagini iper-concrete: l’agnello appeso che scende verso il centro del palco su un letto di patate, a rappresentare il simbolo di Gesù, colui che a sua volta ha rappresentato l’agnello di Dio; la pioggia di santini raffiguranti Cristo, che ci ricordano quanto la sua immagine sia ipertroficamente e invadentemente ovunque: sui social, nei tatuaggi, sulle cover dei cellulari, nei gioielli di ultima moda, sui muri delle scuole… Ma se l’uomo ha così bisogno di trovare il senso, trovare ordine, aiutarsi tramite la spiritualità, può davvero questa eccessiva presenza di Cristo aiutarlo? La fede, la spiritualità, di qualunque colore e forma esse siano, non dovrebbero essere meno urlate, caotiche, ansiogene, pubblicizzate?
E allora ecco che nel finale l’immagine di Adamo ed Eva che si baciano nella semioscurità ci ricorda che solo l’amore, la sfera privata, contano più di qualsiasi altra cosa, danno senso a qualsiasi altra cosa. «Paradiso per tutti» è il motto finale di Valeria e soprattutto la strenua volontà di affermare e validare un solo comandamento: «più privacy per tutti!».

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro Elfo Puccini
Corso Buenos Aires 33, Milano
dal 5 al 10 maggio 2015

Jesus
di Valeria Raimondi, Enrico Castellani e Vincenzo Todesco
parole di Enrico Castellani
scene Babilonia Teatri
costumi Babilonia Teatri/Franca Piccoli
con Valeria Raimondi e con Enrico Castellani
luci e audio Babilonia Teatri/Luca Scotton
foto di scena di Eleonora Cavallo
produzione Babilonia Teatri
in coproduzione con La Nef / Fabrique des Cultures Actuelles Saint-Dié-des-Vosges (France) e MESS International Theater Festival Sarajevo (Bosnia and Herzegovina)
in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione
con il sostegno di Fuori Luogo La Spezia laboratorio teatrale in collaborazione con l’Associazione ZeroFavole realizzato col contributo della Fondazione Alta Mane-Italia