prima giornata TeatroCineFestival a Calcata (Vt)

Incastonato all’interno dell’architettura naturale della Valle del Treja, si inaugura a Calcata la prima edizione del festival Ad Arte 2014 – TeatroCineFestival. Grande teatro capace di rilanciare con convinzione e determinazione il ruolo dell’arte come momento fondamentale della kalokagathia, educazione armoniosa dell’individuo ai valori etici ed estetici.

Apertura con festa per la prima giornata di Ad Arte 2014, progetto che da mesi coinvolge e stravolge la routine di una cittadinanza che ha risposto alla chiamata, mostrando interesse e curiosità, nonché disponibilità a modificare abitudini e ritmi ormai consolidati nel tempo. E che – come in tutte le piccole realtà – necessitano in primis del giusto tatto per essere avvicinate, essendo il confronto con la popolazione locale il primo step da affrontare e superare per realizzare l’incontro tra tradizione e innovazione.
Una cautela che, altresì, ha incontrato il favore di una comunità sembrata naturalmente pronta a rinnovare quella propria memoria artistica su cui è sorta e che la caratterizza costituzionalmente, come testimoniato dalla non indifferente partecipazione all’evento di apertura, l’ottimo Tacchi misti, tratto da Accessories di Gloria Calderòn Kellet.

Uno borgo medioevale splendido e sovrastato dalla città nuova, con il Teatro Greco all’aperto a fare da trait d’union. Non un gioiello dal punto di vista squisitamente architettonico, ma estremamente suggestivo per la collocazione paesaggistica e certamente valore aggiunto per il godimento di una qualsiasi rappresentazione.

Se per una lettura critica dello spettacolo rimandiamo alla impeccabile recensione della nostra Daria Bellucco, ci sarà impossibile non sottolineare un ulteriore merito di questo allestimento. Semplice, ma ben articolato nella sua linearità a incastri, Tacchi misti sfoggia un potenziale non indifferente in termini di flessibilità. Nato non certamente site-specific, in realtà è con estrema spontaneità che lo si riesce a immaginare itinerante e in grado di animare una struttura aperta, come – per esempio – i vicoli di un piccolo paese, superando l’eventuale limite di una durata forse troppo prolungata.

Grazie alle quattro folgoranti interpreti, delicate narratrici di un mondo di donne per le donne non ostile agli uomini, ai quali viene – finalmente – assegnato il giusto ruolo di ascoltatori attenti e non protagonisti, l’incontro, dunque, sembra perfettamente riuscito. Aperto dalla festosa e laica processione dal paese vecchio a quello nuovo, ideale e concreto momento di sintesi tra i due contesti urbani, la riuscita dell’unico spettacolo di questa prima giornata non è stata certamente casuale, vista la scrupolosità con cui Igor Mattei e Marina Biondi hanno visionato e selezionato ogni evento del festival, al netto di normali problematiche logistiche che non risparmiamo neanche le strutture collaudate da lungo corso.

Guardando alla qualità di un cartellone, anche più ampio prima che l’italica burocrazia ne falcidiasse – ma non del tutto – gli entusiasmi, mettendo in discussione accordi faticosamente raggiunti dagli organizzatori con compagnie e tutta la comunità locale del terzo settore, l’idea dei due direttori artistici non somiglia, dunque, affatto a una utopia.

Forse ambiziosa, audace e visionaria, ma non lontana dalla realtà. Perché, quello che fa guardare con realistico ottimismo al futuro della rassegna, è soprattutto il connubio tra la qualità del progetto e la ricchezza delle risorse – immateriali, of course – messe in campo.
In assenza o in attesa di quelle economiche, magari disponibili per l’auspicabile prossima edizione, la partecipazione della collettività e di maestranze estremamente qualificate è stata notevole per quantità e qualità fin dal primo giorno: giovani compagnie, tecnici, professioni del settore che hanno scelto di mettersi a disposizione, sposando un progetto che speriamo possa avere le gambe lunghe.

Che poi, quando tutto finisce, in realtà, in luoghi come Calcata si scopre che il meglio deve ancora venire. Perché quando i locali chiudono e non sembra restare alternativa al riposo notturno, prima che la giostra della vita riparta al mattino, ecco che «s’aprono i fiori notturni» di pascoliane «farfalle crepuscolari» che iniziano a volare proprio nelle ore del buio. Un banchetto notturno in Piazza Umberto I (che i locali hanno emblematicamente ribattezzato Gaetano Bresci), aperto a chiunque avesse voglia e piacere di farne parte. Una epifania joyciana, durante la quale, tirando a far tardi, chiacchierando con Ferdinando e Igor, Marina e Carla, Corinna ed Enza, Valentina e Arianna, Silvia e Alessandro, si scopre sedimentare non la nostalgia del bello appena trascorso, ma la curiosa attesa di quello che il prossimo giorno (di Ad Arte) potrà raccontare.

Un risultato non comune e ancora oggi rivoluzionario rispetto alla concezione che dà ingenuamente per scontata l’esistenza di luoghi istituzionali ed esclusivi per l’arte (come i teatri). Che sta alla base di questa e altre rassegne che animano l’estate di tanti piccoli comuni italiani e che, pensando a Festival come Collinarea e il Mittelfest (solo per dare due riferimenti geograficamente e culturalmente molto diversi tra loro), fa assolutamente sperare che per Calcata quella di quest’anno sia solo la prima di numerose edizioni a venire.

Questa continuerà oggi, 18 luglio, con la lettura scenica Mini by Quant, tratta dall’autobiografia della stilista che può considerarsi l’inventrice della minigonna, la commedia noir Falene, alla presenza dei protagonisti, presso Associazione Culurale Il Granarone, e infine, tornando al Teatro Greco, con Carne ‘e macello del collettivo Acca Teatro.

Lo spettacolo è andato in scena all’interno di Ad Arte – TeatroCineFestival 2014
Teatro Greco all’aperto
17 luglio, ore 21:30

Tacchi Misti
tratto da Accessories di Gloria Calderòn Kellet
regia Ferdinando Ceriani
con Carla Ferraro, Corinna Lo Castro, Valentina Martino Ghiglia, Silvia Siravo

Gli spettacoli continuano
Ass. cult. Dillinger & Palazzo Baronale di Calcata presenta
Ad Arte 2014 – TeatroCineFestival

Teatro Piazza
realizzato nel Borgo di Calcata Vecchia (VT) a discrezione della Compagnia di Teatro
18 luglio, ore 19:30

Mini by Quant
tratto dall’autobiografia di Mary Quant
letture e musica di Isabella Martelli e Daniela Tosto
musiche di Piergiorgio Faraglia

Associazione Culurale “Il Granarone”
Via Porta Segreta, Calcata Vecchia (VT)
18 luglio, ore 20:45

Falene (commedia noir)
con Totò Onnis e Paolo Sassanelli
regia Andrès Arce Maldonando

Teatro alla Greca
zona Capomandro, Calcata (VT)

ore 21:00
Carne ‘e macello
collettivo Acca Teatro
regia Carmine Califano