Ritratti d’Autore

Ketty Roselli, dal 22 novembre al 2 dicembre, porterà in scena al Brancaccino di Roma una carrellata di figure femminili buffe, tenere, surreali, comiche e stravaganti, all’interno di uno spettacolo fatto di monologhi comici, sketch, in cui si animano i personaggi radiofonici dal Ruggito del Coniglio. Noi di Persinsala l’abbiamo incontrata per capire qualcosa in più di lei.

Ketty, prendendo spunto dal titolo del suo spettacolo Molto sudore per nulla, le è mai successo di “sudare”, quindi di faticare, per nulla nel corso della sua carriera?
Ketty Roselli: «Certo che sì, come a molti miei colleghi bravissimi d’altronde. La fatica è l’inizio di tutto, poi il risultato non è sempre all’altezza dello sforzo che hai fatto, ma quando tutto va oltre le aspettative ci si ricarica parecchio. Per esempio il riscontro che ho avuto per questo spettacolo, ovunque l’abbia portato, è stato bellissimo, veramente inaspettato e ciò mi ripaga di tutto quel sudore».

Lei ha iniziato a muovere i primi passi – come ballerina del resto -, in televisione con programmi che hanno lasciato il segno. Parliamo di Carràmba, che sorpresa!, solo per citarne uno, cosa ricorda di quell’esperienza, soprattutto al fianco di Raffaella Carrà?
K. R.: «Diciamo che io e le mie colleghe avevamo soprattutto un rapporto giornaliero con il coreografo, in sala prove, per la preparazione dei balletti. All’epoca il programma aveva i famosi Carramba Boys e la Carrà seguiva più loro durante le prove e le puntate, ma come darle torto… Erano dei bellissimi ragazzi! Scherzi a parte, Raffaella ha una forza, un’energia e un professionalità straordinarie, da lei c’è molto da imparare».

La sua carriera poi si sposta sul palcoscenico e nell’ambito soprattutto del musical, ha lavorato con nomi di spessore del panorama teatrale e non solo, parliamo di Gigi Proietti, di Massimo Romeo Piparo, che l’ha diretta sia in Jesus Christ Superstar che nella Febbre del sabato sera, poi ha interpretato il ruolo di Ursula in Sweet Charity di Saverio Marconi e negli ultimi anni è stata anche al fianco di Enrico Brignano. Quale spettacolo porta più nel cuore?
K. R.: «Tutti a loro modo mi hanno lasciato qualcosa nel cuore, per ovvi motivi, ma su tutti devo dire che vince Jesus: è stato il mio primo musical, musiche straordinarie e commoventi, compagnia bellissima e molto unita. E poi ho avuto la grande fortuna di lavorare con un mostro sacro come Carl Anderson».

Tra il 2009-2010 ha ricoperto invece il ruolo di Flavia Cortona nella soap di canale 5 Centovetrine, cosa ci racconta di quel personaggio?
K. R.: «Per interpretare Flavia Cortona mi sono cimentata per la prima volta, in video, in un ruolo drammatico. Un giorno abbiamo girato tutte le scene che riguardavano l’abbandono sull’altare da parte di Adriano Riva, un’infinità di volte, per tutto il giorno. Alla fine non avevo più lacrime!».

Tornando a parlare di donne e del suo spettacolo, cosa apprezza dell’universo femminile e quali sono le peculiarità che scruta per portarne poi in scena vizi e virtù?
K. R.: «Ne apprezzo tantissimo la forza, per esempio, quando sento parlare di donne che da sole, senza compagno o marito, sono riuscite e crescere ben due figli, lavorando allo stesso tempo, beh, chapeau. L’ironia e l’intelligenza sono altri due aspetti che mi coinvolgono molto e che ripropongo poi nei miei personaggi, proprio come faccio in questo spettacolo, ironizzando, appunto, sulle loro dinamiche, isterie, insicurezze, senza trascurare le loro passioni, l’amore, il sesso, il lavoro, e quella voglia di riscatto necessaria».

C’è una figura femminile che la ispira o che comunque ha preso a modello nella vita di tutti i giorni, al di là del palcoscenico?
K. R.: «In realtà non ci ho mai pensato. Sicuramente ho fatto mie alcune qualità di mia madre, soprattutto l’energia; quella che poi metto nel mio lavoro, che cerco di svolgere sempre al meglio, dando tutto il possibile con generosità. Quando sono sul palco non mi risparmio mai.
Cerco inoltre di prendere qualcosa anche dalle amiche, alle quali sono molto legata. Tutte hanno qualcosa di bello e utile che a me manca, non si finisce mai d’imparare, osservando».

Lo spettacolo andrà in scena:
Teatro Brancaccino
via Mecenate, 2 – Roma
dal 22 novembre al 2 dicembre
orari: da giovedì a sabato ore 20.00, domenica ore 18.45

Tanto sudore per nulla
di Ketty Roselli
con Ketty Roselli
al pianoforte Antonio Nasca
luci David Barittoni