Da fumetto a spettacolo teatrale

Con Kobane calling on stage s’inaugura la Stagione teatrale 2019/2020 del Nuovo Teatro Pacini di Fucecchio.

Di fronte a una platea gremita, alla riapertura del teatro dopo il periodo estivo, va in scena la seconda replica assoluta di Kobane calling on stage di Nicola Zavagli, trasposizione teatrale di uno tra i fumetti più venduti di Zerocalcare (Kobane calling per l’appunto).
Sono la città di Kobane e la sua Resistenza a fare da sfondo all’universo ideato da Zerocalcare, in cui il protagonista affronta un viaggio – assieme a un gruppo di “ragazzoni” romani di Rebibbia – per andare a vedere con i propri occhi che cosa siano Kobane e la Regione autonoma di Rojava – entrambi simbolo della Resistenza curda contro l’Isis, prima, e contro la Turchia, adesso.

La questione curda, tanto nominata ma ben poco conosciuta, è quella di un popolo che vive da sempre su un territorio reclamato come Kurdistan ma suddiviso tra cinque Stati: Iraq, Iran, Armenia, Siria e Turchia. Questione tornata tristemente alla ribalta proprio a causa di quest’ultima e delle politiche messe in atto dal governo turco negli ultimi tempi. Da secoli i curdi, popolo che si riconosce nella cultura e lingua curda (lontana parente del nostro latino, inserita nella famiglia delle lingue indoeuropee), rivendicano come loro patria quel territorio che hanno sempre abitato, anche se diviso e soggetto alla sovranità di altri Stati.

Questa popolazione è considerata il popolo della Resistenza: nei confronti dei governi che non vogliono riconoscerne l’indipendenza, ma principalmente, per gli europei meno avvezzi alla politica internazionale, dell’invasione di Daesh. È infatti l’esercito curdo quello che ha concretamente combattuto l’Isis alle porte della Turchia e, quindi, anche dell’Europa. Quel popolo armato, in lotta per la propria indipendenza, è assurto a simbolo di un esercito partigiano e rivoluzionario nella concezione della struttura economica dello Stato e nella trasformazione della condizione femminile in quelle zone. E le stesse donne, indipendentemente di chi le vuole docili e servizievoli, hanno coraggiosamente imbracciato le armi per contrastare l’Isis e gli oppressori. Simbolo di tutto questo è appunto Kobane, città a nord-ovest della Siria.

Come nel fumetto, nella versione teatrale – messa in scena da undici attori – l’ironia e lo stile simpaticamente borgataro sono il mezzo e lo strumento per provare a spiegare il carattere di questa resistenza in modo semplice e immediato. Il protagonista e i suoi compagni di avventura raccontano un viaggio reale, ma anche mentale. Come sostiene il regista, Nicola Zavagli, l’approccio grottesco non impedisce bensì favorisce le riflessioni impegnate non solamente sulla civiltà curda – elevata a simbolo di un nuovo modello ideologico di Stato e di valori, di un Islam diverso da quello conosciuto fatto anche di donne combattenti – ma sulla visione di coloro che abbracciano questa causa tout court nonostante la propria paura e i propri limiti. Del resto, l’ammirazione per la capacità di resistere non è un’opzione: è semplicemente doverosa – come emerge dal racconto della vita quotidiana, dalle storie particolari di alcuni personaggi, dalle ragioni che hanno spinto i volontari occidentali a sposarne la causa. Il tutto su di un palco spoglio, illuminato dalle proiezioni delle scene del fumetto originale.

Uno spettacolo teatralmente essenziale, ma divertente e istruttivo allo stesso tempo, talvolta toccante, che il pubblico ha dimostrato di comprendere e di gradire molto. 

Lo spettacolo è andato in scena:
Nuovo Teatro Pacini
piazza G. Montanelli snc – Fucecchio (FI)
giovedì 21 novembre, ore 21.30

Kobane calling on stage
tratto dall’opera omonima di Zerocalcare
adattamento e regia di Nicola Zavagli
assistente alla regia Cristina Mugnaini
con Massimiliano Aceti, Luigi Biava, Fabio Cavalieri, Francesco Giordano, Carlotta Mangione, Alessandro Marmorini, Davide Paciolla, Lorenzo Parrotto, Cristina Poccardi, Marcello Sbigoli e i giovani attori della Compagnia Teatri d’Imbarco
musiche originali Mirko Fabbreschi
maschere Laura Bertelloni
video design Cosimo Lorenzo Pancini
direzione artistica Beatrice Visibelli
organizzazione Cristian Palmi
distribuzione e progetti collaterali Antonella Moretti
produzione Lucca Comics&Games e Teatri d’Imbarco
in collaborazione con Bao Publishing