Quanto valgono gli zeri del mondo?

Spettacolo di punta nel caldo weekend di Concentrico Festival di Teatro all’Aperto a Carpi, La ballata dei senzatetto ha incantato il numeroso pubblico presente nel suggestivo Cortile d’Onore di Palazzo Pio.

Barboni, prostitute, magazzinieri, immigrati, analfabeti. Sono loro i protagonisti delle affascinanti storie narrate dalla forte presenza scenica di Ascanio Celestini, celebre attore e drammaturgo romano (Premio Ubu per lo spettacolo Scemo di guerra e noto al pubblico televisivo per le incursioni al programma Parla con me di Serena Dandini), che da qualche anno porta in scena una trilogia conclusa proprio da La ballata dei senzatetto, ultimo capitolo ancora in via di sviluppo.

I protagonisti di Laika e Pueblo tornano attraverso la voce di Celestini a imbastire ricordi, sprazzi di vita vissuta, atmosfere. I luoghi ideali dove queste vite spezzate accadono sono due parcheggi, quello di un supermercato in periferia e quello adiacente un magazzino pieno di pacchi. Ambienti e situazioni risultano immediatamente riconoscibili dagli spettatori anche grazie all’apporto musicale di Gianluca Casadei che suona dal vivo tastiere e fisarmonica in perfetta armonia ed empatia drammaturgica con Celestini, andando a dipingere i profili della periferia entro cui si muovono sfortunati esseri umani che, nonostante tutto, trovano il coraggio di andare avanti, riscattarsi e, in un modo o nell’altro, farsi valere.

Celestini si riconferma sapiente narratore, perfetto ponte tra le voci dirette dei suoi personaggi e la cornice spazio-temporale che c’è dietro essi. «Cinque minuti o pure meno, e poi staremo insieme per sempre…», la malinconica visione delle vite spezzate dei personaggi si fa strada nelle esperienze vissute dagli spettatori, a dimostrazione che di zeri del mondo, di ultimi dimenticati da tutto e tutti sono piene le periferie di ogni città o paesino. La barbona che non chiede le elemosina, lo zingaro di otto anni che fuma, l’immigrato onesto che viene rispedito in Africa, l’analfabeta che conosce a memoria il magazzino in cui lavora, l’orfana che diventa prostituta sono solo alcune delle figure sulle quali si costruiscono i quadri dello spettacolo, specchio della società in cui viviamo.

In un momento storico di forte chiusura come questo, La ballata di senzatetto scava nel presente facendosi largo tra i recenti avvenimenti riguardanti l’accoglienza dei migranti in mare, sedimentandosi forse per questo un pizzico in più negli animi degli spettatori. È un inno al recupero di un’umanità che sta andando in pezzi, l’unione delle storie degli sfortunati personaggi narrati da Celestini, è un grido di speranza affinché la solidarietà non sia solo una bella parola, ma una realtà concreta.
Un plauso speciale a un grande drammaturgo e attore che riesce a instillare il seme della riflessione intorno a temi così attuali quanto mai urgenti riuscendone a smorzare la crudeltà dei toni con sapiente ironia e savoir-faire.

Lo spettacolo è andato in scena
Cortile d’Onore di Palazzo Pio
Piazza Martiri, Carpi
per Concentrico Festival di Teatro all’Aperto
sabato 16 giugno ore 21.15

La ballata dei senzatetto
improvvisazione tra gli spettacoli di Ascanio Celestini
di e con Ascanio Celestini
con Gianluca Casadei (fisarmonica, tastiere e live electronics)