Al Teatro Carcano una divertente commedia alla ricerca del Candido di Voltaire.

«Meglio ridere pensando, che pensare a ridere»: rivela Vittorio Viviani, attore che si ritrova ne La commedia di Candido a interpretare in un colpo solo tre dei massimi esponenti del pensiero illuminista francese: Diderot, Rousseau e Voltaire. Ma i personaggi rappresentati, più che ricostruiti dal punto di vista storico, sono delle vere e proprie caricature di se stessi. Caricature eccessive: un Diderot ingenuo come un fanciullo, un Rousseau ipocondriaco e un Voltaire scioccamente idealista e giocherellone. Viviani dichiara di ispirarsi per i tre personaggi a Vittorio De Sica, Eduardo De Filippo e Totò. In realtà, seppur divertenti, i tre personaggi non sembrano troppo diversi l’uno dall’altro e la recitazione di Viviani sembra quasi da Bagaglino.

La vicenda è ambientata nelle abitazioni dei tre filosofi: Augustine – interpretata dalla sempre verde Ottavia Piccolo – è la serva di Diderot, che si improvvisa dottore e aristocratica per far visita a Rosseau e Voltaire cercando di ottenere, in cambio di 500 franchi, più informazioni possibili riguardo a un libro che Voltaire sta scrivendo e che, pare, attacchi governi, potenti e colleghi: il celebre Candido. Lo spettacolo consiste, quindi, in divertenti colloqui tra Augustine e i tre filosofi durante i quali c’è spazio per ridere e riflettere. Fanno pensare, ad esempio, le curiose scenografie: l’interno delle tre abitazioni viene reso con le lettere dei nomi degli illuministi mentre lo sfondo ritrae un deserto californiano, probabilmente a simboleggiare l’ampiezza sconfinata di pensiero dei personaggi storici. Fa pensare, ancora, la stoltezza con cui gli stessi protagonisti sono resi e che li trasforma, quasi, in macchiette. Fa pensare, infine, l’ultima scena, che ripropone la situazione iniziale, ma a parti invertite.

Si ride e ci si diverte pensando, quindi, proprio come diceva Viviani: si riflette su temi attualissimi come la guerra, le donne, la libertà di espressione e di stampa, ma la cosa che sorprende di più, e che ci allontana dalla realtà quotidiana, è che il tutto si risolve per il meglio, con semplicità, allegria e ottimismo. Come scriveva Voltaire in un passo del suo libro: «È il delirio di sostenere che tutto va bene quando tutto va male».
A quanto pare, il Settecento è ancora dietro l’angolo.

Lo spettacolo continua:
Teatro Carcano
Corso di Porta Romana 63 – Milano
Fino a domenica 21 marzo
Orari degli spettacoli: da martedì a sabato ore 20,30 – domenica ore 15,30

La Contemporanea presenta
Ottavia Piccolo in La commedia di Candido. Ovvero avventura teatrale di una gran donna, tre grandi e un grande libro (con tutto lo scompiglio che seguì)
di Stefano Massini
con Vittorio Viviani
scene e costumi Gianluca Sbicca, Simone Valsecchi
musiche Cesare Picco
disegno luci Iuraj Saleri
regia Sergio Fantoni
personaggi e interpreti Augustine Ottavia Piccolo; Diderot, Rousseau, Voltaire Vittorio Viviani; Nanette, moglie di Diderot, Madame Denis, amante di Voltaire, Therese, compagna di Rosseau Natalia Magni; Jean D’Alembert, Padre Gallina Massimo Zordan; Ivette, cameriera di Voltaire Francesca Francomeni; un luogotenente dell’esercito Alessandro Pazzi; Clementine, cameriera di Voltaire Desirée Giorgetti