Diversità ancestrali

Al teatro alle Colonne, per il ciclo Appuntamenti al buio, Raul Montanari ci insegna come capire una donna e cosa la differenzia da un uomo.

Serata ghiacciata quella di martedì scorso al Teatro alle Colonne a Milano. La sala che ha ospitato i numerosi spettatori desiderosi di ascoltare la voce del noto scrittore bergamasco, Raul Montanari, era priva di riscaldamento. I gentili padroni di casa, Nicoletta Mandelli e Paolo Scheriani, hanno fatto dimenticare al pubblico il guasto tecnico temprandolo con te caldo, biscotti e amaretti – questi ultimi deliziosi.
Lo scrittore Raul Montanari, autore di una decina di romanzi, da quasi due anni tiene una sua rubrica sul settimanale Grazia, che si intitola La differenza delle donne.

Sono articoli che analizzano in maniera approfondita e ironica le somiglianze e le diversità tra il mondo maschile e quello femminile. Montanari afferma: «Dopo la grande corsa alla parità e all’eguaglianza, che ha avuto un suo valore storico negli anni 60-70, adesso è molto più stimolante vedere in quale incredibile misura noi e loro siamo meccanismi costruiti per funzionare in modo diverso, a volte in modo opposto, in tutta una serie di situazioni e, in generale, nel rapporto con il mondo».

Montanari, seguitissimo dalle molte lettrici del magazine, ha deciso di portare in scena la sua rubrica invitando uomini e donne all’incontro per scoprire qualcosa in più sull’altro sesso. Lo scrittore ha affrontato, durante la serata, varie tematiche dell’universo femminile, divertendo e coinvolgendo il pubblico. Nicoletta Mandelli e Paolo Scheriani, direttori del Teatro alle Colonne, hanno interpretato magnificamente i testi scritti del loro amico Montanari con verve comica e sagace.

Le donne, ha analizzato Montanari, riescono a fare molte più cose contemporaneamente rispetto agli uomini, il cui cervello lavora prettamente in modo settoriale. Questa attività prolifica femminile è, secondo gli studi di Montanari, del tutto naturale e non si riesce a capire come una donna possa tollerare l’atteggiamento mentale dell’uomo, così pigro e lento. Non a caso il 48% dei matrimoni termina con un divorzio, forse dovuto proprio a questa diversità celebrale. Far coesistere due specie in un “minaccioso modo di vivere” – quale è la convivenza – fa scoppiare la coppia. Poi lo scrittore si è concentrato sullo sguardo dei due sessi: mentre quello maschile è a cannocchiale, quello femminile copre, nell’arco della veglia, un’ampiezza di 180°: antenne super sviluppate quelle della donna!
Tutto questo deriverebbe dai nostri antenati…
La questione dello sguardo, comunque, si è evoluta nel corso dei secoli e così la donna ha avuto la possibilità di scoprire… lo shopping. Se prima i valori femminili potevano trovare espressione all’interno delle mura domestiche, ora invece le donne “portano fuori di casa questi valori e questi simbolismi esprimendoli attraverso la visibilità di rituali pubblici negli spazi commerciali”. Ecco perché le donne adorano passare molte ore nei negozi, mentre gli uomini preferiscono entrare e uscire in pochi minuti quando vogliono fare acquisti. Questi ultimi, come decidevano in anticipo quale animale cacciare, vanno in un negozio e comprano quanto hanno programmato. Questi due modi di procurarsi il necessario rispecchiano il comportamento diverso fra i sessi.
In poche parole: la differenza primordiale – se compresa – potrebbe evitare litigate e bisticci che avvengono quotidianamente nelle coppie.
Purtroppo, le due ore in compagnia di Raul Montanari sarebbero trascorse ancor più piacevolmente se la temperatura della sala avesse superato i 20°.
Sarà per la prossima volta!

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro alle Colonne

corso di Porta Ticinese, 45 – Milano
venerdì 10 febbraio, ore 20.45

La differenza delle donne
di Raul Montanari
con la partecipazione di Nicoletta Mandelli e Paolo Scheriani