Al Teatro Franco Parenti, la versione firmata da Licia Maglietta di un classico di Alan Bennett.

Chiunque abbia letto almeno un libro di Alan Bennett, genio contemporaneo della prosa d’oltremanica, sarà tentato di vedere finalmente rappresentato uno dei suoi testi, sempre garbatamente divertenti, in un nostro teatro. E altresì sarà incuriosito di scoprire a che punto sia arrivata la crescita artistica di Licia Maglietta – qui anche regista – che il grande pubblico ricorda solo per Pane e Tulipani, mentre avrebbe meritato maggiore attenzione sin dalle prime interpretazioni doc a fianco del suo mentore, Mario Martone.

Ebbene non laceratevi le vesti: La grande occasione, in scena al Teatro Parenti di Milano fino al 5 dicembre, è solo un’occasione sprecata. Dell’amara ironia dello scrittore anglosassone restano solo poche tracce, persa tra i testi di due monologhi resi incomprensibili e soporiferi da un eccessivo rigore scenico, privo di accenti musicali e non supportato da alcun antefatto narrativo: scelta opinabile.

Nicoletta Maragno è lodevole per come si presta all’ingenua caratterizzazione del suo personaggio; al contrario, la Maglietta è deludente sul piano interpretativo e, sebbene le toccasse il monologo più divertente, riesce a strappare una risata complice solo quando accentua il suo inglese da pubblicità del Glen Grant fino a farlo tracimare – involontariamente, temiamo – in quella dolce espressività napoletana, per la quale l’abbiamo amata in passato. In tutto ciò l’austero confessionale anglosassone che doveva servire a far risaltare i peccati d’ipocrisia del perbenismo britannico, si confonde con un angolo del Bar Sport di Stefano Benni; che però con Bennett c’entra poco poco.

Lo spettacolo continua:
Teatro Franco Parenti

via Pier Lombardo, 14 – Milano
fino a domenica 5 dicembre
orari: giovedì e venerdì ore 21.15 – mercoledì e sabato ore 19.30 – domenica ore 16.30

La grande occasione di Alan Bennet
regia Licia Maglietta.
con Nicoletta Maragno e Licia Maglietta