Quando il dolore oltrepassa il palcoscenico

tertulliano-teatro-milanoLo spazio Tertulliano, a Milano, ospita la pièce di Ariel Dorfman, portata al cinema da Polanski. Un confronto difficile. E un testo da non perdere.

Sigourney Weaver, Ben Kinsley. La regia di Roman Polanski. The Death and the Maiden, La morte e la fanciulla: come si fa a riportare in scena il testo teatrale di Ariel Dorfman, dopo il precedente cinematografico indimenticabile del 1994? La verità è che proprio di un testo teatrale si tratta e che quindi trova la sua giusta dimensione nello spazio chiuso e scabro del palcoscenico. Tutto è affidato alla parola e all’interpretazione e i tre attori in scena allo spazio Tertulliano se la cavano bene. Ci vorrebbe un attimo per esagerare. Invece non lo fanno. Viceversa Greta Zamparini, la migliore in scena, che interpreta la donna torturata e violentata che riconosce il suo aguzzino e tenta di farsi giustizia, non è mai sopra le righe.

In sintesi, la storia: in un paese che potrebbe essere il Cile o l’Argentina, 15 anni dopo la fine della dittatura, un avvocato, Gerardo, è incaricato di dirigere una commissione che faccia luce sui crimini della giunta militare. Sua moglie, una delle vittime, non ha mai superato il trauma. E quando, per una banale foratura, Gerardo porta in casa l’uomo che l’ha soccorso, il dottor Miranda, lei, Paulina, riconosce nella voce del medico quella del suo torturatore. Sapendo che la commissione diretta dal marito non avrà il potere di far condannare i responsabili della repressione, Paulina decide di improvvisare un processo e costringere il dottore a confessare. Alla fine lo lascia libero per poi ritrovarlo, qualche tempo dopo, a un concerto in cui si esegue lo stesso brano di Franz Schubert, La morte e la fanciulla, appunto, che Miranda metteva durante le torture.
Il testo è interessante non solo perché è ancora attuale, ma perché pone un tema tutt’altro che banale: se lo Stato non fa giustizia, che diritti hanno le vittime di soprusi particolarmente feroci? Si può perdonare? E serve a qualcosa?
 

Lo spettacolo è in scena
Spazio Tertulliano

Via Tertulliano 68 – Milano
dall’8 al 16 febbraio 2014
Da mercoledì a sabato ore 21.00 – domenica ore 16.30

La morte e la fanciulla
testo di Ariel Dorfman
regia di Dario Merlini
traduzione di Alessandra Serra
interpreti: Umberto Terruso, Greta Zamparini, Martino Palmisano
produzione Baroni Rampanti
(durata: un’ora e venti)