Filosoficamente danzando

due-teatro-roma-80x80Il corpo poetico come sede inespugnabile dell’espressività. Filosofia, teatro e autoironia sulla scena della contemporaneità.

I motivi che rendono uno spettacolo degno di esser visto sono molti. Tra questi: il talento dell’attore, l’originalità, la capacità di attivare interrogativi a chi guarda, aprire nuove strade nella scena contemporanea e avere una buona dose di autoironia. La Scelta, spettacolo ideato da Marco Chenevier e prodotto dal Teatro Instabile di Aosta, contiene questi cinque ingredienti. Un intreccio ben amalgamato tra danza contemporanea, teatro, musica, poesia e auto-derisione. Non ci sono confini tra l’espressione delle arti. Attraverso il corpo e la voce un’idea, un pensiero acquisiscono concretezza grazie a questa molteplici espressività. Di base c’è la voglia di rompere gli schemi e gli stereotipi sia dell’attuale danza contemporanea che del teatro classico, alla ricerca di modi nuovi di pensare la scena. Più che di un vero e proprio spettacolo sarebbe meglio parlare di uno studio: il travaglio prima della nascita di una messa in scena. Il tema, consegnato alla compagnia per il Festival sulla spiritualità di Torino, è originale ma per nulla semplice, tra il filosofico e il teologico. Infatti prende le mosse dagli scritti del religioso Meinster Eckart. Un uomo devoto e potente ai vertici della chiesa cattolica. Sua opere principale una serie di sermoni tedeschi su come giungere alla propria interiorità e consapevolezza. Un uomo così devoto che venne giudicato eretico e rischiò di essere bruciato vivo (dovette abiurare). L’attore-danzatore in scena, lo stesso Chenevier, arriverà di conseguenza a chiedersi se potere e spiritualità possano convivere e se la società del XXI secolo non sia così assetata di potere e successo da aver dimenticato lo spirito e la propria interiorità che per natura si scontrano con l’ideologia regnante, l’ideologia della massa. Non è semplice rappresentare la teoria di quest’uomo di fede in maniera originale, bisogna scegliere da dove partire e soprattutto dove arrivare. Così attraverso concetti come volontà, memoria, solitudine e grazie a brevi spiegazioni per nulla tediose, alla danza, a estratti di leggende, brani musicali e altri testi apprendiamo le mille possibilità che ha l’arte per giungere all’essenza della verità. Marco Chenevier maneggia con disinvoltura la recitazione e la danza. Il corpo si adagia di volta in volta su suoni elettronici potenti e scattosi e su musiche classiche di intramontabile bellezza. Una prova d’attore ben riuscita e un’ottima base sulla quale costruire qualcosa di grande.

si ringrazia Marco Chenevier per il supporto storico-filologico

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Due Roma
vicolo de’ due macelli, 37 – Roma
sabato 21 settembre, ore 21.00

Teatro instabile di Aosta presenta
La Scelta – Beati Pauperes in spiritu – Eckart Project
di e con Marco Chenevier