La coralità della desolazione

teatro-oscar-milano1Continua, per tutto il mese di maggio, il Cocktail Party dedicato a Thomas Stearns Eliot al Teatro Oscar di Milano.

Dal 3 maggio al 2 giugno il Teatro Oscar presenta un omaggio a Thomas Stearns Eliot, forse il maggiore poeta anglo-americano del Novecento. Il Progetto Cocktail Eliot, realizzato in collaborazione con British Council, Università degli Studi di Milano, QuindiQuando e Zonemp, è composto da tre spettacoli: Cocktail Party, Cats e altri gatti pratici e La terra desolata. La trilogia, oltre a essere un omaggio al grande poeta, è anche l’occasione di tracciare una linea sul carattere e la vita di questo grande autore per giungere a una comprensione più profonda del suo pensiero e della sua opera.

Tra gli spettacoli proposti all’interno del progetto, La terra desolata è andato in scena, il 7 e 8 maggio, per la regia e l’interpretazione di Annig Raimondi – e la traduzione di Roberto Sanesi. La terra desolata è ormai uno spettacolo cult: infatti, è al diciottesimo anno di repliche, ma – nonostante sia in scena da moltissimi anni – è sempre in grado di parlare in modo nuovo e profondo al suo pubblico.

Il libro The Wast Land – pubblicato nel 1922 – è suddiviso in cinque sezioni dove si rincorrono elementi simbolici e archetipici innestati in descrizioni di situazioni e paesaggi. Su tutto predomina il simbolo del Santo Graal o coppa del sangue di Cristo, ferito e sofferente a causa della creazione desertificata e impura. Dalla tradizione letteraria al mito, dalla religione all’antropologia culturale, tutto confluisce in un’opera che attinge alle filosofie orientali e ai testi sacri per rappresentare un’allegoria dello spirito smarrito.

La struttura frammentaria e divagante della narrazione ben si presta all’esecuzione in forma teatrale del testo poetico, cha approfitta dei congegni del teatro elisabettiano, del music-hall popolare, della poesia metafisica, della sacra rappresentazione medievale, del nonsense ironico come della suggestione simbolista.

La voce recitante si moltiplica e si spersonalizza nella variazione dei registri in un monologo a più voci per sollevare il problema di un Io in crisi, che sentendo di aver perduto la propria centralità tenta di recuperarsi in un contesto di voci altre e diverse.

Dopo la rappresentazione teatrale la regista e attrice si è intrattenuta a discutere con il suo pubblico sulla complessità dell’opera che porta in scena da diciotto anni, consigliando di apprestarsi alla visione dello spettacolo non prima di aver letto il poema di Eliot e di soffermarsi sulle note che accompagnano il testo per poter raggiungere una comprensione testuale ed emotiva più completa dell’opera.

 

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Oscar
via Lattanzio, 58 – Milano

La terra Desolata
di Thomas Stearns Eliot
traduzione Roberto Sanesi
regia Annig Raimondi
con Annig Raimondi
scene e luci Fulvio Michelazzi
costumi Nir Lagziel
musiche Maurizio Pisati, La Cruz, Antonio Scarano, Richard Wagner
produzione PACTA dei Teatri
 
Gli appuntamenti continuano:

Cocktail Party
regia Annig Raimondi
con Annig Raimondi, Maria Eugenia D’Aquino, Massimo Loreto, Riccardo Magherini, Antonio Rosti e Vladimir Todisco Grande
fino a domenica 2 giugno
(esclusi il 7, 8, 23 e 29 maggio)