Violetta va in porto

Anche quest’anno il Teatro Carlo Felice ripropone l’iniziativa estiva Ti Porto all’Opera e, sul palco dell’Arena del Mare, si preparano le masse de La traviata, il melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, tratto da La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio. Ecco cosa possiamo raccontare.

Il 10 Agosto del 1913, il grande Arturo Toscanini commentò la scelta dell’Arena di Verona quale palco per la messinscena di una Aida dicendo «All’aperto si gioca solo a bocce…». Aveva torto o aveva ragione? Ebbene, il pubblico raccoltosi a Genova ha potuto dare una sua opinione e, con lo sfondo del porto genovese, tra navi di (fortunatamente silenzioso) passaggio, luci e rumori da città del XXI secolo, sono le voci e le melodie ad averla comunque vinta.
Certo, l’amplificazione risulta necessaria; certo, non è come ascoltare in teatro; certo, questo tipo di performance rappresenta un modo più pop e meno rigido di approcciarsi al genere (dimostrazione una platea pressoché piena con un pubblico più giovane del solito e multiculturale).
Salta immediatamente all’occhio la semplicità della scenografia: pochi elementi ascrivibili non a specifiche epoche ma che, grazie ai costumi scelti, dipingono un’ambientazione ottocentesca di tutto rispetto con sulla parete in ultimo piano un succedersi di quadri diversi e multicolore.
Grandi applausi per Angela Nisi (Soprano) nel ruolo della protagonista: difficile giudicarla tout court sul piano vocale, considerato il contesto, tuttavia gli applausi finali dimostrano la sua capacità di soddisfare il pubblico presente. Restiamo speranzosi di ascoltarla nella stagione ventura. Considerate le condizioni, convince sin da subito e specialmente nelle celebri arie Sempre Libera e Ah forse è lui dell’atto I e non delude nella nota Amami Alfredo e per concludere nell’atto III nella romanza Addio, del passato bei sogni ridenti. Ma a emergere è anche il padre antagonista della vicenda, Giorgio Germont con la voce di Stefano Antonucci (Baritono), per l’incredibile profondità che non conosce ostacoli nemmeno all’aperto.

Completa la triade dei protagonisti Giulio Pellegria (Tenore) voce di Alfredo Germont, la performance del quale, forse per l’acustica, l’emozione o la non (menomale) attitudine all’uso del microfono, non convince del tutto: ottima presenza scenica che, in questo contesto, appare migliore di quella canora (comunque soddisfacente).
I tre atti del melodramma vedono sin da subito l’eccellere del coro, articolato ed equilibrato, perfetto e ben bilanciato rispetto alle caratteristiche acustiche.
Convince poco la scelta quasi pre Wagneriana di porre (ovviamente per questioni di spazio) l’orchestra quasi su stesso piano della scena con un direttore rialzato e sagomato davanti agli spettatori.
Aprezzatissima la regia e le scelte intraprese all’insegna della chiarezza e della semplicità che per nulla forzano ambientazione e recitazione. Da sottolineare la scelta finale, quasi cinematografica, che chiude l’opera con la morte di Violetta, circondata da coloro che più l’hanno amata.
Un modo diverso di affrontare il genere: non siamo davanti a un festival con le caratteristiche sceniche e meccaniche di Bergenz, Torre del Lago o l’Arena di Verona, per citarne alcuni. Abbiamo nel capoluogo ligure dimensioni ridotte di palco e curiosa posizione geografica che comunque fanno di questo ormai consolidato esperimento un appuntamento fisso estivo per la città, adatto a tutti e perfino ai puristi che, pur criticandone i punti ovviamente deboli, non possono fare a meno di partecipare.

«Di quell’amor ch’è palpito dell’universo intero, misterïoso, altero, croce e delizia al cor»
Alfredo, Atto I, scena V

Lo spettacolo è andato in scena in scena
Arena del Mare – Porto Antico

domenica 28 luglio, martedì 30, mercoledì 31 ore 21.15
giovedì 1 agosto ore 21.15

La traviata
Opera in tre atti di Francesco Maria Piave
Musica di Giuseppe Verdi
Direttore, Jacopo Rivani
Regia, Lorenzo Giossi
Con
Angela Nisi, Violetta Valéry
Giulio Pelligra, Alfredo
Stefano Antonucci, Giorgio Germont
Marta Leung, Flora
Laura Esposito, Annina
Jude Won, Gastone
Claudio Ottino, Barone Douphol
Federico Benetti, Marchese d’Obigny
John Paul Huckle, Dottor Grenvil
Giuliano Petouchoff, Giuseppe
Matteo Armanino, Commissionario
Loris Purpura, Domestico
Orchestra del Teatro Carlo Felice
Coro del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro Francesco Aliberti