Chi aspetta chi

vascello-teatro-romaIl 6 e il 7 maggio al Teatro Vascello di Roma LaFabbrica, compagnia vincitrice del playFestival 2013, ha riportato sulla scena La Trilogia dell’attesa racchiusa in unico e intenso spettacolo che ha trionfato tra applausi e un po’ di inquietudine.

Al centro del palcoscenico del Vascello di Roma c’è una donna su una sedia a rotelle che sfoglia un quotidiano, mentre buona parte del numerosissimo pubblico è alla ricerca del proprio posto. È una delle protagoniste di Aspettando Nil – primo dei tre spettacoli de La trilogia dell’attesa diretti da Fabiana Iacozzilli – i cui seni sono ricoperti solamente dai lunghi capelli essendo lì seminuda e quel sipario aperto sembra appositamente voluto per attirare l’attenzione su quella figura che crea un leggero imbarazzo, ma anche indifferenza, dovuta però, questa volta, all’attesa dell’inizio. Attesa spezzata dalla voce sarcastica di colei che ricorda a tutti i presenti di spegnere gli apparecchi telefonici e di soffiarsi il naso e tossire prima che arrivi il buio in sala, dando un consiglio spassionato: «Divertitevi!».
E il silenzio non si può dire che non sia stato rispettato, infatti durante la messa in scena del trittico, intervallato da due brevi pause, la concentrazione è stata rivolta unicamente a quei personaggi buffi e malinconici, che hanno caratterizzato in modo singolare le tre elaborate storie. Per quanto concerne il divertimento, anche quello c’è stato, ma subito smorzato dall’amarezza e dalla crudeltà di alcuni risvolti scenici, che hanno suscitato innumerevoli riflessioni.
In Aspettando Nil, due donne provate dagli anni e dalla solitudine attendono un uomo, che arriverà solamente quando saranno pronte, anche se più volte esclamano «Non saremo mai pronte!», mentre si vestono tirando fuori improbabili abiti da dei sacchi neri, dove nascoste ci sono anche delle sigarette. Un’ultima sigaretta per entrambe, anche se difficile è resistere all’attesa. Elisa Bongiovanni e Giada Parlanti sono di una bravura impressionante, quasi come il loro corpo, ridotto all’osso e fasciato di nervi che ben risalto danno a tutta la loro mimica. La sedia a rotelle è solo un appoggio per una delle due, che forma comunque coreografie, cantando la canzone struggente Lontano dagli occhi di Sergio Endrigo. Un’attesa vana e un’ultima sigaretta consumata sul serio prima di passare a conoscere altri tre personaggi surreali, intrappolati in una realtà sicuramente appartenente a molti esseri umani, che seppur anziani rievocano nella loro mente un disagio come quello dell’abbandono.
Conosciamo così i protagonisti di Quando saremo GRANDI!, ovvero Zuzzu, Zozza e Zizzi, tre scolari, o meglio rimasti tali, seduti su delle piccole seggiole, ma invecchiati inesorabilmente. Tre fratelli che stavolta attendono la loro mamma. Emettono gemiti, mugugnano parole inceppate dall’usura del tempo e i loro movimenti sono disarticolati tanti sono gli anni trascorsi. In tre diverse cartelle hanno ancora intatta la loro merenda, che ora possono finalmente consumare per cercare di valicare quello spazio in cui sono stati confinati a tempo indeterminato. Ora è arrivato il momento di rompere gli schemi, mentali e non, ma soprattutto è giunto il momento di uscire dalle righe, metafora del loro esserci sopra. Il cerchio della vita sta però per concludersi e la trappola del ricordo e di ciò che era proibito fare è ancora viva, nonostante la campanella sia suonata da un pezzo. Anche questa performance, vincitrice nel 2009 del premio Teatri Abitati, arriva al cuore come una spada, grazie alla maestria dei protagonisti Simone Barraco, Ramona Nardò e Francesco Zecca, eccellenti talenti, che sembrano usciti da una favola macabra abitata da pupazzi di pezza così come anche i personaggi di Hansel e Gretel. Il giorno dopo.
In quest’ultimo spettacolo che chiude La trilogia dell’attesa, ritroviamo le protagoniste di Aspettando Nil con l’aggiunta di Marta Meneghetti, una strega straordinaria, perfetta nel trucco, nelle movenze e nella voce.
Con intelligenza è stata riproposta una delle fiabe più conosciute dei fratelli Grimm, Hänsel e Gretel, alle prese ancora con la vecchia strega, che già lo scorso anno aveva incontrato il favore del pubblico proprio al Teatro Vascello.
Hansel e Gretel. Il giorno dopo (https://teatro.persinsala.it/hansel-e-gretel-il-giorno-dopo/7331) non è infatti l’ideale seguito della favola che vedeva i due fratellini ritornare a casa, ormai ricchi, dal padre, bensì è la visione, rivista e corretta, della storia che come filo conduttore ha sempre il tema dell’attesa.
I due bulimici fratelli, che son riusciti a mangiare tutta la “dolce” casa della strega, che ora giace in fin di vita su una sedia legata con una corda, ora aspettano che venga il padre a salvarli.
La loro è un’attesa vana, allietata semplicemente dai pochi pezzi di marzapane da ingoiare. Sono intrappolati in quel perimetro ricoperto di segatura, il cui odore rende ancor più vivo il loro terribile tormento, inconsapevoli del fatto che sono altre vittime della speranza.
Un gioco di luci ci conduce a vari tramonti, sinonimo di illusioni di tutto il trittico, che ancora una volta regala un tripudio di applausi alle brave protagoniste ingrassate a dismisura e irriconoscibili rispetto alla prima loro grande prova, che soffocano parole continuando a ingolfarsi di cibo.
Un lavoro impegnativo, ben scritto, diretto e interpretato, che ha toccato vari festival importanti, portando a casa premi e soddisfazioni e che continua a far parlare il pubblico.
Ora non ci resta che attendere ancora, magari un altro entusiasmante spettacolo in grado di smuovere coscienze avvicinandosi alla realtà, che non finisce mai di essere grottesca.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Vascello
via Giacinto Carini, 78 – Roma
martedì 6 e mercoledì 7 maggio ore 21.00
(durata 2 ore e mezza con due intervalli inclusi)

LaFabbrica
In collaborazione con Centro Internazionale La Cometa, Ex Lavanderia, Sycamore T-Company, TSI la Fabbrica dell’Attore presenta
La trilogia dell’attesa
regia Fabiana Iacozzilli
disegno luci Davood Kheradmand, Hossein Taheri
scene Matteo Zenardi
direttore tecnico Michelangelo Vitullo

Aspettando Nil
con Elisa Bongiovanni e Giada Parlanti
aiuto regia Marco Canuto, Irene Veri
costumi Valeria Bistoni

Quando saremo GRANDI!
da un’idea di Fabiana Iacozzilli e Linda Dalisi
con Simone Barraco, Ramona Nardò, Francesco Zecca
regista assistente Giada Parlanti
assistente Emanuela Lumare
costumi Cecilia Blixt
trucco Erika Turella

Hansel e Gretel. Il giorno dopo
con il sostegno di Goethe Institut, Forte Fanfulla, Casa della Pace e Kilowatt Festival
drammaturgia scenica Francisco Espejo
con Elisa Bongiovanni, Marta Meneghetti, Giada Parlanti
scene Matteo Zenardi
costumi Gianmaria Sposito
effetti speciali Riccardo Morucci
luci Davood Kheradmand
assistente luci Fabrizio Cicero
vocal coach Valeria Benedetti Michelangeli
regista assistente Ramona Nardò
assistente alla regia Andrea Standardi