Prove di ripresa

Riapre il Piccolo Teatro di Milano con, allo Strehler, il reading A questa comunità abbiamo dato il nome di polis e, al Teatro Melato, Ladies Football Club di Stefano Massini, interpretato da Maria Paiato e diretto da Giorgio Sangati.

Riapertura dei teatri. Timida. Con produzioni programmate da tempo, probabilmente inattuali, ma che hanno anche uno scopo esplorativo.

D’altra parte bisogna fare una verifica di marketing: le fidelizzazioni su cui si costruiva una stagione tengono ancora o no?
Dopo mesi di chiusura si pongono in realtà due problemi molto seri. Il primo è quello di riannodare una sapienza artigianale, che si fa giorno dopo giorno, rappresentazione dopo rappresentazione e che è stata bruscamente interrotta dal confinamento. L’altro, più importante, riguarda la politica culturale ed è il punto su cui si gioca il futuro nei prossimi anni: quale teatro vogliamo? Riteniamo che si debba riprendere la produzione precedente, con le stesse idee e le stesse modalità di realizzazione?

Possiamo decidere di procedere per questa strada solo se crediamo che il teatro prima della pandemia fosse il migliore possibile. Il che non era. Abbiamo visto spettacoli non belli, magari sapientemente costruiti, ma senza anima. L’ansia di produrre ha messo in moto una fordista catena di montaggio di performance tutte eguali, quasi sempre insignificanti e prevedibili. Un teatro di maniera. Per non parlare delle programmazioni generaliste, senza un’idea guida.

Quando, poco più di un anno fa, ci siamo trovati nei momenti più drammatici della pandemia la retorica dei mezzi di comunicazione ripeteva: nulla sarà come prima. Fosse vero. Senza illudersi di potere rifondare il mondo, crediamo sia invece possibile, almeno nelle intenzioni, sognare un teatro vero e necessario, che non dispensi al pubblico solo le parole che si vuole sentire dire, ma che faccia realmente scandalo. Dalle tavole del palcoscenico vorremmo che si levasse quella che Nicole Loraux, scrivendo sui tragici greci, chiamava la voce addolorata.

In questo contesto e in questo momento il Piccolo Teatro e, in campo musicale, la Scala hanno ovviamente un ruolo esemplare e di monitoraggio. Naturalmente non possiamo misurare dai primi passi se la strada intrapresa è giusta e coraggiosa, perché come detto, si tratta di spettacoli programmati tempo fa. Il Piccolo tra l’altro si presenta con un nuovo direttore artistico, Caudio Longhi, regista di formazione ronconiana, con titoli accademici (professore associato al Dams di Bologna) e con esperienza di direzione artistica (Emilia Romagna Teatro Fondazione).

Così il Teatro Strehler ha riaperto i battenti con un reading augurale un po’ affrettato e confuso: A questa comunità abbiamo dato il nome di polis, un progetto di drammaturgia collettiva coordinato da Paolo Di Paolo e interpretato da Sonia Bergamasco, Leda Kreider e Laura Marinoni (interventi musicali di Enrico Intra e Margherita Carbonell).

Il primo spettacolo vero e proprio è Ladies Football Club di Stefano Massini diretto al Teatro Melato da Giorgio Sangati con Maria Paiato, ma già programmato sotto la precedente direzione di Sergio Escobar.
Lo scrittore presenta il suo testo come un’allegoria: è la storia della prima squadra di calcio femminile scesa in campo in Gran Bretagna durante il primo conflitto mondiale che si snoda tra il 1917 e il 1918. Teatro civile, sul modello di certi spettacoli di Marco Paolini, con una scrittura felpata e affabile, alla maniera di certi testi un po’ ruffiani di Baricco: tutto troppo politicamente corretto. Il testo però presenta una sfida: undici personaggi femminili, caratterizzati da una bizzarria o da una piccola ossessione e affidati a una sola interprete.

Un po’ come se Massini avesse riscritto il suo pluripremiato 7 minuti riconducendo a una voce sola la coralità di quella pièce, che aveva l’originalità di mettere in scena il dibattito sindacale in una fabbrica tessile.
Il gioco tuttavia riesce perché c’è Maria Paiato a rivestire il ruolo della narratrice: con un vestiario dimesso (Gianluca Sbicca le fa indossare una gonna pesante, giacchettina e scarpe basse per ricordarci che chi parla è una proletaria londinese e che il tempo è passato) è forse una delle undici giocatrici che rievoca l’epica di questa squadra di calcio tutta femminile. L’attrice cesella ogni singola parola e tiene desta l’attenzione dello spettatore per quasi due ore, senza smarrire mai il controllo sui singoli personaggi.

La parabola (più che un’allegoria si tratta infatti una parabola edificante sulla parità di genere) racconta la nascita della squadra nel 1917, l’ascesa e la conquista del successo, destinato naturalmente a essere ridimensionato proprio quando gli uomini ritornati dal fronte concedono alle mogli e fidanzate di giocare un’ultima partita, dal momento che il calcio è ritenuto uno sport tipicamente maschile.

Giorgio Sangati dirige con scrupolo la bravissima Maria Paiato confezionando uno spettacolo elegante, anche grazie alla scena essenziale e livida di Marco Rossi (un lungo praticabile attraversa e taglia la sala circolare del Teatro Melato: strada bituminosa di un quartiere proletario, cortile di fabbrica o campo di calcio), alle luci curatissime di Luigi Biondi e alle discrete musiche elettroniche di Alessandro Cortini.

Lo spettacolo è andato in scena
Piccolo Teatro Strehler
3 maggio 2021

A questa comunità abbiamo dato il nome di polis
un progetto di drammaturgia collettiva coordinato da Paolo Di Paolo
in collaborazione con André Aciman, Jonathan Bazzi, Gennaro Carillo, Matteo Cavezzali, Maylis de Kerangal, Helena Janeczek, Vanessa Roghi e Igiaba Scego
con testi tratti da Svetlana Aleksievic, Kwame Antony Appiah, Ray Bradbury, Gianni Celati, Johann W. von Goethe, Maylis de Kerangal, Edmondo De Amicis, John Fante, Francesco Guicciardini, Jeanne Hersch, Etty Hillesum, Bert Höldobler e Edward O. Wilson, Mario Lodi, Luigi Meneghello, don Lorenzo Milani, Platone, Paul B. Preciado, Gianni Rodari, Arundhati Roy, Giorgio Strehler, John R. R. Tolkien, Itamar Vieira Junior, Virginia Woolf
interpreti Sonia Bergamasco, Leda Kreider e Laura Marinoni
composizioni estemporanee di Enrico Intra in duo con Margherita Carbonell

Lo spettacolo continua
Piccolo Teatro Studio Melato
fino al 15 maggio 2021

Ladies Football Club
di Stefano Massini
musiche Alessandro Cortini
regia Giorgio Sangati
scene Marco Rossi
costumi Gianluca Sbicca
luci Luigi Biondi
con Maria Paiato
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa