Teatro off 2.0

Dopo la preapertura dello scorso febbraio, il 12 ottobre si è aperta la prima stagione dell’Altrove Studio Teatro, nuova realtà della scena off romana alle spalle del Vaticano.

Un giorno due ragazzi poco più che trentenni decidono di acquistare una rimessa nel seminterrato di una palazzina degli anni ’50 in via Giorgio Scalia, zona Cipro. L’evento di per sé non avrebbe nulla di eccezionale se non fosse per il fatto che Ottavia Bianchi e Giorgio Latini non decisero di comprare il garage in questione con l’idea aprire l’ennesimo locale dalle mattonelle rettangolari smaltate di bianco in cui si servono hamburger gourmet, bensì un teatro.
Quello concepito dai due artisti e impresari formatisi rispettivamente all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico (lei) e alla Accademia Internazionale d’Arte Drammatica Teatro Quirino Vittorio Gassman (lui), è un luogo dalle pareti bianche, nere e rosse, creato da artisti per artisti. Se per molte giovani coppie il sogno è rappresentato da un appartamento di ottanta mq, per il duo Bianchi/Latini esso ha l’aspetto di una sala nera da novantanove posti dotata di impianti di illuminazione e acustici all’avanguardia e un palco costruito con assi provenienti dalle rimanenze del Teatro dell’Opera di Roma. Oltre alla sala teatro, i cinquecento mq di superficie ospitano anche due sale prove adibite ai corsi di recitazione per principianti e over 35 dell’Accademia di Arte Scenica e masterclass per i professionisti.
Se gli spazi di questo centro culturale sembrano essere stati pensati per soddisfare le esigenze di chi lo spettacolo lo crea, il cartellone della stagione -che si è aperta lo scorso 12 ottobre – da una parte sembra voler invogliare il neofita con la prosa brillante e dall’altra strizza l’occhio ai più esigenti con eventi dal jazz, al blues fino alla musica classica.
In linea con la visione di un teatro accogliente è stata la scelta di proporre come pièce d’esordio L’amore, la morte e le tasse, commedia ispirata al film Vero come la finzione di Zach Helm nel 2006.

Al centro della vicenda c’è Harold Crick, un agente del fisco cui un giorno una voce preannuncia la morte. A parlare è Kei Eiffel, una delle scrittrici più famose in circolazione in pieno blocco creativo. Aiutata da Penny Erscher, la Eiffel è in cerca della giusta morte per l’eroe del suo ultimo romanzo, Harold appunto. Quasi a voler riprodurre il montaggio alternato cinematografico lo sguardo del regista – coadiuvato dal disegno luci di Francesco Barbera – si sposta dall’esistenza nevrotica di Kei a quella noiosa e organizzata di Harold. Per far emergere l’ironia con cui lo sceneggiatore newyorkese incitava il pubblico a godere di ogni attimo di vita uscendo dagli schemi in cui si è ingabbiati, Giorgio Latini punta su una regia didascalica dai tempi dilatati e priva di virtuosismi in cui a esaltarsi sono le doti attoriali di Ottavia Bianchi, Patrizia Ciabatta, Alessandro Lori, Giulia Nervi e dello stesso regista.

Dopo le battute argute alla della commedia di Helm, a risuonare nel teatro saranno le note di Thelonius Monk, protagoniste il 27 ottobre di Misterioso – Un viaggio intorno a Thelonius Monk, spettacolo in cui il pianoforte del M° Umberto Petrin e la voce di Stefano Benni si uniranno per una suggestiva riflessione sulla vita di uno dei musicisti più innovativi e controversi della storia del jazz.

Misterioso – Un viaggio intorno a Thelonius Monk, rappresenta, allora, una continuazione di stagione – all’insegna di un umorismo raffinato a ritmo di jazz – che, ci auguriamo, possa essere degna di essere seguita da vicino per coloro coloro i quali vorranno scoprire l’Altrove Teatro Studio, neonata realtà dello scenario culturale romano messo in piedi dal coraggio di due trentenni che ancora credono nel potere dei sogni e dell’immaginazione.

Lo spettacolo è andato in scena
Altrove Teatro Studio

via Giorgio Scalia 53
12, 13, 14 Ottobre

L’amore, la morte e le tasse
con Ottavia Bianchi, Patrizia Ciabatta, Giorgio Latini, Alessandro Lori, Giulia Nervi
regia Giorgio Latini
disegno luci Francesco Barbera
assistente alla regia Martina Paiano