The power of love

due-teatro-roma-80x80Le tate, tre racconti in bianco e nero di differenti percorsi di vita che nostalgicamente convergono a ricordarci «il ruolo fondamentale di donne forti e positive che con una generosità disarmante dedicavano tutta la loro vita ai bambini».

Scritto e diretto da Alessandra Panelli, lo spettacolo va in scena al Teatro Due Roma nella VI edizione della rassegna SGUARDI S-VELATI: punti di vista al femminile.
La prospettiva, chiara e dichiarata, è dunque di «soffermarsi su un punto di vista speciale che non sia veicolo di “una condizione” quanto piuttosto di una particolare lettura della realtà contemporanea».

Un teatro sulla poesia e la delicatezza dell’essere donna che presenta la realtà attraverso lo specifico sguardo del femminile. Uno sguardo velato, perché, fuor da ogni ipocrisia, il nostro è un paese dove l’argomento della parità di genere viene posto all’ordine del giorno solo in presenza di efferate notizie di cronaca nera, e che questo progetto intende squarciare attraverso «l’individuazione di proposte giovani, innovative ed inedite volte a svelare il mondo attraverso un’identità culturale “di genere”».

All’interno di questo quadro teorico, Le tate trovano una convincente collocazione ideale, accanto a una indubbia capacità di saper coinvolgere e creare un momento di sincera comunione con il numeroso pubblico in sala.
Le storie, infatti, raccontate da interpreti femminili (tre per dodici personaggi tra tate, nonne, mamme e bambine) appartenenti a famiglie diverse, sono lo specchio di differenti modelli pedagogici, intesi come «intrecci di influenze storiche, antropologiche, sociali e psicologiche» che maschererebbero «l’identità culturale “di genere” di un “punto di vista al femminile”». Intrecci, punti di vista, dunque sguardi, tuttavia, felicemente rimossi e abbattuti dall’autenticità dei rapporti che attraversano le tre protagoniste. Una potenza, quella dei sentimenti, capace di opporsi con efficacia all’educazione ricevuta («non sta bene dare confidenza alle domestiche») e alle antipatie familiari, e in grado di durare nel tempo, come rappresentato nel finale dalla réunion delle tre ex bambine ormai adulte.

Nonostante gli indubbi pregi rimangono evidenti alcune ingenuità drammaturgiche, relative più che al testo, nato dalla lettura del diario scritto in gioventù dalla nonna dell’autrice/regista e che avrebbe comunque goduto positivamente di una più articolata drammatizzazione, alla manieristica impostazione delle interpretazioni. Una scelta, quella di attribuire con nettezza manichea a ognuno dei personaggi un determinato carattere (casto, ribelle, umile, ecc), che tende pericolosamente a una restituzione innaturale e affettata degli stessi.

Un allestimento, dunque, imperfetto, ma la cui sincerità non può lasciare indifferenti.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Due Roma

vicolo dei Due Macelli, 37 – Roma
dal 24 al 26 gennaio 2014, ore 21.00

Società per Attori presenta
Le tate
scritto e diretto da Alessandra Panelli
con Barbara Porta, Costanza Castracane, Sofia Diaz, Maria Roveran
disegno luci Astrid Jatosti
videografia Marco Schiavoni
Le musiche di Poulenc, Scarlatti e Mozart sono state scelte da registrazioni della pianista Marcelle Meyer