L’Eduardo dei fratelli Servillo

Due al prezzo di uno: al Teatro Argentina i fratelli Toni e Peppe Servillo vanno in scena con la commedia di Eduardo De Filippo Le voci di dentro.

Sono in pochi oggi in Italia a riuscire a passare con disinvoltura dal cinema al teatro e viceversa: Toni Servillo è uno di questi, e lo testimonia il fatto che in concomitanza con la messa in scena di Le voci di dentro di Eduardo De Filippo al Teatro Argentina, a Cannes sia stato presentato l’ultimo film di Paolo Sorrentino in cui Servillo è il protagonista, La grande bellezza, ricevendo commenti entusiasti dalla stampa di tutto il mondo.
La particolarità è che questa volta il suo ritorno a teatro è accompagnato dal fratello Peppe, che siamo soliti vedere nella veste di cantante della Piccola Orchestra Avion Travel. Il testo scelto è stato scritto da Eduardo nel 1948 sullo sfondo di quel che è stato lasciato dalla Seconda Guerra Mondiale, in una società in cui i valori vanno via via scemando lasciando il posto all’ipocrisia e all’invidia. Un ritratto popolare più attuale che mai.
Protagonista è Alberto Saporito che piomba in casa dei suoi vicini certo che siano stati loro i colpevoli della morte di un suo caro amico. Ma lo spettatore scoprirà che c’è un equivoco: Saporito ha solo sognato il fatto che, nella realtà, non è mai avvenuto. Questo però mette in moto una serie di meccanismi per cui viene svelata la vera natura dei personaggi: nessuno di loro sa la verità, ma tutti sono pronti a scaricare le colpe sugli altri componenti della famiglia.
Un quadro preciso di quella realtà popolare che racchiude molti aspetti della vita quotidiana, mescolati sapientemente, come solo Eduardo sapeva fare, con una squisita ironia dall’accento napoletano. Servillo e tutto il suo cast rendono alla perfezione l’atmosfera e il carattere dei personaggi, stando sempre sul tempo della battuta, senza far mai scemare l’attenzione di un testo che, nato in origine in tre atti, è stato reso in un atto unico e senza intervallo.
Confrontarsi con autori e testi che hanno fatto la storia del teatro può nascondere delle insidie: se da una parte c’è la fama del nome e la garanzia di un testo di qualità, dall’altra la compagnia deve riuscire a coglierne l’essenza, restituendolo al pubblico nel suo significato e messaggio originario. La regia di Servillo è riuscita anche in questo: pochi elementi scenografici, nessuna esagerazione, niente di gratuito, tutto nella giusta misura sia nella recitazione che nella presentazione scenica.
Il messaggio di tutta l’opera arriva forte e chiaro da un personaggio che sembra restare in disparte, Zì Nicola, che ha smesso di parlare perché l’umanità è sorda ma che prima di porre fine alla sua vita, ci lascia con una frase emblematica: «Per favore, un poco di pace».

Lo spettacolo continua:
Teatro Argentina
largo di Torre Argentina, 52 – Roma
fino a domenica 2 giugno
orari: martedì, mercoledì e venerdì ore 21.00, giovedì e domenica ore 17.00, sabato ore 19.00
(durata 1 ora e 45 minuti senza intervallo)

Coproduzione Teatro di Roma, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Teatri Uniti presentano
Le voci di dentro
di Eduardo De Filippo
regia Toni Servillo
con (in ordine di apparizione) Betti Pedrazzi, Chiara Baffi, Marcello Romolo, Lucia Mandarini, Gigio Morra, Peppe Servillo, Toni Servillo, Antonello Cossia, Vincenzo Nemolato, Marianna Robustelli, Daghi Rondanini, Rocco Giordano, Mariangela Robustelli, Francesco Paglino
scene Lino Fiorito
costumi Ortensia De Francesco
luci Cesare Accetta
suono Daghi Rondanini
assistente alla regia Costanza Boccardi