«Sono la pulzella d’Orléans»

teatro-dell-orologio-romaIl teatro Orologio, centro culturale della capitale romana, ospita dal 1 al 14 dicembre la settima edizione del progetto Exit – progetto di promozione italiana indipendente, emergenza per identità teatrali – proponendo due settimane di spettacoli dal vivo. In scena, su due date, il complicato Le voci di Gio scritto e diretto da Eduardo Ricciardelli con Mariateresa Pascale.

Domenica 7, ore 18 ha inizio lo spettacolo.
Gli spalti della sala Moretti pian piano si riempiono, le luci si abbassano sino a spegnersi del tutto. Silenzio. Da una porta sul lato sinistro del palcoscenico entra la nostra attrice, vestita da soldato e con un campanaccio in mano intona un bel canto in spagnolo facendo il giro del palco.
Ora è al centro della scena, s’arresta, le luci si alzano un poco e inizia il suo monologo. Dapprima si presenta «sono la pulzella d’Orléans, mandata da Dio per salvare il mio popolo».
La scena è scarna, pochi oggetti a terra, e ci racconta della visita di lei al re per parlare di Pirro, sovrano dell’Epiro, dove, riuscendoci a fatica, è andata a convincere il sovrano della bontà della sua missione e a farsi concedere un esercito di soldati.
Buio, tutto tace, solo il fruscio dell’acqua, è la sera prima della battaglia. Al campo tutti i soldati dormono tranne lei; in ginocchio con una lampada rossa accesa (come stesse davanti al fuoco) s’infanga il viso e prega.
Tutto il monologo è intervallato dalle voci dei santi che sente, interpretati divinamente dall’attrice stessa, che le dicono di entrare nella foresta; s’incammina, un faro in fondo al palco illumina la scena, dall’alto un cappotto impiccato: è il suo destino, morirà bruciata al rogo. Scena forte, che si conclude con un abbassamento di luci improvviso come la notte che precede la battaglia, quando la pulzella d’Orléans si lava il viso, mangia un biscotto e continua a pregare.
È giunto il giorno della battaglia, s’appresta a fare il discorso d’incoraggiamento ai suoi soldati – «chi è come mi segua, per il destino della patria nostra!» – in un momento di grande serietà interrrotto da una voce altra, sempre dalla nostra attrice, che in napoletano spiazza e fa ridere il pubblico in sala.
Si spegono nuovamente le luci per un paio di minuti.
Esce come da principio dalla porta di sinistra la nostra Giovanna, che passeggiando, canta sull’accompagnamento di una triste melodia in francese, portando così al termine dello spettacolo.
Lo spettacolo costruito in modo circolare, nel complesso breve e piacevole, si caratterizza per silenzi più o meno lunghi, ma soprattutto per l’espressività interpretativa e canora di una ispirata Mariateresa Pascale. Un talento al quale il pubblico ha, tributato l’onore degli applausi, invitandolo a tornare sul palco per ricevere i meritati complimenti.

Rivedibile, ma di sicuro effetto.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Orologio

Via dei Filippini 17a, Roma
6/7 dicembre 2014

Le voci di Gio
scritto e diretto Eduardo Ricciardelli
con Mariateresa Pascale